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e si vuole passare un pomeriggio ed una sera ad ascoltare e ballare un po' di musica senza dover fare le ore piccole, ci si deve recare al circolo Ribalta di Vignola, dove Grotesque organizza dei piacevoli live anticipati e seguiti dai suoi dj set, arricchiti anche da merende con torte fatte in casa o crescentine appena sfornate, da aperitivi e cene con pasta al forno a prezzi veramente modici e la sicurezza di una cucina gustosa e casalinga!
Così domenica 23 febbraio lì si sono esibiti gli Ivories, band milanese formata dalla cantante Patrizia Tranchina, dal chitarrista Danilo Carnevale entrambi provenienti dal gruppo New Wave anni '80 Jeunesse d'ivoire, a cui si è aggiunto il bassista Francesco Sindaco nella realizzazione del nuovo progetto.

Prima del concerto abbiamo chiacchierato volentieri con i tre artisti, molto simpatici e assai tranquilli e rilassati tanto che mi ero fatta l'idea che avrei assistito ad una esibizione sicuramente interessante, ma senza brividi.
Niente di più sbagliato, perché dal primo momento del live la band si è scatenata in un sound movimentato, con sonorità energiche e distorte che accompagnavano la cantante dalla voce piena, nervosa con vocalismi tirati al massimo. Lo spettacolo è letteralmente esploso attraverso la carica appassionata con cui sono stati eseguiti i brani in scaletta fra cui i quattro che fanno parte del loro E.P.
In between, uscito di recente nel 2013. Bellissimo il brano Landed, molto punk nella chitarra e nel basso in primo piano con una Patrizia dirompente, la cui voce si apre in un crescendo senza più freni, calandoci in un'atmosfera nevrotica, replicata da Humdrum dove i suoni quasi psichedelici della chitarra si alternano ad una voce che scende in note sussurrate di grande effetto per offrire sensazioni oscure ed ambigue. Sempre dal loro E. P. vengono gli ultimi bran , uno scioccante Kill by Silence che alterna ritmi melodici ad altri più frenetici , così come la voce della cantante che alterna note più malinconiche ad altre più aggressive. Infine in chiusura il pezzo che a sua volta chiude l'E.P. As blind as we are now , a mio avviso il più Wave anni '80 nella formula di maggior distensione della musica, decisamente più tranquilla e melodica rispetto alle tracce precedenti. Tra un brano e l'altro dell'E.P. gli Ivories ne hanno eseguiti parecchi altri, fra cui tre cover splendide dei P:I:L:, dei Joy Division e dei Killing Joke ed anche brani loro come Dresden, Psyke, Gift of Tears.

L'interpretazione di Patrizia Tranchina é stata ineccepibile: grande padronanza del palcoscenico, sul quale si é mossa seguendo con il corpo l'estesa gamma della sua duttilità vocale, alla quale applicava talvolta l'utilizzo di un rosso microfono telefonico per rendere la voce metallica e proveniente da lontananze siderali. E proprio questo microfono è divenuto il logo della band, in primo piano sulla copertina dell'EP e su tutti gli accessori del merchandis , sottolineando la voglia di sperimentare, di rinnovare dei tre musicisti.
Un gran bel live vivace, innovativo, accolto con grande entusiasmo dal pubblico che non era mai stanco di chiedere dei bis. Brividi, brividi senza limiti ! Infine un consiglio da parte mia a chi legge: seguite questa band, perché ne vale la pena: ottima musica, passione, divertimento garantito !