Con ‘No Way Out’,
riprendendo un mio vecchio progetto radiofonico,
inauguriamo su queste pagine una nuova rubrica,
per i lettori più attenti ed esigenti, nella quale
parleremo di tutte le novità discografiche
provenienti dal vasto panorama musicale rock
indipendente ed alternativo. Inoltre cercheremo di
dare attenzione a quella scena underground che non
trova sufficiente visibilità nello spazio
recensioni approfondendo il più possibile band e
produzioni.
In
occasione del quarantennale di
“Swordfishtrombones”, uscito il 1° Settembre del
1983, verranno rimasterizzati e ristampati tutti i
dischi di Tom Waits pubblicati,
ai tempi, dalla Island records. Mentre gli
Slowdive, pionieri dello shoegaze,
tornano con un nuovo disco, “Everything is Alive”
(Dead Oceans records), esce contemporaneamente una
raccolta tributo della band di Reading intitolata
“The World is Fall Of Noise – A Slowdive Tribute”.
La Cherry Red records, storica etichetta
londinese nata nel 1978, ha di recente pubblicato
due compilation
nel formato cd boxset: un primo box in 5 compact
disc dedicato al meglio della Scena Indie Inglese
degli Anni Ottanta “Scared To Get
Happy: A Story Of Indie Pop 1980-1989”
ed un secondo dedicato alla Scena di Leeds, “Where
Were You:Independent Music From Leeds (1978-1989)”
[3xCD]. La Captain Oi! racchiude in 101 tracce
quanto di più rappresentativo della Scena Oi!
licenziando la raccolta “Oi! The
Singles (from 1977-85)”.
Mick Harvey ed Amanda
Acevedo riportano in vita alcuni classici
di Tim Buckley, Pat Benatar e
Jackson C.Frank, tra gli altri, nell’album
“Phantasmagoria In Blue” (Mute records).
Avantgarde: guidati dalla cantante afrosvedese
Sofia Jernberg, il quintetto scandinavo
End pubblicano “Why Do You Mourn” (Trust
records) tra free-rock, noisy-pop e free-jazz.
Per festeggiare i 40anni di carriera, i
Death Cult, dalle cui ceneri post
Bat-Cave risorgeranno esattamente un anno più
tardi come The Cult, saranno in Tour in Gran
Bretagna il prossimo Novembre 2023;
l’inaugurazione è prevista per il 6 al Telegraph
di Belfast per poi concludere le 12 date
programmate al Brixton Electric di Londra.
“They Live In My Head” (Wharf Cat records) è
l’ennesima reunion dei Bush Teatras,
leggendaria band No Wave Newyorkese di fine anni
’70; l’albo vede l’ingresso nel duplice ruolo
batterista/produttore dell’ex Sonic Youth Steve
Shelley.
E’ stato presentato in
anteprima al Toronto International Film Festival,
in occasione del 40ennale, il leggendario
film-concerto dei Talking Heads
“Stop Making Sense” di Jonathan Demme; alla serata
erano presenti tutti e quattro i componenti
principali. Il documento restituito nel suo
primordiale splendore, sarà nelle sale IMAX il 22
Settembre ed in tutte le altre il 29.
Anticipato dal singolo “103” uscirà il prossimo 27
Ottobre il nuovo album dei Kills
che dovrebbe intitolarsi “God Games”. Due
importanti produzioni Garage-Psych provenienti
dalla Francia: da Lille, i garage-punkers
The Arrogants,quartetto che ricorda le
band della Voxx di Grag Shaw, con “Brainwash”
(Dirty water records); da Parigi la sonorità
sixties tra psichedelia lisergica e beat dei
Technicolor Noir con l’omonimo
debut album su Dangerhouse Skylab records). 4
lunghe tracce hyperdeliche tra Kraut-Rock ed
Elettronica nel nuovo doppio LP “V” (Sacred Bones
records) dei Cileni Föllakzoid.
Suoni notturni e malinconici nella cupa dance
ai confini del Trip-Hop per il duo Newyorkese
Natural Wonder Beauty Concept con
l’omonimo esordio su Mexican Summer records.
Stesse frequenze per la pianista statunitense (Los
Angeles) Lauren Halo; “Atlas”
(Awe records) registrato tra Parigi/Berlino/Londra
fonde Jazz/Pop/Autechre e Bark Psychosis.
Atmosfere Dark per un altro duo proveniente da
Oackland, California, Silent in the Snow
“Ghost Eyes” (Prophecy records). “Vidékek
Vannack Idebenn” (Season of Mist records) è il
quarto album in studio degli Ungheresi The
Devil’s Trade; il
progetto folk-apocalittico del polistrumentista
David Makò (voce/chitarre/tastiere/banjo) aprirà
il prossimo Tour Europeo degli Alcest.
Pianeta Italia:
La cover di “Sheena is a Punk Rocker”
re-intitolata per l’occasione “Sheena is a Beat
Rocker” (Chaputa!
Records) è il nuovo singolo 7” (con tanto di
video) per Lisa Beat and the Liars
(ex Lisa Beat e i Bugiardi). “Qualcuno si farà del
male” (cd, Private Stanze records) è il decimo
album del cantautore Emiliano Giancarlo
Frigeri, quasi autoreferenziale e dalle
crude (e nude) liriche; ospite nel disco, tra gli
altri, Chris Eckman (The Walkabouts). I
Rats, per festeggiare il 30ennale
di “Indiani Pagani”, disco uscito nel 1992, si
sono ritrovati l’11 Novembre del 2022 ‘on stage’
presso il Vox Club di Nonantola, Modena, e la
Reunion è documentata nel live “Dove Sei Modena
Sud?” (Bagana records). 16 brani strumentali
tra Punk’N’Roll/Morricone e Ry Cooder per Dome La
Muerte (Not Moving) in “El Santo” edito come
Dome La Muerte E.X.P.. C’è una
correlazione tra la formazione di Spilamberto,
nella
figura
del frontman Ulderico Wilco Zanni, e Dome la
Muerte; i due musicisti assieme ad Antonio
Bacciocchi (Not Moving) e Andrea Bellentani si
sono riuniti sotto la sigla Peki D’Oslo
ed hanno licenziato, via Contempo records, un
omonimo album irriverente nei suoi 9 momenti
deviati tra il suono sporco di strada degli anni
’60 ad altrettanti brandelli melodicamente
imperfetti. Il risultato è decisamente
apprezzabile. Simone
Salvatori dopo aver portato in
giro per mezzo mondo il suo progetto The
Spiritual Front plays The Smiths arriva a
pubblicarne un primo cover-album intitolato “The
Queen is not Dead” (Prophecy records).
Re-editing dei Gaznevada per il
loro geniale secondo album del 1980 “Sick
soundtrack” in chiave moderna; “Synth Soundtrack
(A Sick Soundtrack Re-Work)” esce come il suo
precursore per l’Italian records. Su coordinate
Post-Punk/Punk da dancefloor (ricordano i The
Bravery) si muovono i Siciliani, da Messina,
The Whistling Heads con “Dull
Boy” (Disaster by Choice records). Chiudiamo la
parentesi tricolore con il nuovo omonimo album per
Gene Crazed & The Rockabilly Butchers
su Crazy Love records, disponibile in
diverse edizioni colored vinyl; del rocker
foggiano ne andremo a parlare prossimamente nella
sezione ‘Monografie’.
Gradito ritorno per
Kristin Hersh con le
quieti-inquietudini di “Clear Pond Road” (Fire
records). Velate atmosfere chiaroscurali in
“Nostalgia’s Glass” (Fuzz records) degli
Underground Youth. Sempre su Fuzz records
“Sunset 666”, doppio LP [CD] dei Jesus &
Mary Chain contenente i due concerti del
Dicembre 2018 all’Hollywood Palladium di Los
Angeles di supporto ai Nine Inch Nails; ospite in
2 delle 17 tracce Isobel Campbell. Ritorno alle
origini per i Blonde Redhead con “Sit Down for
Dinner” (Section1 records).
Nuovi lavori
per: Aphex Twin “Black Box Life
Recorder 21F/In A Room 7 F760” (Warp records),
Alva Noto “This Stolen Country Of
Mine” (Nation records) e Sigur Ros
“Atta” (BMG records). Il 15 Settembre l’ex
frontman degli Stray Cats Brian Setzer pubblicherà
“The Devil Always Collets” (Surfdog records) tra
Rockabilly/Swing/Country e Punk. Si intitolerà
“Danse Macabre” (BMG records) il 16imo album dei
Duran Duran previsto per il 27 Ottobre;
al suo interno la cover ‘Spellbound” de Siouxsie
and the Banshees di recente proposta dal vivo. 16
brani solisti ed 8 dal repertorio Clash nel doppio
LP “Live At Action Town Hall” (Hellcat records) ,
performance londinese del 2002 di Joe
Strummer & The Mescaleros.
La Rhino records mette ordine alle sessions
registrate live dai Doors tra il
7 ed il 10 Marzo del 1967 al Matrix di San
Francisco ripubblicando “Live At the Matrix 1967 –
The Original Masters” nel formato 5LP+1 45giri o
3xCD. Sempre la Rhino records ha ristampato
l’interessante esordio solista “Wet Dreams”
dell’ex Pink Floyd Richard Wright,
uscito originariamente nel 1978; la nuova
versione in audio 5.1 è remixata da Steven Wilson.
“Reverberation (Travelling In Time)” (Young Tiki
records) dei Primal Scream
contiene le prime BBC Sessions registrate tra il
1985 ed il 1986 dalla band dell’ex batterista dei
J&MC Bobby Gillespie ed i 2 singoli d’esordio su
Creation records ‘All Fall Down’ e ‘Crystal
Crescent’.
TELEX: i
newyorkesi 9 Volt, band della
scena crossover statunitense nelle cui file milita
l’italiano Marco Britti (batterista con un ricco
background di studi Jazz/Fusion/Afro/Caraibici,
già con Zero Gravity e Jennifer Lopez tra gli
altri), sono al lavoro per l’album d’esordio; da
un primo ascolto rimandano alle sonorità ‘70s dei
Led Zeppelin ed a quelle più moderne dei RATM.
E concludiamo con i
Simple Minds; la storica
formazione scozzese di Jim Kerr e Charlie Burchill
ha annunciato un ultimo tour, ‘The Global Tour’,
per il 2024 con una data in Italiana programmata
per il prossimo 20 Aprile.
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