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Hildesheim (Germania), 11-12 Agosto 2012

M'ERAvigliosa LUNA

testo di M. Drigo
foto di The.Ory

Altro anno, altro M'ERA!!! siamo di nuovo qui, a "casa". Non c'è che dire, è proprio bello essere di nuovo qui, tra la nostra gente, con la nostra musica! Per tutto l'anno mi è mancato, piantare la tenda, far la fila per le docce, il Mutzbraten e gli Spaetzle al campo medievale...

E' aumentato il numero dei wc chimici, gli stand sono disposti con maggior criterio, si sono attrezzati maggiormente per l'accoglienza dei disabili, e la stampa ora ha uno spazio tutto suo (con le birre speciali)!
Da notare inoltre che di anno in anno la zona medievale si espande, con nuove bancarelle, nuovi chioschi in tema, e nuove attrazioni (il tiro al bersaglio con la balestra e la prova di forza col martellone gigante, tipo "Attila").
E' stato un anno di enorme affluenza, sabato c'erano in giro le torme che di solito si vedono solo la domenica pomeriggio. Inoltre da notare la tipologia del pubblico, in relazione alle band presenti, il popolo dei cyber praticamente assente ad esempio, e una generale tendenza alla sobrietà di look, diversamente dal solito. Tutti naturalmente in nero.
E' stato pure un anno di band strettamente interconnesse: il cantante e il braccio destro di Eisbrecher suonavano coi Megaherz; gli Schandmaul e i Faun condividono alcuni fondatori; nei Letzte Instanz milita l'ex batterista dei Subway to Sally mentre il loro è andato con gli In Extremo... non si può certo dire che la scena tedesca non sia vivace! E poi ancora gli Hocico con Rabia Sorda.
La tabella delle bands era troppo folta per riuscire a seguire tutti, quindi ho fatto delle scelte ovviamente discutibili, ma che colpa ne ho se quasi tutti i gruppi del pomeriggio erano famosi e importanti?

11 Agosto

MEGAHERZ
Una folla felice e ansiosa accompagna l'ingresso sul palco del quintetto di Monaco. Dopo molti cambi di line-up e 8 album, di cui l'ultimo di quest'anno "Goetterdaemmerung" si presenta granitico, l'attesa per i fan affezionati è più che giustificata. Devo dire che mi hanno incuriosito parecchio perchè la proposta musicale è improntata alla corrente del NDH con un forte groove e melodie molto "catchy". Se date un'ascoltata a canzoni come Heuchler e Keine Zeit ve ne renderete conto anche voi, in modo lampante! Beh insomma, sempre che vi piacciano gli Oomph! o almeno i Rammstein...

LETZTE INSTANZ
Non è la prima volta che vedo i sette di Dresda dal vivo. Già l'altra volta, nel 2009, li avevo trovati poco convincenti per la prestazione, a mio avviso sotto tono e con una tendenza "al risparmio di forze", nonostante una scaletta che tutto sommato includeva pezzi trascinanti come Ohne dich e Tanz (un titolo eloquente di per sé!). Stavolta il trend è stato capovolto: prestazione movimentata, per una setlist di tutto riposo, a parte der Garten e Sing!, con un effetto "dissonante", considerando ciò di cui sono capaci (vedasi il famoso live acustico Weissgold).
Non ci siamo. Meglio la prossima? Il pubblico è sembrato gradire comunque, meglio così: gli applausi sono meritati in ogni caso.

IN STRICT CONFIDENCE
Questo gruppo è alla ribalta dalla fine degli '80 e si direbbe proprio che di strada ne abbia fatta, visto che riempie l'hangar fino a scoppiare, tanto che sento di aver fatto bene ad abbandonare i Letzte Instanz prima della fine, altrimenti non sarei nemmeno riuscito ad entrare! Cominciano bene il concerto, con le hit My Despair e Promised Land, per poi indugiare nell'autocompiacimento di tracks più meditative ma meno coinvolgenti come Forbidden Fruit, e riprendendosi poi nel finale con pezzi di maggiore impatto (Engelstaub).
Grandi!

DIARY OF DREAMS
Il poliedrico e self-made man Adrian Hates porta con sé una fetta sostanziosa del bagaglio darkwave della scena tedesca. Quando poi nel corso della sua carriera ha deciso di aggiungere l'elettronica alle sue composizioni, ha raggiunto un più vasto successo. Nessuna sorpresa quindi se il pubblico riunitosi sotto il palco alle 6 del pomeriggio sembra quello delle grandi occasioni! Si comincia con la mia preferita The Wedding poi senza respiro fino alla nota The Plague, seguita dall'ossessiva Menschfeind e dalla stupenda Traumtaenzer.
Si continua con una nota più goth-rock nella canzone Undividable e per concludere con la distopica e decisamente ossessiva Kindrom. Ecco un esempio di come si possa stare al passo coi tempi senza tradire le proprie basi artistiche e neppure l'affetto dei fans.
Un gran bel concerto.

SUBWAY TO SALLY
Che dire dell'esibizione dei Subway? ogni volta un successone, grande spettacolo: fumo, fuochi, fiammate gialle e rosse addirittura a tempo con la batteria, e c'è ancora spazio per la giocoleria con bastoni che sprizzano scintille e i 3 mangiafuoco della band. La scaletta è ben nutrita data l'enorme esperienza in live del gruppo, e dalla chilometrica discografia, forte anche dell'affiatamento dei componenti, rimasti praticamente gli stessi da vent'anni o giù di lì. Un inizio fulminante sulle note di Kaempfen Wir e Schlagt die Glocken tratte dall'ultimo album "Schwarz in Schwarz" datato 2011. Ancora riff pesanti e poi alcune ballads come la immancabile Eisblumen, quasi un manifesto, al pari di Sieben, idolatrata dal loro pubblico, giunta dopo una doppia cavalcata sul ritmo di Besser du rennst e Tanz auf dem Vulkan. Le ultime due Ohne Liebe e Veitstanz non fanno che confermare l'intenzione di Eric Fish e co. di divertirsi e divertire! La resa dal vivo di questa band andrebbe presa a modello, ve lo dico io!

SUICIDE COMMANDO
E' ormai tardi per entrare a vedere i Suicide Commando in hangar: immaginate un termitaio ricolmo di anime nere, mettiamo su per giù 800, con altre 200 a occhio e croce ad aspettare di prenderne il posto! Mi accontento pertanto di sentirli da fuori, il che secondo me non guasta poi tanto, dato che per un fortunato fenomeno acustico, da fuori si sente bene quasi come dentro al capannone! Così riesco a sentire le note diSevered Head e la ipnotica God is in the Rain. Seguono le marziali Dein Herz, Meine Gier e Attention Whore. L'uso ossessionante di melodie ripetitive e sintetizzatori assurdamente stridenti ne rendono l'ascolto vieppiù alienante e disturbante. Direi che lo scenario è perfettamente coerente con la musica. Come direbbe un mio caro amico: "Cupa distopia futurista! Bello, bello, bello"

DJ SET
Per la prima volta in sette anni finalmente mi decido ad entrare nell'altro hangar, dove il venerdì sera si svolge il Warm-up party, e il sabato fanno il dj set. Non mi ispirava particolarmente il fatto di stare ancora alzato dopo una giornata passata in piedi e camminando, per andare a ballare. Mi sono ricreduto. Sapete, dalle mie parti non si fanno serate nemmeno vagamente interessanti, e per trovarne devo fare centinaia di km, e le trovo comunque spente. Questa sera invece, ho visto un vero party, con bella musica (i Faderhead che remixano And One, Placebo, Marylin Manson, Disturbed) e un bell'ambiente, con la gente che balla e non si spara le pose come da noi...ah, se gli italiani vedessero! e se capissero!

12 Agosto

FAUN
E' il primo pomeriggio quando mi accingo a vedere i Faun, band che fonde il darkwave con il pagan folk e il medieval: sorti in germania da una decina d'anni sono tra gli eponimi del genere. Il frontman Satyr creò il gruppo insieme a Birgit degli Schandmaul, che poi si dedicò all'altro gruppo, abbandonando il progetto. La particolarità del gruppo è una fusione azzeccata tra melodie arabo-persiane e cantato in diverse lingue, soprattutto alto-tedesco, ladino, ugro-finnico. Il risultato, proposto tramite strumenti filologici, anche questi presi dalla tradizione folklorica di diverse nazioni, è un rituale onirico avvolgente e rilassante, tanto che a chiudere gli occhi vengono in mente foreste millenarie incontaminate, unicorni e altri esseri fatati. Anche in questo caso il pubblico è nutrito, sintomo che la gente qui capisce la buona musica!

WELLE: ERDBALL
Eccoli qui, i pionieri del BitPop, eredi diretti dei Kraftwerk, che sfoderano il loro sound caratteristico che poi è il sound chip del Commodore64! Da qui nasce tutto il loro stile, che si ripercuote sulle performance, basate ostentatamente su una tecnologia e un'estetica retrò. Il gruppo si compone di 4 elementi, 2 uomini e 2 donne i primi in completo nero e le seconde generalmente in vestitini dalle gonne ariose, ma tutti immancabilmente in occhiali scuri. 3 anni fa erano in hangar, e lo spettacolo era studiato su giochi di luce e buio, mentre stavolta si esibiscono sul main stage, all'aperto quindi si sbizzarriscono con amenità di ogni tipo, volte a sottolineare l'irresistibile ironia che li contraddistingue: ed ecco che dal palco partono palloncini bianchi a iosa, che rimbalzano sulla folla, e poi le ragazze lanciano al pubblico tubetti per fare bolle di sapone, prontamente sfruttati, e infine aeroplanini di carta! Il tutto molto divertente dato che le canzoni hanno il sound, quasi marziale, da videogioco pazzo. Le migliori canzoni? eccole: 23, Arbeit adelt, Hoch die Fahnen, e Monoton und Minimal. E' sempre un piacere. Fuori di testa!

SCHANDMAUL
I nostri "malalingua" entrano in scena davanti a una folla letteralmente traboccante, tanto che uno si chiede come sarà quando appariranno gli headliner... Gli schandmaul sono in giro dalla fine dei '90, e hanno conosciuto un solo cambio, al basso, perciò la loro carriera non presenta divagazioni, bensì uno stile che si è evoluto senza scossoni nè brutte sorprese per i numerosi fan, che perciò sanno esattamente cosa aspettarsi dalle loro frizzanti esibizioni! Peccato che stavolta di certo non si aspettavano di vedere sul palco le controfigure delle care Anna e Birgit!!! Sì perchè mancando loro, mancano anche sia archi che fiati. Per fortuna le due "supplenti" se la cavano alla grande, e correndo un bel rischio, perchè il loro è un pubblico esigente. E allora dopo un avvio travolgente con Herren der Winde, c'è spazio per qualcosa di più intimista (Krieger), per poi tornare su pezzi vecchi ma di grande effetto, come il loro cavallo di battaglia Teufelsweib e poi Vogelfrei. Qua e là ci intrattengono con pezzi acustici ma nel finale la nostra preferita, Walpurgisnacht chiude le danze come meglio non si può! Hoch die Kruge!

ROTERSAND
Il mio gruppo preferito. Non fidatevi di questo commento! Posso citarvi la scaletta completa, che è vero; ma anche dire che è stato fantastico, ma non sarei convincente; e che è stato il miglior concerto di tutto il festival, ma per favore! La verità (quella vera) è che nonostante mi sia divertito e abbia saltato tutto il tempo (sudando come un maiale), si sentiva la mancanza di qualcosa: la voce. Sì perchè Rasc aveva proprio il fiato corto e insomma, dai, non si sentivano le parole. Dai ragazzi, si poteva far meglio, e sarebbe anche ora di far canzoni nuove, buttar fuori un nuovo album! Sono 2 anni che aspetto ormai: avete solo 4 album (uno meglio dell'altro, ok) da cui pescare...

HOCICO
Anche con i messicani Hocico (foto a destra) non sono riuscito ad entrare in hangar, e un po' mi dispiace perchè dopo averli visti già 2 volte so che fanno sempre un grande spettacolo: l'ultima volta avevano due danzatori in costume pre-colombiano con uno sproposito di piume addosso che ballavano freneticamente! Stavolta avevano (mi racconta un amico) uno schermo alle spalle che proiettava video e immagini di massacro e violenza. Ecco, forse non era questo il genere di spettacolo che avevo in mente, e forse mi ha fatto bene rimanere fuori, a godermi la musica. La scaletta intanto è pregevole, c'è un giusto mix di pezzi marziali (Flesh to Lacerate), intervallati a pezzi veloci e dal drumming sferzante (Dog Eat Dog), mentre alcune più lente (Breathe Me Tonight)fanno riposare l'uditorio tra le esplosioni di adrenalina. Sono passati due anni dall'ultimo Tiempo de Furia, e vogliamo sentirne ancora!

IN EXTREMO
Mi sono fatto molti ascolti degli In Extremo prima di venire al festival, tanto per essere preparato, chiedendomi anche perchè non mi ci fossi avvicinato prima, dati i miei gusti. Si tratta di un caso limite nel panorama folk-rock medievale, se così lo vogliamo chiamare, di cui sono forse i più autorevoli esponenti. La loro storia ci spiega perchè: nati come gruppo anonimo di suonatori ai mercati medievali, e suonando nel contempo come rock band, a un certo punto decisero di far convergere le due strade, fino ad allora parallele, in un unico progetto, anche grazie alla capacità dei membri di suonare vari strumenti, che non hanno mai rinunciato a sfruttare accanto alle chitarre e alla batteria.
Il risultato gli ha dato ragione, ed ora hanno all'attivo ben nove album, diversi singoli e vari live, oltre ad una lunghissima serie di performance, per non parlare dello sterminato stuolo di sostenitori. Quella quindicina di canzoni che hanno portato, comprende pezzi da tutta la loro discografia con particolare attenzione per l'ultimo Sterneneisen, e così sentiamo la title-track accompagnata dagli altri singoli Siehst du das Licht e Viva la Vida. E ancora i singoli precedenti Frei zu sein, Vollmond, Kuess mich, e Erdbeermund. Alla fine c'è ancora spazio per un paio di bis, ma il pubblico ne vorrebbe ancora! Per tutto il concerto partono fiammate dal palco, ma verso la fine attaccano addirittura i botti, e il calore dei fuochi raggiunge pure me che sto a 50 metri! Cosa c'è di meglio, in una serata in cui il termometro segna 8 gradi?

POST SCRIPTUM
Infatti, se esiste un Dio di tutti i goths, deve per forza essere dotato di un senso dell'umorismo distorto! Quest'anno niente pioggia, quindi ha deciso di infierire con l'escursione termica: la notte con 3 maglie dentro al sacco a pelo si batteva i denti, mentre di giorno il sole picchiava da spaccare i sassi, e una subdola brezzolina che spirava senza tregua, così che dopo il primo giorno era talmente pieno di tedeschi color aragosta, che nemmeno da noi al mare! Signori, anche questo si vede qui, anche questo è, assolutamente, M'ERA LUNA! MERA!!!

 

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