THE
LORDS OF THE NEW CHURCH
Indian's Saloon, 8 maggio 2003, Bresso (MI),
Dopo
la reunion del 2001 ed il tour che toccò anche Milano, con
una data al Transilvania Live, ritornano a Milano con la line-up
che comprende, oltre ai veterani Brian James alla chitarra
e Dave Tregunna al basso e voce, i giovani Steven Marque alla
voce, Steve Murray alla batteria e Adam Becvare alla chitarra
e voce. Molti fans affezionati alla prima formazione dei Lords
storsero il naso già alla performance dell'anno scorso a Milano
(io non ero presente e perciò non posso dire come è stata),
specialmente per la mancanza del frontman Stiv Bators, deceduto
nel 1990. Non ho mai potuto assistere nemmeno ad un live dei
primi Lords, perciò non posso fare confronti tra le due line-up,
quindi passiamo all'esibizione dell'altra sera senza pregiudizi
e remore. Da notare che il pubblico accorso al concerto era
molto esiguo, tra le 15 e le 20 persone, per cui è probabile
che il precedente live di Milano possa essere stato un brutto
colpo per la fama della band. Anche per questo mi aspettavo
un concerto non degno di nota, invece mi sono ricreduto all'ascolto,
infatti mi sono trovato davanti ad una band con molte capacità
ancora da sfornare. Certo, il timbro molto rock si sentiva,
ma questa caretteristica era già presente nella formazione
originaria, una rock-wave d'annata senza infamia e senza lode,
non certamente all'altezza di altre grosse band degli anni
'80. Brian James è ancora davvero in gamba con la sua chitarra:
nonostante il suo aspetto fisico sia ormai quello di un signore
cinquantenne un po' stempiato, darebbe del filo da torcere
a molti giovincelli delle bands attuali. L'unica nota stonata,
a mio avviso, è stata l'utilizzo della seconda voce di Steven
Marque, che sarebbe da eliminare in quanto parecchio fastidiosa;
tra l'altro anche la sua presenza scenica era piuttosto scadente
e sembrava di vedere una persona messa lì sul palco per caso.
Nonostante il ristretto numero di spettatori sotto il palco,
i Lords hanno dato molta carica al loro concerto, dimostrando
professionalità e voglia di suonare e di dire la loro nella
musica alternativa, anche se la loro reunion (almeno qui a
Milano) è passata praticamente del tutto inosservata. (Nikita)