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CREATURE
SIMILI: il dark a Milano negli anni ‘80
Di Simone Tosoni, Emanuela Zuccalà
(Agenzia X)
Simone Tosoni e Emanuela Zuccalà in “Creature simili” hanno
voluto documentare la scena alternativa oscura della Milano
degli anni ’80 facendola rivivere nelle parole di coloro che
l'hanno frequentata sia nella prima che nella seconda generazione.
Tra i 24 intervistati i più noti sono Garbo, Nino La Loggia
(della storica band wave 2+2=5 e uno dei gestori del negozio
di dischi Ice Age), Andy dei Bluvertigo, Pino Carafa (dj Lupo)
e Dj Roy.
Nei vari capitoli gli autori analizzano il rapporto che la scena
oscura ha avuto con musica, letteratura, cinema, arte, sessualità,
droga, e politica e come queste ne abbiano influenzato i protagonisti.
Il libro inizia con una descrizione del contesto storico in
cui tutto è nato, si parla dei centri sociali Virus e Helter
Skelter, delle prime fanzine milanesi dedite al dark “Amen”
e “VM” e si racconta di quello che succedeva all’Hysterika (cult
club dell’epoca). “Creature simili” si può considerare la fotografia
di un'epoca indimenticabile. Un saggio nostalgico per chi ha
vissuto questo periodo unico che purtroppo non potrà più essere
riportato in vita e solo i ricordi riusciranno a mantenerne
viva la memoria.
Chi ha vissuto quegli anni, tra le pagine di questo libro, potrà
identificarsi in alcuni racconti mentre chi ha solo sentito
parlare dei mitici anni '80 potrà scoprire com'era veramente
il movimento dark alle sue origini.
Sito web:
https://www.facebook.com/CreatureSimiliIlDarkAMilanoNegliAnniOttanta?fref=ts
(Nikita) |
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IL
DARK: Guida alla musica Oscura
di Ivano Galletta
(Edizioni il Foglio)
“IL DARK: Guida alla musica Oscura” di Ivano Galletta è stata
una delle prime guide italiane dedicata alla musica dark pubblicata
in un periodo in cui le case editrici non erano sensibili all'argomento.
Per fortuna da qualche anno le case editrici hanno iniziato
a dedicarsi anche alla musica oscura.
All'edizione della guida del 2005 sono seguite le ristampa del
2007, quella 2009 e ora siamo arrivati addirittura alla quarta.
L'edizione del 2013 oltre ad essere stata aggiornata è stata
ampliata con una nuova sezione dedicata al Moonlight e ad altri
festival italiani, tra i quali il Villa Festival e una sezione
dedicata alla storia della new wave italiana dalle origini a
oggi. Per quanto riguarda gli aggiornamenti, dove possibile,
sono stati aggiunti i quattro anni mancanti.
Anche se avete le precedenti edizioni vi consiglio di acquistare
anche la quarta per le nuove sezioni
Sito web: http://www.ilfoglioletterario.it/
(Nikita) |
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I
FANTASMI DI OTTODIX : Racconti del msitero, disegni e sonorità
new wave
di Alessandro Zannier
(001 Edizioni)
Alessandro
Zannier, per festeggiare il decennale discografico del suo
progetto Ottodix, ha pubblicato sia il libro “Fantasmi di
Ottodix”, al quale è allegato il CD “O.dixea”, sia l'album
tributo in versione digitale “RemakesOttodix” recensito nel
blocco delle recensioni dischi. Il libro, la cui introduzione
è stata scritta da Garbo, è diviso in due parti: 4 racconti
ispirati ai soggetti dei 4 album di Ottodix (Corpomacchina,
Nero, Le Notti di Oz e Robosapiens) e una biografia intitolata
“Odixea”.
I 4 racconti, collegati tra loro, sono di genere fantastico
e sono impreziositi da alcuni disegni realizzati dallo stesso
Zannier. Nei racconti Alessandro, con grande maestria, descrive
l’incontro/scontro tra se stesso e i suoi alterego e dimostra
la sua bravura nello scrivere coinvolgendo a fondo il lettore.
Terminata la sezione dedicata ai racconti, che è la maggior
parte del libro, si arriva alla vera e propria biografia.
Zannier descrive la sua esperienza con il progetto Otto Dix
che, nato come band alternativa (1993-2003), diventa progetto
solista, dopo il 2003, con il nome Ottodix . Oltre ad un cambio
di struttura l'autore descrive anche come Ottodix si sia evoluto
a livello musicale. Nonostante ormai sia un progetto solista
Zannier sottolinea come durante i live collabori con altri
musicisti. A conclusione del libro c’è una galleria fotografica
in cui la maggior parte degli scatti è di Davide Faranda.
Il
CD allegato “O.dixea” raccoglie 17 tracce tra le quali ci
sono i singoli usciti fino ad oggi e alcuni inediti come "Ipersensibilità”.
Inoltre possiamo ascoltare la nuova versione inedita di “Valigie
d’aria”, brano edito per la prima volta nel 1999. Il brano
è stato riarrangiato nel del 2013 con l'aggiunta degli archi.
“Fantasmi di Ottodix” è un libro molto interessante. La parte
dei racconti è quella più coinvolgente e mette in luce le
grandi potenzialità di Zannier anche come scrittore e non
solo come musicista e artista.
Mi auguro che presto Alessandro Zannier possa essere messo
alla prova per la stesura di un'altra opera in quanto ritengo
che le capacità e le doti per farlo le abbia. Consiglio “Fantasmi
di Ottodix” a tutti i sui fans e a tutti gli amanti della
neowave. Per saperne di più sulla vena artistica di Zannier
vi consiglio la nostra intervista.
Sito web: https://www.facebook.com/001edizioni
(Nikita)
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FEMMINE
PER UN GIORNO
di Elena Commessatti
(Bébert edizioni)
“Femmine un giorno” di Elena Commessatti non è un semplce libro
e definirlo thriller è troppo riduttivo. Si tratta di una denuncia,
di un omaggio da parte della scrittrice alle dodici donne che
vennero uccise tra il 1971 e il 1989 a Udine. Donne collegate
al mondo della prostituzione e per questo non degne di un'indagine
accurata che portasse alla scopertodel loro carnefice. Solo
quattro di questi delitti vennero attribuiti al “mostro di Udine”
in quanto presentavano caratteristiche simili. Invece per le
altre vittime nessuna giustizia e i casi sono tuttora irrisolti.
Elena Commessa dà voce a queste donne affidando l'indagine ad
Agata Est e attraverso questo personaggio la finzione si unisce
al reale. Agata Est è il mezzo che l'autrice usa per dare voce
a una storia vera per troppo tempo trascurata e ignorata. Un
mezzo per dare dignità a donne considerate scarti della società
perchè prostitute. Elena Commessatti usa un linguaggio semplice,
molto descrittivo e non ha bisogno di artifici “barocchi” per
dare voce a ciò che il perbenismo borghese ha taciuto per anni.
Attraverso Agata Est, il pettegolezzo dei curiosi di Udine e
uno stile razionale denuncia la mancanza di rispetto verso le
dodici vittime. Non erano scarti della società ma donne diventate,
a loro discapito, protagoniste di strazianti tragedie ritenute
troppo scomode. Un libro da leggere per diversi motivi ma soprattutto
per capire. Il suo significato è tutto riassunto da Elena Commessatti
già nelle poche righe che precedono la prefazione. “Questa storia
in parte è vera. Nasce dal desiderio di narrare una vicenda
che nessuno racconta. … Il sospettato? L'hanno mormorato per
anni. Le vittime erano donne, donne a metà. …” Buona lettura!
Sito web: http://www.bebert.it/
(Violetta) |
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NOI
SIAMO LA NOTTE: Viaggio nelle culture goth e industrial
di Giovanni Di Iacovo
(Galaad Edizioni)
Giovanni di Iacovo attingendo alle sue esperienze di vita crea
“Noi siamo la notte”, un libro che non si può considerare una
guida alla musica oscura ma una panoramica su di essa.
Al suo attivo l'autore ha già diverse opere tra le quali “Sognando
una cicatrice” (Castelvecchi, 2000), “Sushi Bar Sarajevo” (Palomar,
2007), “Tutti i poveri devono morire” (Castelvecchi, 2010),
“Nella carne dei miei sogni” (Duende, 2012).
Ho trovato molto interessante “Noi siamo la notte” perchè è
una storia di vita e non una guida asettica, infatti l’ho letto
tutto di un fiato. Non vi aspettate una guida dedicata al dark
e all’industrial, cosa che dice anche l’autore nell’introduzione.
Si parte soprattutto dall’esperienza vissuta da Di Iacovo prima
nella sua Pescara, poi a Roma, Napoli, Firenze, Bologna, fino
all’estero con Berlino, Londra e Tokio. La narrazione è intervallata
da brevi recensioni di dischi, descrizioni di festival alternativi,
clubs, serate, e negozi. Non si parla solo di musica ma anche
di letteratura, arte, cinema e sessualità. L'artificio più stravagante
e che ha reso ancora più fluida e interessante la lettura è
stato quello di inserire dei brevi racconti, inventati dall'autore,
tra alcuni capitoli. Di Iacovo ha sicuramente un modo diverso
per raccontare la culture alternativa. Riesce ad essere coinvolgente
senza essere noioso e senza ricorrere ad una narrazione troppo
tecnica.
Sito web: http://www.galaadedizioni.com/
(Nikita) |
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RADIO
RED. LA STAGIONE DELL’OCCUPAZIONE
di Luca Benvenga
(Bébert edizioni)
Pur
pubblicato nella collana di narrativa “A colpi d’ascia” della
casa editrice Bébert, questo testo di Luca Benvenga è più
classificabile come un saggio, una testimonianza in prima
persona di un’esperienza reale: la breve vita di Radio Red,
emittente di controinformazione che l’autore ad alcuni suoi
compagni di militanza crearono dal nulla in un edificio abbandonato
alla periferia di Roma. I protagonisti di questa avventura,
tutti provenienti dalla sinistra antagonista ed extraparlamentare
ma non affiliati a nessun movimento, iniziarono l’occupazione
della ex fabbrica tessile chiamata appunto “Fabbricone” nel
gennaio 2013, scontrandosi fin dall’inizio con l’ostilità
di polizia, spacciatori e malavitosi di quartiere. Capitolo
dopo capitolo si vede però che la radio, per essendo il fulcro
di tutto, è stata solo una delle numerosissime attività svolte
dentro e intorno al Fabbricone, che di fatto si può considerare
un Centro Sociale Occupato polivalente: fin dall’inizio lo
stabile ospitò famiglie di senzatetto, dopodiché vennero creati
una sala di registrazione per i gruppi musicali, la fanzine
Red-Passion, una biblioteca popolare, il mercatino del libro
usato, un bar (punto di aggregazione del quartiere in grado
di attirare tipologie di persone più disparate) e venne perfino
organizzato un torneo di calcetto (i nomi di alcune squadre?
Stella Rossa e No G8). A differenza di molti CSO, venne invece
dato poco spazio alla musica dal vivo, per una precisa scelta
di rispetto verso le famiglie che vivevano al suo interno:
poiché c’erano anche lavoratori, si volle garantire ad essi
il riposo serale e notturno senza attività “disturbanti”.
L’intensa esperienza del Fabbricone e di Radio Red si concluse
dopo solo un anno, interrotta dal classico sgombero poliziesco
e dalle classiche accuse di ‘sovversione’, condite dal sequestro
di quasi tutto il materiale culturale e informativo. Dopo
venti giorni il collettivo riuscì a rioccupare simbolicamente
l’edificio solo per un’ultima grande kermesse, che segnò la
fine definitiva della sua storia. Benvenga racconta con passione,
inframmezzando al classico linguaggio marxista militante delle
frasi in romanesco, per presentarsi come un uomo del popolo
che lotta per il suo stesso popolo, e dimostrando che, nonostante
il Moloch invincibile del Potere, è sempre possibile creare
delle oasi totalmente fuori dal suo controllo.
Sito web: http://www.bebert.it/
(Fabio Degiorgi)
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TENTACLE
EROTICA
di Marco Benôit
(Mimesis Media/Eros edizioni)
Carbone è da considerarsi un saggio dedicato alla figura ambigua
del Tentacle Sex, ovvero a un immaginario in cui si animano
creature mostruose dai numerosi e lunghi tentacoli che abusano
di vittime di ogni genere. Pagina dopo pagina l'autore ci farà
scoprire come questa tematica abbia sempre affascinato l'uomo.
Partendo dai shunga giapponesi, che non sono altro che le stampe
erotiche del periodo Edo (“Sogno della moglie del pescatore”
di Hokusai), e passando atraverso letteratura e cinema, si arriva
al mondo di Internet. In tutto il libro Marco Benôit Carbone
evidenzia lo stretto legame tra la realtà ambigua del Tentacle
Sex e l'arte in tutte le sue sfaccettature. Il libro si divide
in tre parti. La prima riguarda il connubbio tra horror e erotismo
sviluppato nel cinema, nella letteratura e nell'animazione.
L'autore ci parla di Lovecraft soffermadosi sul suo racconto
breve “L'orrore di Dunwich” dal quale è stato tratta una trasposizione
cinematografica da intendersi come primo esempio di stupro tentacolare.
Cita inoltre registi come Corman, Raimi e Roman Polansky con
il suo “Rosemary's baby” del 1968 e film come “La Mosca” e “Alien”.
La seconda parte è dedicata alla cultura erotica giapponese
con particolare attenzione agli shunga. Opere d'arte in cui
il folklore e l'erotismo si fondono in visioni, a mio avviso,
quasi fantascientifiche. Ne è un esempio la “Pescatrice di perle
e un polpo” di Shunsho in cui un polpo gigante avvinghia una
giovane donna tra i flutti. Infine nella terza parte del libro
il Tentacle Sex approda in internet e nel mondo della “subcultura”
ovvero in quella realtà non consueta che vede presi in causa
il mondo gotico, quello cyber quello fantasy. Si parla di modelle
fetish come Amy_X e siti dedicati al fetish come Toxxxy. Infine
nel capitolo conclusivo del libro l'autore trae le sue ultime
considerazioni ben riassunte nella citazione iniziale riportata
anche sul retro di copertina che dice “Solo l'orrore del proibito
mantiene nell'angosciadella tentazione” - Georges Bataille.
“
Sito web: http://www.mimesisedizioni.it/Media/Eros/Tentacle-erotica.html?Itemid=0
(Violetta) |
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