Serata
Obscura:
HIDDEN PLACE + CARON DIMONIO + MONITO-R
Alchemica club, Bologna, 9 Gennaio 2015
testo by Gabrydark
Foto by Giancarlo Donatini
Nella
periferia nord di Bologna ha aperto i battenti un nuovo
locale l'Alchemica Club inserito in una struttura polifunzionale
per la musica che ospita tra l'altro 4 sale prove e uno studio
di registrazione professionale.
Mentre l'anno nuovo fa capolino tra la nebbia e il calare delle
tenebre, s'inaugura Obscura con un live di tre gruppi
: Monito-R, Caron Dimonio e Hidden Place. La seratapromette
bene: musica wave e post punk, una buona dose di divertimento,
orchestrati da un' ottima organizzazione.
Il
popolo in nero che affolla il locale applaude l'uscita dei
Monito -R di Paolo Neri, voce, basso e sintetizzatori,
Paolo Luppi alla batteria e Filippo Mask
Ferretti, Synth. Si diffonde nel locale un sound interessante
di note elettroniche e wave, incatenate tra loro dalla voce
intensa del cantante. L'effetto che scaturisce è quello di una
musica fuori dai canoni, rarefatta ed ossessiva, che esprime
i disagi interiori della nostra società. Dissonanze distraenti
che graffiano la mente.
Il
primo gruppo saluta il pubblico ed introduce il duo Caron
Dimonio con Giuseppe Lo Bue, voce chitarra
e synth, drum machine e Filippo Scalzo, basso.
Avevo assistito già ad un loro concerto, in cui erano di supporto
ai Chameleons. Mi piacquero e pensai che fossero una promessa
per il panorama musicale bolognese. Nel momento in cui hanno
cominciato a suonare, mi sono resa conto di quanto siano cresciuti
musicalmente e quanta padronanza abbiano ormai del palcoscenico.
La loro musica trasmette un'energia coinvolgente e il visual
che viene proiettato dietro di loro su uno schermo completa
con immagini visive psichedeliche l'impatto electro -punk dei
loro brani, caratterizzati da testi in italiano che offrono
squarci di emozioni, luci intermittenti su un mare tutto di
note, come nel brano di apertura "Novembre qui sulle onde".
Immagini fugaci ed intense quelle de " La morte di mercoledì
" dal sound rapido , spolverato da ritmi eighties …..In ogni
brano vengono proposti frammenti diversi di vita interior ,
impressioni che completano la musica, comunque dominante rispetto
al testo, come nella "Cura preferita", introdotta da un accordo
di basso che fa da contrappunto costante con chitarra e synth.
In un dialogo di strumenti dal ritmo veloce ed incessante. il
live dei Caron Dimonio scorre fluido verso il termine, seguito
con entusiasmo condiviso tra musicisti e pubblico e si chiude
con un bellissimo pezzo elettro - strumentale nuovo ed ancora
senza titolo.
Si
avvicendano sul palco gli Hidden Place, ultimo gruppo
della serata con alle spalle esperienza ormai
più che consolidata di live e numerosi album pubblicati . Una
band il cui sound electro wave rasenta la perfezione grazie
anche alla voce duttile della cantante Sara Lux
, calda e sensuale nelle note basse , capace però di estensioni
algide , come una architettura gotica dalle fondamenta solide
che via, via si rarefà nello slancio verso il cielo. L'intro
con "Operazione PM 10"ci offre una musica siderale accompagnata
dalla voce metallica di Fabio Vitelli e dai drums
marziali di Antonio Arth Losenno: é l'inizio di
un concerto dalle molteplici sfumature in cui si alternano brani
cantati in inglese ad altri in italiano. Entra al secondo brano,
"Emotional frequencies", la cantante: la musica cambi , s'ingentilisce
grazie al contrappunto uomo-donna, pur mantenendo le precedenti
sonorità elettroniche ed ossessiv . La melodia si dispiega poi
in "Picture hall , dall'album Fantasia meccanica che mi ricorda
i Clan of Xymox tuttavia con un più rapido ritmo ballabile,
che diventa dance floor con "Window sill", quando il pubblico
si dimena, lasciando che i propri sensi viaggino sullo scorrere
delle note . "Alla mostra dei costruttivisti " é uno dei pezzi
che più mi ha intrigato insieme a "Gioco cromatico ": entrambi
i brani propongono, oltre ad una musica raffinata, anche testi
originali ed eleganti.
Bellissima anche "Fuochi fatui", venata di struggente malinconia.
Verso la conclusione gli Hidden Place rendono omaggio ai Frozen
Autumn, presenti alla serata, con la cover di "The forgotten
frontier ", bel brano strumentale, accolto da ovazioni. Ancora
due canzoni in scaletta "Agone " e "Ultimi bagliori " e si giunge
al termine dello spettacolo, mentre gli Hidden Place se ne vanno
salutando gli spettatori , che applaudono entusiasti della serata
trascorsa, piacevole e ricca di proposte.
Per chi non é stanco di ballare, é pronto il Dj set con Mask,
Ahndy e Drugo . A notte inoltrata, usciamo dal locale
con ancora vive in noi le intense sensazioni suscitate dalla
musica e con la consapevolezza di aver assistito ad un pregevole
evento.