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ORDO ROSARIUS EQUILIBRIO + SPIRITUAL FRONT
Transilvania Live. Milano, 14 Marzo 2004

L'atmosfera stasera è molto triste e fredda, dato che ad assistere a questo evento c'è solo una quarantina di spauriti spettatori. In parte c'era da aspettarselo, ma non in questi termini, dato che il precedente concerto qui a Milano del progetto scandinavo aveva avuto all'incirca un'ottantina di spettatori.
Apre lo show Simone Salvatori con il suo progetto Spiritual Front, che debutta nella città meneghina, sebbene in provincia (a Magenta) eravamo stati noi di RS a farlo venire, nell'ambito di una nostra manifestazione, accompagnato nella performance da un valido chitarrista. Qui invece lo troviamo totalmente solo sul palco, e i primi pezzi, tratti dallo splendido 10""Nihilist EP" uscito per l'Hau Ruck/SPQR, sono accompagnati da basi di piano e violino (quest'ultimo registrato su disco da Matt Howden, autore del progetto dei Sieben, oltre che collaboratore dei Sol Invictus). Anche se i brani sono molto belli, perdono un po' di romanticismo con le basi al posto degli strumenti veri e propri, che per questione di logistica e di budget purtroppo non è stato possibile avere. Finalmente il nostro imbraccia la chitarra e ci fa deliziare del suo repertorio, anche se l'atmosfera causata dalla poca affluenza del pubblico è fredda all'interno del locale. Si chiude così il sipario sull'artista romano, speriamo che la sua prossima venuta a Milano sia più fortunata di questa.
Ed ecco entrare gli head-liner, gli Ordo Rosarius Equilibrio. Si presentano sul palco in tre:Tomas e Rose Marie alle percusioni e voci, e come ospite ai pad elettronici di Fredrik Bergstrom (No Festival Of Light).
Nonostante consideri gli O.R.E. una valida band su disco, molto bello in particolare il loro ultimo lavoro "C.C.C.P.", sul palco sono totalmente immobili, ed i brani molto simili tra loro rendono l'atmosfera gelida a soporifera. Per avere un po' di vivacità sul palco almeno ci saremmo aspettati le loro performances fetish, per le quali sono famosi, e delle quali era stato preannunciato stasera lo svolgimento, ma per motivi che ignoro non è stato effettuato niente al riguardo. Sullo svolgere degli ultimi 3 o 4 brani, pian piano aumenta il pubblico, non certo venuto per assistere ai concerti, ma bensì per ballare la "tunza", e difatti chi come me è seduto in centro sala a guardare gli O.R.E. fa fatica, con il vociare al bar, ad ascoltare le ultime parti di questa esibizione. La maleducazione come l'ignoranza regnano in questo ambiente, e questa serata è un po' l'emblema della situazione odierna. Il pubblico dei concerti rispetto a 10 anni fa non è aumentato, in realtà è aumentata solo la gente che vuole ballare (sempre la solita musica oppure la tunza). Purtroppo qui in Italia manca una cultura della musica dal vivo, per cui, finché essa non sarà assorbita, aspettiamoci sempre concerti con poca affluenza di spettatori, anche se alla fine agli organizzatori passerà la voglia di organizzare eventi interessanti.
(testo by Nikita)

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