Se c’era una band
appartenente alla Scena Rock Psichedelica degli
anni Ottanta della quale sentivamo, soventi, la
mancanza,
la scelta cade sui londinesi LOOP artefici ai
tempi di un suono decostruzionista ed ipnotico
condito da bordate di feedback e wah-wah.
Fermi su disco al 1990, anno d’uscita di “A Gilded
Eternity” dopo una lunga pausa i LOOP tornano in
pista con il solo Robert Hampton unico superstite
della prima line-up accompagnato dagli Heads
H.O.Morgan e Wayne Maskell, pubblicando il nuovo
album “Sonancy”. Il disco mantiene la stessa
attitudine psichedelica di un tempo ma rispetto al
passato le chitarre sono meno aggressive e potenti
con gli Hawkwind che aleggiano nella maggior parte
dei contenuti; le iperboliche onde sonore
attraversano i corridoi della mente ed il
risultato è un mantra riconducibile all’esperienza
Main di Hampton. In orbita si aprono ampi
vortici gravitazionali tra lente cavalcate
Space-Rock (“Isochrone”, “Axion”), umori
hard-stoner (“Eolian”, “Supra”, “Halo”) vagamente
Kyuss/Monster Magnet e reminiscenze Fade Out
(Interference”, “Fermion”) intervallati dai
catartici atti di “Penumbra” fino ad arrivare alla
lisergica ed oscura “Aurora” terminale di questa
nuova Saga Acida. “Sonancy” nei circa 45minuti di
viaggio colma in parte quel vuoto lasciato nel
pieno della loro maturità e non sono lontano dal
pensare che Hampton è per il Rock Psichedelico di
oggi quello che diversi artisti dei Sixties sono
stati per il Revival di ieri. I presupposti ci
sono tutti ed incoraggiano a sperare
nell’immediato futuro consegnando ai posteri
l’ardua (o attesa) conferma.
Link:
https://loopbandofficial.bandcamp.com/ |