LITFIBA
Desaparecido
40th anniversary reissue
LP (Warner Music)
Il
10 Marzo del 1985 i LITFIBA pubblicavano il loro primo LP
‘Desaparecido’, ‘Eneide’ era una composizione incisa per l’omonimo
spettacolo della compagnia teatrale kripton e la discografia della
formazione fiorentina era fin allora arricchita solo da alcuni EP o 45
giri registrati tra il 1982 ed il 1984 –fatta eccezione del tape ‘Live
in Berlin ’84 ed alcune comparse su compilation (Body Section e
Catalogue Issue)-, manifesto assieme a ‘Siberia’ dei concittadini
Diaframma del nuovo rock italiano cantato in italiano, o meglio della
nuova musica italiana cantata in italiano come pubblicizzato
dall’etichetta d’appartenenza, la IRA
di Alberto Pirelli. Sponsorizzato ‘ufficialmente’ dalla rivista Mucchio
Selvaggio –con il logo del Mucchio stampato sul retrocopertina- e
presentato con un tour di promozione, l’album inaugurava la ‘Trilogia
del Potere’ –completata in seguito da 17 Re e Litfiba 3- con la band
ormai matura per il salto verso un pubblico più vasto ed un mercato più
ampio; una crescente fase creativa in parte ancora influenzata dalla
cosiddetta new wave –e dal sensazionalismo del dark (come l’utilizzo di
simboli religiosi,oggetti sacri, reliquie)- ed in grado di far
convivere il post-punk di derivazione britannica -perché no!- con
l’innato gusto mediterraneo. Ristampato per il quarantennale dalla
warner music con l’artwork usato ai tempi per la stampa francese –a
Parigi la CBS non aveva gradito l’originale- , ‘Desaparecido’ resta un
disco immortale, policromo e dalle complesse tematiche. Otto brani,
tutti molto belli e di gran lunga superiori alla media, con la solenne
e malinconica Eroi nel Vento come travolgente inizio seguita
dall’incedere di La Preda, in una versione differente dalla b side del
singolo Luna (1983) e via via un’infinità di stili, dalle melodie
cupe/mitteleuropee di Lulù e Marlene a quelle più visionarie in Pioggia
di Luce, echi d’oriente in Istanbul, danze balcaniche dal sapore gitano
in Tziganata o sudamericane –il flamenco- nella title-track fino alla
conclusiva Guerra, precedentemente confezionata per l’esordio su
vinile(sempre nel 1982), ossessiva e dal lungo intro ipnotico.
(Luca Sponzilli)
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