Inatteso quanto gradito ritorno per
Anja Huwe, voce delle/gli
X-Mal Deutschland
nome di punta della 4AD e dell’intero movimento Post-Punk ‘80 legato alla corrente della Dark-Wave. L’album solista “Codes” uscira il prossimo 8 Marzo su Sacred Bones records. L’etichetta Newyorkese, inoltre, lo stesso giorno licenzierà due importanti documenti della band di Amburgo: “Early Singles (1981-1982)”, contenente i primi singoli su ZickZack records, e l’EP
“Incubus Succubus”, rispettivamente nelle versioni CD/LP e 12” ‘half black and half opaque red vinyl’.
E’ pronto il nuovo albo anche per i
Modern English “1-2-3-4” sulla personale etichetta Mesh and Lace records in uscita il 23 Febbraio nelle edizioni coloured vinyl e cd.
“Wonderful Life” (Crazysane records)
è il debut-biz dei
Voodoo Beach, trio Post-Punk tedesco proveniente da Berlino fortemente Siouxsiano (e Savages ma con uno stile meno drammatico).
Virtuosismi chitarristici per la giovane songwriter britannica
Rosie Frater-Taylor
in “Featherweight” (Cooking Vinyl records), accostata na Joni Mitchell PJ Harvey e Meshell Ndegeocello.
Terzo album per i belgi Whispering Sons altresì anticipato da un rocambolesco stravolgimento dei ruoli all’interno della line-up. “The Great Calm”
(PIAS records) è caratterizzato da un sound mittleuropeo dalle forti connotazioni Dark-Wave.
Buone notizie per gli ‘aficionados’ dei
Kula Shaker; con il nuovo solido album
“Natural Magick” (Trange Folk records) parimenti alla reunion della line up originale
con l’inconfondibile organo hammond di Jay Darlington,
Su Sub Pop records
“What
Do We Do Now”, quarto lavoro solista di
J Mascis considerato, fra le sue produzioni, il più Dinosaur jr. di sempre.
Quattro tracce nell’omonimo 7” EP (Marthouse records) dei
Tali & The Arms, combo della songwriter australiana Tali Harding-Hone fortemente influenzato dalla scena underground di Melbourne (Breeders/Rowland S. Howards).
Sei apolidi schegge swing in
“Naize” (Confront records) dei
Frequency Disasters, trio avant jazz formato dall’ex Flying Lizard Steve Beresford (piano, electronics ), Pierpaolo Martino (contrabasso) e Valentina Magaletti (batteria).
Dalla smisurata bellezza “Fil O Fenjoon” (Parenthèses records)
degli australiani (Melbourne)
ZÖJ, lavoro dotato dell’evocativa interpretazione di Gelareh Pour (voce/kamancheh persiano) e delle ipnotiche trame percussive e di Brian O’Dwyer.
Scoperti in uno studio di Galway da Alan McGee (Creation records), i The Clockworks, promettente quartetto irlandese residente a Londra,
hanno di recente pubblicato il loro album esordio “Exit Strategy” (Life and Times records) prodotto da Bernard Butler (Suede).
Secondo LP per i newyorkesi Reverend Mother,
trio dedito ad un heavy-blues/folk –psichedelico di stampo ‘70s con influenze à la Doors. “Seven Nights in Memphis” (Nudie records) è stato composto dopo un viaggio durato circa sette giorni in Tennessee vivendo gli umori della città sulle rive del Mississippi.
ITALIA
• A distanza di dieci anni dall’ultimo lavoro su LP, i garage-surfers
Ray Daytona & Googoobombos pubblicano su Surfin KI records
“Sister”, EP nel formato 45 giri contenente la title-track, uno strumentale ed una cover degli Zombies (‘Just Out Of Reach’).
• Dieci anni di assenza anche per i riminesi
Deadpeach
nuovamente su disco con “The Cosmic Haze and the Human Race” (autoproduzione); un mix ben bilanciato di stoner, blues ed hard-rock/psichedelico influenzato da Blue Cheer/Floyd/Kyuss e Sleep.
•
The Black Flamingo “NUR” (Subsound records), un sound fatto di groove ossessivi e coordinate space-rock; in alcuni momenti ricordano certe produzioni dei Killing Joke.
• Dopo gli ottimi consensi ricevuti con “Beast Must Regreat Nothing”, i
The Devils, duo partenopeo composto dai pluristrumentisti Switchblade Erka e Gianni Blacula, con il recente “Let the World Burn Down” su Go Down records si allontanano dal primordiale rock’n’roll verso un suono più hard influenzato dal garage-Blues dei ‘60s (Blue Cheer) e dall’heavy-punk dei ‘70s.
Reissue
•
La
Fabulous Films ha di recente pubblicato due importanti documenti in dvd;
The Damned “The Final Damnation” e
“Rude Boys featuring The Clash”. Il primo è un inedito riguardante la reunion del 1988 con la line-up del 1976 al completo contenente il concerto del 13 Giugno al Town and Country Club di Londra mentre il secondo titolo è la versione restaurata in HD ed in 5.1 Surround Sound del famoso film-documentario del 1980 sui Clash e sulla cultura Rude Boys sviluppatasi in Giamaica sul finire degli anni ’70.
• Young
Loud and Snottyer” dei seminali
Dead Boys di Stiv Bators e Cheetah Chrome è stato ristampato nella sua veste grafica originale dalla losangelina Cleopatra records.
•
Re-editing nelle accattivanti versioni all black digipack cd e silver vinyl per “Gift” dei
Sisterhood via Cadiz Music records; altresì l’etichetta londinese ha pubblicato un box-set dei
Gun Club
intitolato “Preaching the Blues” contenente sette 45giri e 2 booklets.
E concludiamo con il 40ennale di “Coloured Heaven” dei
The Things, album d’esordio della band di Los Angeles, uscito originariamente per la Voxx, influenzata dal g’60s garage dei Blues Magoos e dal folk psichedelico dei Byrds. Il disco è uscito per l’italiana Misty Lane di Massimo Del Pozzo.
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