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Obscura Nox II

VIDI AQUAM + DYSTOPIAN SOCIETY + THE BLACK VEIL

Alchemica club, Bologna 13 febbraio 2015

testo by Gabrydark
foto by Giancarlo Donatini

 

Il 13 febbraio l'Obscura Nox  II ci ha avvolti nelle sue diverse sfumature di “nero”musicale.

The Black Veils , Dystopian  Society, Vidi Aquam si sono succeduti sul palco dell'Alchemica per offrire ad un pubblico caloroso e partecipe, le loro personali interpretazioni di un sound che spazia tra sonorità new wave, post punk e death rock.

La prima band  The Black Veils un progetto recente, nato nel 2014 dalla collaborazione tra Gregor Samsa, cantante dalla voce profonda e duttile, Mario Dada d'Anelli, chitarra e synth, Filippo Scalzo, basso, ha eseguito i brani che faranno parte dell' album di esordio, ”Blossom”,  in uscita quest'anno. Ispirati da un sound che riecheggia gli anni '80, i tre musicisti  lo hanno rielaborato in maniera personale grazie ad un ritmo serrato del basso, a suoni elettronici  non troppo invasivi, ad una chitarra dai riff  ora melodici, ora siderei, ora tirati ed esasperati  ed una voce maschile dai toni scuri e malinconica.
L'eleganza, anche nel look, ha contraddistinto  la loro esibizione, che rimarca quanto sia interessante e promettente la loro produzione musicale odierna e futura.


La seconda band Dystopian Society, toscana, il cui album” Cages” è stato di recente riprodotto in un vinile, e di cui è uscito nel 2014 un Ep con quattro brani “Violations” ,si è esibita in un live energico. Il sound dei tre musicisti è concreto, veloce e non lascia respiro, in un misto di punk e deathrock sostenuto da  testi oscuri e pessimisti che riflettono la nostra epoca.
La chitarra di Sara Hexe e il basso di Max Skam hanno ”mitragliato” il pubblico con una potenza aggressiva, sottolineata dalla batteria, in alcuni momenti quasi marziale, e dalla voce rabbiosa di Max.
Molti gli applausi da un pubblico che si è lasciato trascinare in balli sfrenati.



Infine sul palco sono arrivati i Vidi Aquam.
Finalmente a Bologna dopo due anni dal loro primo concerto in questa città, hanno presentato il loro terzo album “Fog Vision“ , il cui successo è consolidato da numerose critiche positive apparse sui web e sulle riviste musicali che si occupano di post-punk. Nella scaletta  non sono mancate  canzoni classiche del loro repertorio come Radio Tuxedo.  Come sempre nei loro concerti, Nikita , frontman del gruppo, voce, synth, Daniele Viola, chitarra e voce, Fabio Degiorgi, basso e programming, hanno accompagnato la loro musica con  un video di fondo che proiettava immagini di film d'epoca. In realtà lo spettacolo più coinvolgente lo ha offerto  Nikita , che si è mosso sul palco e fuori di esso in mezzo al pubblico, con una forza quasi belluina, con cui ha evocato la drammaticità dei pezzi eseguiti.
Il live  è stato caratterizzato  da  un pathos  sempre elevato sia per le parole dei brani , sia per le sonorità oscure e distorte. La band ha eseguito anche un brano in italiano che ricorda la morte di partigiani , 10 agosto, che sempre mi suscita una grande commozione. Inoltre i Vidi Aquam hanno eseguito una cover dei CCCP , “Live in Pankow”. Applausi ed ovazioni hanno salutato i Vidi Aquam, che hanno fatto ballare intensamente gli spettatori.




 

 

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