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KOMA
Regia: Law Chi-Leung
Cast: Angelica Lee Karena Lam Andy Hui Raymond Wong Ho-yin
Genere: Thriller
Anno e Nazione: Hong Kong 2004


testo by Babi Rocks

Cyn è una ragazza affetta da una malformazione al rene, che la rende molto vulnerabile ed ipersensibile e sempre sull'orlo di una crisi di nervi, oltre che di uno svenimento al minimo spavento. Cyn durante un matrimonio trova una donna nuda che sta morendo con una ferita alla schiena, scoprendo poi che la sventurata è l'ennesima vittima di un efferato killer che asporta un rene alle sue malcapitate prede, mettendole nel ghiaccio.
Come se non bastasse la malattia e lo shock subìto per il ritrovamento macabro, la povera Cyn scopre che il suo fidanzato la tradisce con una ragazza, Linda, la cui madre è in coma da molto tempo e che la odia perchè la invidia e non può avere l'amore dell'uomo che entrambe amano. La scoperta di questa cosa, però, fa diventare le due ragazze amiche quando Linda la salva da un aggressione. In un intreccio vorticoso e a volte perfino troppo complicato, la nostra eroina scopre che il serial killer è una persona molto vicino a lei, che può colpirla e farla diventare l'ennesima vittima di questo traffico di organi vergognoso da un momento all'altro!
Un giallo più che un horror od un thriller, che sfocia verso la fine in una sorta di sentimentalismo tipico asiatico, col senso di lealtà tra amici e il senso di sacrificio per la vita altrui, sebbene risulti troppo improbabile per essere credibile, anche se si sa che i film sono finzione, pur prendendo spesso spunto dalla realtà.
Ben recitato, tuttavia ha poco mordente rispetto ad altri film di produzione asiatica, tipo "The eye" (in cui l'attrice Angelica Lee recitava!) e "The grudge" che tenevano invece vivissima l'attenzione dello spettatore, con numerosi ed inaspettati colpi di scena e poco sangue, oppure troppo efferato nella sua violenza, sebbene film come "Old boy" non scherzino, però qui sta il punto : pensato per attirare e piacere al pubblico occidentale, spesso ci fa dimenticare di essere un film orientale, senza propinarci modi di vivere o leggende originali asiatici, particolari che spesso impreziosiscono le trame di fascino nuovo, per diventare un patinato spettacolo di sangue e nefandezze, dove la violenza spesso appare eccessiva e fastidiosa.
Nota positiva, l'effetto sorpresa ottenuto da un inaspettato lieto fine che, però, risulta molto poco credibile, ma ci manda a casa più sereni.
Sconsigliato per chi quando va a fare i prelievi di sangue, si sente svenire.

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