METAMATIK
FESTIVAL
Reportage
1 by Noctiluca
27-28
giugno 2003, Totem di Vicenza
Capito
casualmente a questo festival, visto che tutti i miei impegni
precedenti saltano all'ultimo minuto, e mi ritrovo al Totem
di Vicenza per questa seconda edizione del Metamatik, unico
vero festival in tutta Italia che presenta diversi nomi e
stars internazionali. La serata per quanto mi riguarda inizia
male, visto che il luogo, un capannone inserito in una situazione
post-industriale d'inizio secolo, appare sì bello, ma fondamentalmente
scarno... un palco enorme centrale, a sinistra un bancone
lungo una quindicina di metri e a destra una serie di banchetti
di cd, abbigliamento e quant'altro (c'era anche un banchetto
che vendeva Assenzio all'80% d'alcool), ma il vero problema
era il caldo soffocante ed asfissiante che non permetteva
una permanenza superiore ai dieci minuti all'interno del club,
infatti la maggior parte del popolo notturno dark era fuori
per questo motivo.
PRIMO
GIORNO: Dopo essermi ambientato vedo salire sul palco SONAR
(Dirk Ivens e Monolith). Non ho parole... poderosi, trascinanti,
distruttivi... una deflagrazione sonora devastante che ha
fatto ballare e stordito i pochi presenti sotto il palco,
una sfida, visto che si fronteggiavano, all'ultimo sangue
di rumori e beat. Un power-noise da "Urlo".
Dopo quest'ottimo inizio, aspetto con ansia TONY WAKEFORD
- MATT HOWDEN (SOL INVICTUS) ma... un temporale blocca l'inizio
del concerto in quanto i lucernai del capannone erano aperti,
perciò tutta la parte antistante il palco si allaga (nel vero
senso della parola) e il tutto viene rimandato per un buon
tre quarti d'ora. Tutto ciò rinfresca le idee e gli animi
dei circa 200 partecipanti che si buttano fuori a respirare.
Dopo esserci ricaricati ci apprestiamo alla performance di
Tony Wakeford e Matt Howden. Tony appare stranamente con un
basso a cinque corde, tranquillamente appoggiato sul suo "strato
di benessere" e Matt con il violino è sulla destra del palco.
Suonano per circa 45 minuti pezzi nuovi e storici ma... appaiono
molto noiosi, privi di una qualsivoglia presenza scenica e,
nonostante la quasi totalità dei partecipanti gli abbia dedicato
una notevole attenzione, ahimè, alla fine rimangono sotto
il palco solo i loro pochi veri fans; io, come tanti, mi sono
domandato perché dei personaggi del genere così conosciuti
nell'ambiente si presentino sul palco con tutto in base! Eh
sì signori miei: chitarra, flauti, percussioni, parti di violino,
tastiere, era tutto in base... mi sono sentito realmente offeso.
PESSIMI.
SECONDO
GIORNO: Dopo il fiasco, almeno per quanto mi riguarda, di
TONY WAKEFORD e MATT HOWDEN evito accuratamente SIEBEN.
BLOODY DEAD and SEXY. Devo essere sincero, non li conoscevo,
almeno musicalmente, perciò non sapevo cosa aspettarmi e forse
è stato un bene. Rose intrecciate sul microfono, il chitarrista
con una corona di spine sulla testa... tutto ciò e molto altro
fa sì che BDS, quattro tedescotti rubicondi, simpatici e amanti
della birra, con la loro carica divertono il pubblico assai
numeroso con un death-rock, a tratti forse un po' più incazzato
per lo standard del genere, che sicuramente non è originale,
ma, signori miei, hanno saputo trascinare il pubblico in una
bella danza e hanno fatto capire a tutti che cos'è un vero
concerto pur non proponendo nulla di nuovo. Solo DIVERTIMENTO.
Aspetto con ansia DIVE (foto sotto), ma nel frattempo cerco
disperatamente di alzare il mio tasso alcolico,
con una
vodka e red bull,
per aiutarmi nella futura e attesa danza. Sale sul palco il
personaggio belga e ancora prestante Dirk Ivens, il quale
subito attacca con 'Snakedressed', e il ballo incomincia.
Si muove, si agita, ma fondamentalmente canta e basta... Si
può ammettere che è stato molto carismatico, era decisamente
presente, aggressivo, incazzato, un sound più elettronico
che mai ma... insomma, pur avendo ballato fino alla fine,
non mi è andata proprio giù il fatto che sembrava in tutto
e per tutto un KARAOKE: eh sì, un'altra volta tutto in base!!!!!
RED LORRY YELLOW LORRY. Band storica di Leeds che attira immediatamente
l'attenzione della quasi totalità dei presenti, giunti fino
al Totem principalmente per vedere C. Reed e soci. Una gran
prestazione a mio avviso certamente psichedelica, rumorosa,
una voce ancora profonda e presente. Non hanno per nulla annoiato,
anche se la loro staticità lo poteva far pensare, ma la musica
ha parlato per loro, e questo per il sottoscritto è bastato,
non serviva nient'altro. PRESENTI.
Non sapevo cosa aspettarmi da IN STRICT CONFIDENCE, perciò,
sapendo in ogni caso che avrebbe scosso il mio culetto, mi
bevo un'ottima, indovinate cosa? vodka e coca... giusto in
tempo per l'inizio del concerto di questo quartetto che si
presenta sul palco con la strumentazione composta da batteria,
tastiera, basso, ed il look electro-tecnoide. Anche se mi
hanno fatto danzare tanto, le canzoni erano di una monotonia
e ripetitività quasi ridicola. Cassa costante, basso e giri
di tastiere molto usati nell'ambito electro, e con un cantato
appena sufficiente. Bravi perché hanno suonato tutto dal vivo,
almeno così sembrava, batteria compresa e ottima presenza
scenica, ma i pezzi erano troppo poco originali. In definitiva
un po' come i Bloody Dead and Sexy. DIVERTENTI. Terminati
i concerti inizia il dj-set con i Dj Walter e Emj, e quest'ultimo
ha fatto ballare i pochi ancora presenti a "colpi duri" di
puro noise elettronico (P.A.L., Asche...) fino all'alba, devastando
sia il mio corpo che la mia mente. In definitiva l'esito del
festival è stato positivo, anche se la brutta impressione
che ho avuto da TONY WAKEFORD - MATT HOWDEN e da DIVE mi ha
decisamente deluso, inoltre il caldo impossibile all'interno
del locale, che ha obbligato i partecipanti alla fuga verso
l'esterno ad ogni intervallo tra un gruppo e il successivo
per respirare un po', lo ha reso meno piacevole. Un festival
che certamente crescerà con gli anni fino a far concorrenza
a qualche altro evento d'oltralpe. (NOCTILUCA)
REPORTAGE
2 - By Beccamorti
28
Giugno 2003 "Totem", Vicenza
Sono andata quasi per caso alla seconda edizione del Metamatik
Festival grazie ad un amico che mi ha caricata in macchina
a forza .. eh eh .. Purtroppo però posso parlarvi solo della
serata del sabato , a cui ero presente. Ma il festival è iniziato
già il giorno prima... Beh insomma, chi si accontenta gode
...
Sopportando il caldo torrido sale subito sul palco Matt
Howden (Sol Invictus) con il suo progetto solista, canta
e suona con un violino, una vera perla musicale, lui è molto
coinvolto e la musica che crea è affascinante ed eterea, il
pubblico è rapito piacevolmente, la sua esibizione non è per
nulla noiosa (la classe non è acqua).
Dopo
di lui ecco arrivare i Bloody Dead & Sexy, un gruppo
che propone Death Rock molto simile a Cinema Strange con sfumature
del passato rivolte ai Virgin Prunes, e subito si scatena
un pogo divertentissimo, ed è forse questa l'unica nota buona,
dopo di loro è il turno dei Dive, devo affermare che mi sono
piaciuti tantissimo!!
Dirk Evans ha una carica pazzesca come front man, rispecchia
molto la sua musica electro pop dark che coinvolge tutti,
davvero in gamba e con stile!
Ed ecco finalmente il gruppo culto della manifestazione, i
grandi Red Lorry Yellow Lorry !!! Storica band post-punk
degli anni'80 (foto a destra), porta con se lo spirito e la
purezza di quegli anni, loro hanno classe e suonano da "Dio"
non deludendo nessuno !! E' inutile ma i gruppi storici hanno
una gran classe come hanno dimostrato anche loro!! Quando
vedo queste band riunite mi sembra che il tempo si sia veramente
fermato.
Come
ultimo gruppo salgono sul palco del locale vicentino gli In
strict Confidence, che propongono un'EBM noiosa e fredda
priva di stimoli, ma la gente balla, si agita e la serata
LIVE si conclude con questa esibizione del progetto tedesco.
(Ann Beccamorti)
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