Rivista di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

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THE GREAT HARVEST – AUTUMN EQUINOXE

LUPERCALIA
“Caffè Concerto, Modena, 18 Settembre 2004

testo by Anialf

Che vergogna! Che imbarazzo! Che non debba MAI PIU’ leggere né sentire di gente che si lamenta perché non si organizzano più belle serate con gruppi famosi, perché dopo quello che sto per scrivere…
E’ mai possibile che dopo tutta la fatica che gli organizzatori (La Rose Noire) hanno fatto per trovare una nuova collocazione alle serate fisse (dal Castello del Vescovo di Arceto, a Modena), si sia arrivati a malapena a 60 (dicasi 60) paganti???? e sì che i Lupercalia sono conosciuti, stimati, la nuova sala del ‘Caffè Concerto’ è più spaziosa e con una migliore acustica! La verità è che tutti parlano (anzi…. straparlano), poi quando è ora di muoversi… Bah, lasciamo perdere, e veniamo alla recensione del concerto, che è meglio.

I Lupercalia sono arrivati in formazione a tre (oltre al deus-ex-machina Riccardo Prencipe, il soprano Claudia Fiorio e, udite udite, il violinista Edoardo Notarloberti (vi dice niente il nome “Ashram”?)), fin da Napoli, e, nonostante l’influenza che aveva colpito Claudia, hanno offerto uno spettacolo veramente notevole.
Hanno spaziato da brani inediti, ad entrambi i loro lavori ufficiali: non c’è un brano più emozionante di un altro, è chiaro che, come scrissi a proposito della recensione del loro album, l’inserimento della voce ha innalzato notevolmente il pathos che Prencipe aveva (già notevolmente) offerto col disco di debutto.
Molto emozionante la cover dei Dead can Dance, eseguita dalla sola Claudia (e per fortuna che aveva la febbre, se no avrebbe tirato giù anche i muri… che voce meravigliosa e potente!).
D’altra parte c’è anche da dire che, a mio parere, è sembrato che Riccardo abbia sacrificato la sua chitarra e le percussioni (quest’ultime comunque spesso presenti) a favore della voce e del violino… come a rafforzare maggiormente il suono ed a voler rimanere un po’ in disparte, lui che è l’artefice di tutto: che sia stato voluto o meno, l’effetto complessivo a me ha fatto una grande impressione…. forse è una di quelle volte in cui il concerto forse è meglio anche delle incisioni! Forse troppo corto per me che li apprezzo seriamente (una decina di brani in totale, fra cui “Sub Specie”, “Ouroboros” e “Tarantata”), ma in cui la band ha dato veramente l’anima! Ed è anche per questo che mi sono arrabbiato molto: un gruppo viene da lontano, con già una fama consolidata nonostante i pochi lavori, e poi si trova davanti ad uno sparuto gruppo di persone, interessate per carità, ma veramente troppo, troppo poche!
Un grazie di cuore quindi ai Lupercalia ed agli organizzatori… (Anialf)

...e a chi non c’era: rimediate assistendo al prossimo concerto dei Dwelling il 30 Ottobre! (n.d. Nikita)

Organizzazione: www.larosenoire.it

Foto by Erzsbeth & Nikita

Copyright Rosa Selvaggia