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THE LAST DANCE
Venerdì 20 Ottobre 2006, Transilvania Live, Milano

testo by Pinhead

Chitarre, bassoni, la drum-muchine a dettare legge ed il gothic-electro-rock dei Last Dance prende il via in un locale semi-deserto (e solitamente è buon segno di qualità musicale di questi tempi, ma non questa volta).
Il vocalist Jeff sembra una scimmia senza freni, si arrampica a qualunque cosa (compresa la gabbia opportunamente messa da parte) e ne approfitta per fingere approcci sessuali dallo scarso appeal (seduto accanto ad una giovincella che non sa nemmeno chi sia). Giocando con questo dualismo divertente (ironia nda), i Last Dance cercano di simpatizzare con la gente, curiosa sì ma stupida no. La volontà di fare bella figura distrugge il lato buono della tecnica e dell’avanguardia musicale della band ferma agli albori di “Nightmares” riproposta senza sbavature. Ma è “Once Beautiful” a primeggiare, ultimo disco pallido e dal sapore nostalgico, con riff di maniera e ben poca innovazione sonora. Non è certo con serate di questo calibro che si riuscirà ad avvicinare la massa di darkettoni dell’ultima ora a certe sonorità un po’ scadute, semmai si tratta della fine di un ciclo. Sia per il gothic a tinte electro (ormai è sempre più in voga il mix di generi stile The Birthday Massacre, che sapientemente miscelano gothic metal rock pop ed electro) che per il fascinoso approccio teatrale dei tipi alla Jeff.
Tra un sorso di birra e la noia che assale le anime perdute nel locale (stile The Fog nda) i Last Dance si dileguano, lasciandoci un sorriso grottesco sul viso: 10 100 1000 Last Dance che il delirio orripilante dei gruppi di supporto (che non meritano menzione).

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