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METAMATIK FESTIVAL
6 luglio 2002 Palalago di Merola (Vicenza)
Dopo anni di soli mini-festival e dopo un lustro dal festival di Bassiano, l'Italia rientra in Europa con una serie di gruppi di livello mondiale.
La manifestazione si svolge in un grande palazzetto, "Il palalago", l'unica cosa negativa è il gran caldo dell'interno, visto che siamo a luglio. Per il resto la manifestazione si svolge ottimamente grazie alla buona organizzazione, considerando anche che è il primo di questo livello nel nord-Italia.
I cancelli si aprono al primo pomeriggio, ad accogliere il pubblico una ventina di stands (oltre noi di Rosa Selvaggia, ci sono Sottomondo, Amplexus, Ascension, Ende, Ritual, Nail Records, Beyond, Trasmission e molti altri) di dischi, accessori e abbigliamento. I primi 3 gruppi a salire sul palco sono tutti italiani, i LIA FAHL, i BANTHIER, e gli HUMANOID ARMY. I primi, LIA F., si presentano con chitarra, basso e percussioni, dovrebbero proporre del dark-folk con voce femminile, ed è proprio questa che non mi convince molto, troppo acerba e non adatta al tipo di musica, inoltretrovo che sono troppo approssimativi negli arrangiamenti, che andrebbero sviluppati meglio. Seguono i BANTHIER con il loro industrial massiccio, essi mi hanno convinto più in questa sede che all'Easter Festival tenutosi al Karma di Livorno. Poi tocca agli HUMANOID ARMY, che possono piacere o no; sono i perfetti continuatori di quel synth-pop alla Gary Numan, al quale si ispirano molto, vincono la palma della simpatia. Dopo i gruppi italiani salgono su i PAL, che mi deludono un po': il set si svolge con il solo unico componente, senza l'ausilio di altri membri aggiuntivi che darebbero al suono ed alla scena più completezza e più energia. Delle basi pre-registrate e un pad suonato dal vivo danno poco imput ad un live, dove certamente i PAL perdono, pertanto vi consiglio di ascoltare il loro industrial solo su CD. Salgono poi i CLAN OF XYMOX, l'unica band dark-wave della serata, che svolgono la loro performance egregiamente.

Terminata l'esibizione degli olandesi suonano i SUICIDE COMMANDO: il loro è il concerto che ho preferito della serata, la potenza del loro electro-industrial non perde minimamente nell'impatto visivo.

Concludono il tutto i VNV NATION, acclamati da una folla ininterrottamente danzante. Un po' affaticata a mio avviso la voce del vocalist, ma questo non ha precluso né al successo dell'esibizione né alla risposta positiva del pubblico, il quale è sembrato piuttosto energico.

Come festival è pienamente riuscito, l'accoglienza dell'audience è stata molto buona, c'erano circa 500 persone, nonostante la stessa sera, a poca distanza, suonassero i Cure . E certamente si sono saldate le fondamenta per una seconda edizione, visto che l'organizzazione e la risposta del pubblico della prima sono stati veramente eccellenti.
(Testo e foto by Nikita)

 

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