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KILLING OPHELIA

Interview by Anialf


VERSIONE ITALIANA

ENGLISH VERSION

In occasione dell’uscita del secondo album “I AMA I” dei Killing Ophelia, abbiamo approfittato della disponibilità e cortesia di Karen per scambiare quattro chiacchiere sul gruppo, sul nuovo lavoro, ed approfondire la loro visione musicale.

Karen, prima di tutto, potresti presentare il Vostro progetto ai nostri lettori?
OK. L’idea di lavorare assieme a Lee ci è venuta durante un tour degli Aslan Faction del 2002 nel quale ero una delle backing vocalist. In breve, dopo aver supportato in un lungo tour i Feindflug, Lee ed io iniziammo a scrivere qualche brano ed entro la fine del 2002 firmammo con l’etichetta Black Rain; in seguito durante la primavera del 2003 pubblicammo il nostro primo album “Last Vision”.

Ho letto che il nome “Killing Ophelia” si riferisce ad un dipinto dedicato ad Ofelia: come mai questa scelta?
E’ basata sul ricordo che ho di quando, molto giovane, vidi un dipinto pre-raffaellita che ritraeva la morte di Ofelia.

Come si può mettere in relazione il nome del Vostro gruppo con la musica che create?
Un modo di morire dell’innocenza, del suo scivolare nella follia, una corruzione dell’innocenza.

Ho notato diverse differenze fra “Last vision” e “I AMA I”: una sorta di maturazione sia nei suoni che nei testi. Mi piace “I AMA I” proprio perchè non è il solito album ‘electro-ebm’ ma risente di altre influenze quali trip-hop, gothic, e perfino downtempo. ma esattamente come presenteresti la Vostra musica?
Una delle cose che amo di più del lavoro assieme a Lee in questo progetto è proprio il fatto che è molto gradevole andare in qualunque direzione musicale. Entrambi abbiamo gusti molto differenti in fatto musicale, ma ci piace la sfida di vedere come mettere assieme le nostre idee. Speriamo che il nostro approccio sperimentale sia evidente quando si ascolta la nostra musica; è un ottimo modo di lavorare.

Penso anche che il nuovo album sia più diretto, più emozionante, mentre in “Last vision” c’era più l’esigenza di essere originali, e questo secondo me vi rendeva meno liberi di dimostrare la Vostra reale natura musicale…
Col tempo abbiamo solamente sviluppato il nostro suono, ma non c’era un forte desiderio di suonare in uno stile diverso. Entrambi amiamo la musica elettronica sebbene io vi sia dentro da meno tempo di Lee, e penso quindi che cresceremo man mano che creeremo nuovi brani.

Cosa significa esattamente la sigla “I AMA I”? E solo un gioco di parole oppure ha un ben preciso significato?
L’album prende il titolo dall’omonimo brano. Il testo parla di presa di coscienza di se stessi e dei propri dubbi, una propria invenzione mentale in cui ciascuno può cantare a se stesso come se fosse davanti ad uno specchio: così il titolo del brano può significare “I am” (Io sono) oppure “am I?” (sono proprio io?) ed anche “I am A.I” (Io sono un’intelligenza artificiale). Nel brano vi è un campionamento della mia voce e di quella di Lee nel quale diciamo “I am”; abbiamo mandato al contrario questo campionamento, così è come se il nome fosse una versione scritta della musica.

La Vostra musica è ora piuttosto aggressiva, ora più melodica come in “For no one but me”, “Breathing room” or “The wound” (la mia preferita in assoluto) nei quali i suoni sono più tranquilli.
E’ vero, è interessante mescolare suoni aggressivi con il canto, ed anche al contrario scrivere testi aggressivi su brani più tranquilli..

Parlando dei testi, essi sembrano riaffermare l’uomo come individuo, come se aveste avuto il bisogno di comunicare che noi non siamo “gente” ma “singoli individui”…
L’idea che sta alla base di alcuni dei testi era quella di interrogarsi sulla propria identità e le conseguenti incertezze. Nessun messaggio politico però! Mi sembra che in questi giorni ci sia molta paura sull’idea di affermarsi come singola persona con proprie opinioni, molto timore di essere mal compresi ed interpretati (io personalmente sono contro questi tipi di timori!).

Karen, ascoltando la Tua voce, ho trovato dei punti di contatto espressivi con il modo di cantare di Bjork: non un’ispirazione diretta, ma un modo simile di cantare
Io cerco di ottenere un tipo di approccio vocale complesso, piuttosto che usare la voce semplicemente per cantare.

Parliamo un attimo di “The wound”: come Ti ho già detto, è il brano che preferisco in assoluto…
“The wound” è stata scritta nel 2005 e parla come le emozioni possano causare disagi mentali e di come la Paura e l’Amore possano facilmente dare gli stessi sintomi…

Come sta Lee in questi giorni? (Lee ebbe un incidente in moto lo scorso anno)
Al momento in cui Ti scrivo, Lee è ricoverato per un secondo minore intervento chirurgico al fine di migliorare le condizioni della gamba. Tutto è andato bene, e presto lavoreremo insieme in studio su nuovi brani, ed appena Lee starà meglio, speriamo di tenere molti concerti.

Quanto sono importanti l’arte e l’estetica nei Vostri album, visto che in “I AMA I” avete incluso ben tre videoclip? Siete rimasti soddisfatti del loro risultato?
I video sono stati per noi un esperimento molto creativo. Abbiamo creato noi stessi l’iniziale storyboard. Ho trovato alcune interessanti location, costruito i set e creato i costumi. Per il video di “Cut” abbiamo avuto l’aiuto di un cameraman che ha lavorato per la televisione e quindi conosceva anche lui delle location particolari; siamo anche stati aiutati da un nostro amico artista che lavora nell’ambito metal. E’ stata una cosa totalmente nuova per noi, soprattutto per aver interpretato direttamente i videoclip. Io sono dovuta scendere da un fiume gelato indossando un costume bagnato, mentre Lee ha dovuto scalare una parete rocciosa ripida che dava su una cascata alta quasi 8 metri che finiva in una violenta spuma d’acqua! E’ stata un’esperienza memorabile girare i tre video e così ci era sembrato giusto condividerla includendoli nel nostro cd.



Siete soddisfatti del contratto con la Black Rain? Sembra essere un’etichetta affidabile…

Sì, ci hanno offerto la possibilità di essere creativi e fare quello che più ci piace.

E cosa mi dici delle collaborazioni con Aslan Faction e Feindflug?
Lee mi invitò a cantare alcune backing vocals nel brano “Bring on the Dying” degli Aslan Faction. I Killing Ophelia hanno realizzato un remix del brano “KopfShuss” dei Feindflug per una loro compilation, inciso la cover di “Sea of Sin” per il tributo “Bright Lights Dark Room” ai Depeche Mode, ed infine creato un pezzo spoken word per la rivista “Zillo”.

Quali sono i progetti futuri dei Killing Ophelia?
Speriamo di pubblicare il nuovo album entro la prima metà del 2008, ci siamo molto concentrando sulla creazione di nuovi brani e pensando anche ad un nuovo artwork del cd.

Ok, è tutto, grazie infinite per questa chiacchierata, Speriamo di vedervi in Italia al più presto!
Sì, vorremmo presto andare in tour e ci piacerebbe visitare anche l’Italia. Grazie per l’intervista.

http://www.killing-ophelia.com/

http://www.myspace.com/killingophelia

KILLING OPHELIA "|Ama|" CD (Black Rain)
Prima di ascoltare i brani del CD vi consiglio di vedere i 3 videoclips presenti all'interno: "|Ama|", "For no more but me" e "Cut", visibili solo tramite computer. E subito vi innamorerete, se non è già avvenuto in precedenza, dei K. O., giunti con questo "|Ama|" al loro secondo album. Il sound è un electro-dark raffinato che piacerà sia agli amanti della dark-wave che a quelli dell'elettronica più ricercata. Già con la prima traccia, omonima dell'album, partono con il piede giusto, tutti i suoni sono ben studiati e mai banali o ruffiani, come va di moda nella maggior parte dell'elettronica odierna. La voce sensuale di Karen King ben si adagia sui brani, specialmente quelli più lenti e ricercati come "Picking up stones", ma anche in quelli più ballabili, come "For no more but me", dove il connubio fra la sua voce e il ritmo electro-dark danzante crea una dolce atmosfera, come poche vocalist messe a confronto in questo genere sono capaci di esprimere. Ma anche l'apporto ugualmente importante dell'altra metà dei K.O., Lee Lauer (Aslan Faction), tesse con le sue macchine delle belle atmosfere elettroniche piene di personalità. Per cui l'intero lavoro risulta grandioso, e non rimane altro da fare che togliersi il cappello davanti alla magia che il duo americano ha creato. (Nikita)

 

ENGLISH VERSION

 

On the occasion of the new Killing Ophelia album “I AMA I”, we take opportunity to chat a bit with Karen about the group, the new cd, the future release and to go into their musical vision.

First of all, would you like to introduce your band to our readers?
OK so I guess the Idea for me and Lee to work together formed while I was on Tour in 2002 as a backing vocalist for Aslan Faction. Shortly after returning from a great tour supporting Feindflug, Lee and I began writing a few tracks and by the end of 2002 we also had signed to the label Black Rain and during the spring of 2003 we released our first Album “Last Vision”

I read that the name “Killing Ophelia” refers to a painting dedicated to Ophelia: why this choice?
Yes it was based on the memory I had of seeing a Painting when I was very young, a Pre-Raphaelite painting of the death of “Ophelia”.

How your name can be connected to your creations?
A kind of death of innocence or slide into madness, a tainted innocence.

I noticed that there are some differences between “Last vision” and “I AMA I”: it seems that there was a sort of ripening both in lyrics and in music. I love “I AMA I” just because it’s not the usual ‘electro-ebm’ album, but refers to more influences such as trip-hop, gothic, and even downtempo: but exactely, how could you present your music? I know that it’s often impossible for an artist explain their sound…
One of the things I love most about working on this project with Lee is the fact than it could pretty much go anywhere. We both have very different tastes in music but enjoy the challenge of seeing how we can fit our ideas together. Hopefully our experimental approach is evident when you hear the music. It’s a good way to work.

I also think that the new album is more direct, more impressive, while in “Last vision” there is a sort of fear to be original, less free to demonstrate your real nature…
We just develop our sound as we go we have no big desire to sound like any one style we both love electronic music although I am newer to this genre than Lee is so as we grow as we go

What do the “I AMA I” initials mean? Is it only a pun or it has a definite meaning?
The album name is taken from the song of the same name. The songs lyrics where about self identity and self doubt a kind of song for self invention that one could sing to oneself in the mirror so either “I am” “am I?” or “I am A.I (artificial intelligence)”.The song uses a sample of mine and lees voices saying “I am” we reversed these sampled words in the song, so the name is like a written version of the sound.

Your music seem to be quite aggressive in many parts, even in the more “melodic” songs like “For no one but me”, “Breathing room” or “The wound” (my preferred one) the sound is more calm
Yes it’s interesting to Mix aggressive sound with vocals and also to write aggressive words for quieter songs.

Talking about the lyrics, they seems to reaffirm the man as individual, as if you need the urgency to communicate that we are not “people” but “single persons”…
The idea behind some of the lyrics was questioning self identity, also self doubt. No politics here J it just seems there is a lot of fear about these days a lot of fear attached to being an individual person with an opinion, a lot of fear about being perceived incorrectly. (I am pretty anti-Fear)

Karen, listening to your voice, I found some pont of contact with the expressivity of Bjork: It’s not an inspiration, but a similar way to face the singing…
I guess I have a kind of vocal approach rather than a voice that sings

Let’s talk a bit abour “The wound”: as I already told you, it’s my preferred track
“The wound” was written in 2005 and is about how emotions can cause physical dsiscomfort and about how Fear and Love can pretty much have similar symptoms.

Lee, how are you at these days?
Yes Lee took a fall from his Harley bike a while back. At the time of this interview Lee is recovering from a second minor operation to fix his leg. He is recovering well and we are working together in the studio on some new tracks and hope to gig more once Lees Leg is up to it.

How much the importance of art and esthetic in your cds, as in “I AMA I” you could see three videos? Are you pleased with them?
The videos were an interesting and creative experiment for us we both did the entire initial story boarding ourselves. I did some location finding, set building and set dressing. For “Cut” we had the help of a camera guy who had worked for TV and who also knew some great locations for filming and also had the help of an artist friend who works in Metal. It was totally a new thing for us especially doing our own stunts. I was sent down a freezing cold river wearing a wet suit under a ball dress and Lee had to climb up this dodgy rock face that overlooked a water fall that was about 25ft above a rage of white water!, it was a memorable experience making all three videos and we thought we would share by including the videos on our CD.

Are you satisfied with Black Rain? It seems it’s a quite reputable label…
They gave us a home

And what about the collaboration with Aslan Faction and Feindflug remixes?
Lee invited me to sing backing vocals Alsan Faction’s track “Bring on the Dying”.
Killing Ophelia did a remix of Feindflug’s “KopfShuss” for a compilation of theirs.
We did a cover of Depeche Mode’s Sea of Sin as part of the “Bright Lights Dark Room”.
We also did a spoken word piece for “Zillo” Ma
gazine

What are the projects for Killing Ophelia in the future?
We hope to get a new album released during the first half of 2008 we really are just focussing on writing new tracks for this and thinking about new album art work.

Ok, that’s all, thank you very very much for this interview, We hope to see you here in Italy as soon as possible!
Yes we really want to tour soon and would love to visit Italy. Thanks.

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