Rivista e Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

Interview by Nikita


ENGLISH VERSION

VERSIONE ITALIANA

Finalmente dopo ben cinque anni ritorna il gruppo romano dei Miriam, che dopo averci entusiasmato con il precedente album "Scents" riesce a donarci con il nuovo "When Beauty Is Invisible" ancora perle di estrema bellezza, acquistando maturità e arrangiamenti più articolati che fanno presargire un ottimo futuro. Per cui non ci resta che fare "quattro chiacchiere" con la vocalist Daniela Bruno ed intanto vi invitiamo ad ascoltare al più presto il nuovo lavoro.

Sono passati ben 5 anni dal vs primo cd "Scents", e solo ora è uscito il vs nuovo album "When Beauty Is Invisible" , perchè così tanto tempo tra un'uscita e l'altra?
Ci sono diverse ragioni e alcune sono di matrice tecnica, altre maggiormente legate alla nostra ricerca artistica e interiore.
Le ragioni tecniche sono quelle che hanno prolungato l'ultima fase della produzione e la successiva introduzione sul mercato, dettate dall'esigenza di raffinare quanto più possibile il risultato e creare le migliori condizioni possibili per un esito positivo; si tratta di aspetti in cui la componente artistica gioca un ruolo assai meno rilevante e sui quali in futuro occorrerà agire per avere tempi più rapidi tra una release e l'altra.
Ben diverse sono le ragioni artistiche che ci hanno portato - dopo l'uscita di "Scents" nel 2002 - ad attendere diversi mesi prima di cogliere nuovi stimoli musicali e di riprendere a scrivere della buona musica. "Scents" è un disco di cui siamo ancora oggi assai soddisfatti, ma era il frutto di un repertorio precedente, lavorato e perfezionato nel corso degli anni. L'esito assai positivo di "Scents" ci ha posti di fronte all'esigenza di cogliere un'ispirazione profonda e innovativa, di attendere che tale ispirazione scaturisse in maniera piuttosto spontanea, senza compromessi nè forzature; molto importanti sono stati i nostri viaggi, per la musica e per il lavoro o semplicemente per diletto: Carlo ha scritto "If you ever" viaggiando, il testo di "Endless" è nato da una visione che mi ha impressionato durante la visita di una città, e così via.
Nel 2003 avevamo ripreso a scrivere dell'ottima musica, e nel 2004 avevamo già i brani di "When Beauty Is Invisible", nella forma più o meno attuale, da perfezionare dal punto di vista della produzione.
Un buon disco non può divenire tale senza una post-produzione altamente professionale, e noi crediamo profondamente nella qualità del nostro ultimo lavoro; la sfida sarà quella di ripeterci e migliorarci in un arco di tempo assai più contenuto.

Cosa è cambiato in questi 5 anni in voi, e cosa nel mondo musicale: internet ha dato a tutti i musicisti la possibilità di far conoscere la propria musica, ma allo stesso tempo sta uccidendo la musica con il download illegale. Qual'è la vs opinione?
E' una domanda molto interessante: cinque anni sono un tempo astronomico se misurato con l'evoluzione della tecnologia; anche noi d'altra parte, come individui, siamo evoluti moltissimo attraversando diverse esperienze umane e professionali. Dal punto di vista personale, abbiamo acquisito nuova stabilita' e nuove certezze, il che ci ha reso assai piu' forti e consapevoli: abbiamo anche viaggiato molto, traendo nuovi spunti dall'osservazione del mondo, di paesaggi straordinari e nuovi stili di vita.
L'evoluzione tecnologica ha reso possibile realizzare musica con una robusta componente sintetica senza le eccessive pressioni dello studio, riservando alla post-produzione il ruolo di puro e semplice completamento dell'opera.
Siamo personalmente entusiati dei nuovi strumenti messi a disposizione, sia dal punto di vista musicale, che dal punto di vista dell'interazione con il pubblico. Il nostro spazio www.myspace.com/officialmiriam e' diventato il nostro portale virtuale e la risposta dei nostri amici e sostenitori e' stata esaltante: dopo anni di silenzio, senza la possibilita' di comunicare e con spazi web out-of-date, abbiamo avuto la possibilita' di respirare il clima positivo attorno alla nostra musica.
D'altra parte, e' ormai scontato che - con il consolidamento di internet - si sia ormai fatta strada l'idea che la musica sia un bene di fruizione gratutia. Si tratta di un'evoluzione epocale, e in quanto tale, perfettamente irreversibile.
Siamo convinti che presto gli artisti dovranno trarre profitto attraverso altre forme, che non siano esattamente la vendita di supporti musicali. Penso all'advertising e alla comunicazione, ai concerti ovviamente, e all'uso dell'immagine. Esistono fenomeni di portata planetaria che sono completamente gratuiti la cui forza e' basata proprio sull'advertising, forse in futuro anche gli artisti dovranno organizzarsi in maniera analoga.
Chiaramente cio' danneggia gli artisti alla data di oggi; non circolano grossi capitali e l'industria discografica underground e' in evidente difficolta'; ma trattandosi di un fenomeno inevitabile, conviene prenderne atto e procedere con i mezzi a disposizione, cercando soprattutto di scrivere musica bella e riconoscibile.
La nostra speranza e' che il meccanismo evolva rapidamente fornendo nuova linfa vitale per garantire la sopravvivenza di molte realta' interessanti e di tanti artisti di culto quali noi ci sforziamo di essere.

Volevo congratularmi per la toccante esecuzione di "Nightporter". Come mai avete scelto di fare questa cover?
"Nightporter" è un brano che non ha mai smesso di incantarmi, anche dopo averlo ascoltato centinaia di volte; ha un'atmosfera rarefatta unica, un'eleganza introversa e decadente che ne fanno una perla assoluta del repertorio di David Sylvian. Per un brano così, era naturale per me provare a interpretarlo; con Carlo abbiamo iniziato a suonarlo un po' per gioco, ma il risultato è stato tale che ne abbiamo prodotto una versione demo, ed infine abbiamo pensato di includerlo nella scaletta di un nostro concerto.
All'atto di decidere la sequenza di brani del nuovo disco, non abbiamo trovato una sola ragione per non includerlo!
Ho notato che la nostra interpretazione è effettivamente piaciuta molto; abbiamo cercato di enfatizzare gli aspetti della canzone che maggiormente ci avevano colpito, rimuovendo ad esempio i fiati ed introducendo un lieve elemento atmosferico. Nel cantarla, non ho potuto mascherare la mia emozione.

Sul vs sito my space avete annunciato la pubblicazione del mini-CD "The Mistery of Elle" , volete parlarcene?
Sappiamo bene quanti anni sono trascorsi tra "Scents" e "When Beauty Is Invisible"; passate poche settimane dalla pubblicazione di quest'ultimo, ci siamo ritrovati con un numero importante di brani scritti in questi pochi mesi, e con una voglia smisurata di dare un nuovo segnale di vitalità al numero crescente di amici che ci sostengono. Per cui abbiamo pensato alla realizzazione di un disco informale, un EP che ci riporti allo spirito di 10 anni fa, anche con intento di celebrare la nostra prima decade dalla fondazione dei MIRIAM.
Ci piacerebbe ritrovare il coraggio di quei giorni. Il titolo racchiude un piccolo segreto, che verrà svelato probabilmente all'interno del disco.

Avete in programma di esibirvi al più presto in concerto? Se si come avete in programma lo svolgimento della vs performance?
Abbiamo un forte desiderio di tornare sul palco; le proposte sono importanti soprattutto dall'estero e dovremo considerare numerosi aspetti organizzativi tenendo conto anche del nostro stile di vita. L'assetto live è pronto, e ti anticipo che sarà un concerto in cui la tecnologia si combinerà con elementi elettrici ed acustici, realizzando un set-up in cui gli elementi pre-registrati saranno ridotti all'essenza. Abbiamo anche a disposizione un'installazione video che potremo utilizzare negli ambienti che la supportino, con l'intento di realizzare un ensemble multimediale ipnotico ad elevato impatto visivo laddove ciò sarà possibile.

Qual'è il brano del vostro ultimo album che raccoglie il meglio dell'essenza dei Miriam?
Indicare un brano specifico in un contesto che - soprattutto dal punto di vista dei testi - investe moltissimi e introspettivi aspetti non è semplice, ma sicuramente una menzione speciale la merita "Eclipse", per diversi motivi.
Si tratta di un brano dalla struttura lineare, scritto da Carlo in una notte con un solo sintetizzatore; inizialmente era stato escluso dalla tracklist a favore di altri brani che successivamente non sono evoluti come speravamo. Prodotto in tempi brevissimi, con pochi e semplici ritocchi, si è rivelato un brano veramente efficace e il riscontro che riceviamo dai nostri supporters e dalla playlist che ci vengono recapitate dimostrano quanto sia apprezzato. Il testo è lineare tanto quanto la struttura ed esprime un oscuro desiderio quasi autodistruttivo di evadere dall'ossessione e dalla mostruosità della vita ordinaria, alla ricerca di un'oscurità quasi catartica e liberatoria: "La luce fioca sulla mia pelle mentre tutto il resto perde consistenza... Fuori da questo posto, devo assolutamente uscire".

In bocca al lupo x la vs attività, e vi lascio uno spazio finale per convincere i nostri lettori a ascoltare la vostra musica.
Crepi e grazie davvero per averci ospitato su "Rosa Selvaggia";

vi invitiamo a visitare il nuovo spazio www.myspace.com/officialmiriam , definito da molti come esteticamente e sensorialmente molto bello, e ad ascoltare uno o tutti i brani. Siamo persone che seguono un approccio critico verso il proprio lavoro, per cui ci piacerebbe ricevere molte critiche e molti commenti non polarizzati, obiettivi e sinceri, da cui trarre utili spunti per evolvere ancora.

 

 

 

MIRIAM

After half a decade of silence Miriam has returned to the scene; this ensemble from Rome, whose previous album “Scents” had truly fascinated us, is now back to fill in with other pearls of extreme beauty through the new release “When Beauty Is Invisible”, developing a deeply mature sound and richer textures that disclose a promising future.
It’s time to have a talk with Miriam’s vocalist and author Daniela Bruno, inviting all the readers to check out their newest release.

Five years have past since your first release “Scents”, and now you’re back with “When Beauty Is Invisible”; why such a long elapsed time in between the two?
There are several reasons and some belong to the technical sphere while others derive from our artistic and innermost research.
Technical reasons have lengthened the latest stage of the production process and the final realization, in order to optimize the sonic result and create the best conditions for a positive response from the market; in all of these aspects, the artists’ involvement has been really minimal , and it is something that we definitely have to improve for our next releases.
On the other hand, there are several artistic elements that have determined – after the release of “Scents” in 2002 - the need for us to grow in order to get new sources of inspiration and start writing good music again. “Scents” is a release that we are still very satisfied of, but it was the final result of our early years of production, after deep re-arrangement and re-work. The outstanding feedback about “Scents” encouraged us towards a deepest and pristine inspiration that had to be spontaneous, uncompromised and totally free. Our travels for either work or music have been a great source of inspiration for us: Carlo wrote “If you ever” while traveling, while the lyrics for “Endless” have been inspired by a mystic vision.
I
n 2003 we had started again writing good songs, and in year 2004 almost any track from “When Beauty Is Invisible”, in its almost final format, was already in place, right to be optimized by the production process.
A good release can’t be as such without a highly professional post-production process, and we truly believe that our work has achieved a very good quality; our challenge is to replicate the process in a way shorter elapsing time for our next release.

What has changed in you and in the music scene throughout these 5 years? Internet has provided all the artists with powerful media to promote their music, while on the other hand it is hindering their potential through the abuse of illegal download. What’s your opinion about it?
It’s a truly interesting question: five years are sort of ages when measured against the evolution of technology; on the other hand, also our personalities have evolved so deeply, going through several human and professional experiences. On a personal point of view, we have accomplished new stability and new roots, which have turned us into way stronger and more confident individuals: we also traveled a lot, acquiring new sources of inspiration from the observation of the world, astonishing landscapes and new lifestyles.
The technologic evolution has enabled the realization of tracks featuring robust synthetic components without the pressure of the studio, leaving to post-production the mean role of refinement.
We are personally excited by the new tools that are available, from both the music side and the interaction with friends and supporters. Our web site www.myspace.com/officialmiriam has become our virtual portal and the response from our visitors has been truly amazing: after years of silence, without the possibility to communicate and with out-of-date web spaces, we have been given a chance to catch the positive feeling around our music.
On the other hand, it is clear that – with the widespread diffusion of Internet – there is a general expectation that music has to be free of charge. It is a historical evolution, and not reversible.
We believe that soon artists will need to earn profits through other media beyond the mean sale of their music: through advertising and communication, and obviously live performances, and more in general through their public image. Nowadays there are widespread phenomena that are free for the people, whose strength is completely based on advertising. Perhaps in a near future also artists will have to deal with it.
Obviously this is nowadays a threat for artists and the music industry as a whole, there are serious funding limitations and underground music is experiencing hard times. But since we are talking about historical changes, it is rather wise to accept the situation and go ahead with its own strengths and weaknesses, focusing on the realization of beautiful and distinctive tracks.
We hope that the industry will evolve rapidly feeding and keeping alive all the old and new creative ensembles, as we would tend to be.

Congratulations for the brilliant interpretation of “Nightporter”. Why did you choose to include this song in the new album?
“Nightporter” is a song that even after many years and hundreds listens still impresses me, there’s a unique mellow atmosphere, an introspective and decadent elegance that makes it a rare pearl in the whole David Sylvian’s production. Such a beautiful song became a natural challenge for me; I started playing it with Carlo some years ago, and the result was so nice that we recorded a demo version, and included it in one of our live shows.
When choosing the tracklist for our latest release, we didn’t find a single reason not to include it.
I have noticed that our interpretation has been actually acclaimed; we’ve tried to emphasize the aspects that mostly had impressed us in this song, removing the brass and introducing a mellow atmospheric element. When singing it, I could hardly keep myself from true emotion.

On your MySpace site you have announced the release of a mini-CD “The Mistery of Elle”.
5 years have got in between the release of “Scents” and “When Beauty Is Invisible”; few weeks after this latest release, we have caught ourselves with a number of new tracks that have been written during these months with the intention to give a sign to our friends and supporters. Therefore, we’ve thought about the realization of an informal release, an EP that would bring us the spirit of 10 years ago, with the intention to celebrate our first decade since the foundation of MIRIAM.
We’d like to find again the courage of those early years. The title encloses a small secret that will be probably revealed within this release.

Do you have plans to perform live soon? How are you setting up for your new show?
We strongly wish we are back on the stage really soon; we have some important proposals especially from abroad and will have to take several organizational aspects as well as our life style into account. The set-up is ready, and I may anticipate that it will feature technology combined with electric and acoustic elements, where backing tracks will be really minimal. We also have a video installation that we will use in environments that may support it, aimed to define a hypnotic context with high visual impact.

Which song from your latest release best represents the essence of Miriam?
It is not easy to mention a specific song in a context that – especially from the lyrics point of view – covers several and different sides of introspection; I would mention “Eclipse” for the following reasons.
It’s a linear structured track, written by Carlo in one night with one synthesizer only; initially it had been excluded from the new album tracklist versus other tracks that haven’t subsequently evolved as we expected. Produced in a very short timeframe, with few and simple adjustments, it has turned into a very effective tune, and feedback that we receive from our supporters and from the playlists shows how much it’s been appreciated.
Lyrics are as linear as the structure of the song, and they express an almost self-destructive and obscure desire to escape from the obsession and distortion of ordinary life, chasing for a cathartic and liberating darkness: “A little light on my skin… and everything is slowing down… Outside... I need to go”.

Good luck for your activity; you may talk to our readers and invite them to listen to your music.
Thank you for giving us the chance to appear on Rosa Selvaggia.

We invite you to visit our space www.myspace.com/officialmiriam which has been told to be truly beautiful from both an esthetical and sensorial point of view, and listen to out tunes in there. We are keen to accept suggestions, we look forward to get your feedback in order to get new ideas and continue evolving in our inspiration.