Dopo una sterminata lista di singoli usciti dal
2014 ad oggi, il duo greco-tedesco
giunge finalmente al full-length di debutto,
disponibile sia su cd che su lp. “Eros
anikate” in greco significa “amore invincibile” e
si rifà alla tragedia di Sofocle intitolata
Antigone ed è, con le sue storie ironiche e
bizzarre sempre a lieto fine, un tributo alle
esperienze e agli amici incontrati dal duo durante
questi anni di pandemia, alcuni dei quali
contribuiscono personalmente alle singole tracce,
ad esempio The Hidden Cameras, Sissi Rada e Lena
Platonos, ma anche Lee Stevens, Curses! e Kalipo,
quest’ultimo già con loro nel progetto Dina
Summer. Le coordinate stilistiche del gruppo
sono quelle che mettono insieme new wave,
nu-disco, techno ed EBM, riuscendo a dare un
impatto moderno e retrò a un tempo alla musica: a
questo contribuiscono fortemente gli ospiti
citati, che in parte provengono da generi
profondamente diversi. L’opener “High
buildings” dà subito l’idea di trovarsi di fronte
ad un lavoro non solo accurato, ma perfettamente
ideato e assemblato, con un suono pieno e uno
stile etereo, alieno e complesso, ma profondamente
concreto nei suoni. Sorprende “Whispering” che
affonda le radici nello spaghetti-western, mentre
“Jam bounce release” ci riporta sulla terra con
ritmi più canonici da dancefloor, già anticipati
su coordinate più oscure e violente in
“Moustache”. “Hercules Adonis” con le sue linee di
basso è un brano risalente al 2020, registrato in
Grecia dove il duo ha passato gran parte del
periodo pandemico. “Homme fatal” coi suoi synth
sporchi e beat brutali, è invece la collaborazione
con i The Hidden Cameras, band indie pop
capitanata da Joel Gibb. Sissi Rada dà la voce a
“Agapi”, altro termine per amore in greco, brano
sognante e ipnotico. Chiude la title track, altro
brano etereo che gode della voce di Lena Platonos,
storica cantante greca, chiudendo un album ricco
di spunti in maniera emozionante e riflessiva.
Link:
https://www.localsuicide.com
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