LACRIMOSA
@ Milano, Magazzini Generali,
10 Settembre 2009
testo
by Gabrydark
fotografie by Giancarlo Donatini
Ai
Magazzini generali di Milano si esibiscono i Lacrimosa e noi
siamo lì , puntuali alle 21 , perché non bisogna
dimenticare che Tilo Wolff, leader del gruppo, è svizzero
e come tale estremamente preciso nell’orari ; infatti alle
9 in punto la band esce sul palco accompagnata dalle note
del “Lacrimosa theme” e accolta dalle ovazioni dei fans presenti.
Sullo sfondo campeggia il logo dei Lacrimosa, un volto truccato
di una maschera, l’Arlecchino che Tilo dice d’incarnare con
la multiformità del suo carattere, capace di essere
ora romantico e melanconico
, ora aggressivo ed ironico. Le luci si concentrano subito
su di lui, elegantissimo in un abito che ricorda vagamente
i borghesi della Rivoluzione francese, ritratti da Jacques
Louis David: giacchetto corto ed attillato, camicia con maniche
a sbuffo e cravatta a sciarpa ; la chioma corvina liscia e
lunga dalla ciocca centrale quasi bianca ; alle tastiere la
moglie Anne Nurmi, non da meno del marito in quanto ad eleganza
ed originalità, female voice; quindi completano il
team un altro tastierista, chitarra , basso e batteria , confermando
il loro eclettismo nell’utilizzare strumenti diversi e soprattutto
nel cercare sound sempre nuovi Inizia lo spettacolo con un
brano tratto dal loro ultimo album, uscito in maggio, “Sensucht
“, un termine che viene dalla letteratura tedesca del Romanticismo
e che non ha una sola ed unica traduzione, ma significa passione,
emozione, sensibilità , tensione verso l’infinito …
un’insieme di sensazioni che Wolff ha voluto trasmettere nei
suoi pezzi.
La playlist alterna le ultime composizioni ad altre tratte
dagli album precedenti . Bellissima “ Die sehnsucht in mir
, dal ritmo ossessivo e molto scuro nell’inizio che si scioglie
in accordi di matrice classica con il synth ed infine sostituisce
ad esso note metal con l’intenso intervento della chitarra.
Voce maschia, cupa ad accompagnare il sound incalzante e quasi
metallico di” Mandira Nabula “, mentre il pubblico va in visibilio
e continua ad inneggiare
a Tilo. Entusiasmo che si rinfocola quando canta “Call me
with the voice of love”, introdotto da un brano d’opera lirica
, un’originale reinterpretazione appunto delle arie operistiche.
Anne, oltre ad accompagnare Tilo in ogni pezzo , contrappuntandone
il canto con le note sottili della sua voce, si esibisce come
solista in due pezzi : ad essere sinceri un po’ deludente
la sua performance poiché la voce delicata, malinconica
e dalle note non tanto alte, si perde nel frenetico rullio
della batteria , che mal si addice ad un timbro così
morbido. Tino invece riesce a dominare il palco, spendendosi
con grande energia e disponibilità nei confronti del
pubblico, tanto che al termine del concerto gli vengono richiesti
due bis , nei quali inserisce “Feuer”, tratto dall’album “sehnsucht”
, in cui le parole esprimono il desiderio di voler ottenere
un’oscura e profonda vendetta , ma questo pensiero è
nell’immaginario del suo alter ego, Arlecchino appunto, portatore
di un potere magico a cui tutto è permesso.
Un
concerto veramente godibile e al di sopra delle aspettative
dei più.
Ed
anche per noi è stato piacevole, seppure infastidito
da un breve alterco con uno del servizio d’ ordine, personaggio
rozzo e dai modi ineducati, che ha aggredito il photoreporter
Giancarlo Donatini verbalmente, perché dopo i tre brani
canonici , in cui è permesso fotografare da vicino
la band, si è permesso in mezzo al pubblico di continuare
a scattare, come d’altra parte stavano facendo tanti altri
non solo con cellulari , ma con macchine digitali professionali,
e come lui ha subito lo stesso trattamento un altro fotografo
autorizzato. Allora mi chiedo se i menagement si rendano conto
che spesso gli scatti sono migliori nello sv
olgersi
del concerto, quando lo spettacolo si ravviva e che delle
belle foto sono un’ottima pubblicità per i musicisti
.
Playlist
Die
sehnsucht in mir
Alleine
zu zwet
Schakal
A
prayer for your hearth
Mandira
nabula
Alles
luge
I
lost my star
Senses
Der
morgen danach
Lichtgestalt
Tranen
der sehnsucht
Halt
mich
Not
every pain hurts
Copycat
Stolzes
Herz
Call
me with the voice
Komet
Ich
verlasse heut’ dein
Feuer
Aus