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VESPER IANVENSE:

IANVA + Recondita Stirpe

4 Novembre 2006 @ Teatro Boggiano – GENOVA

 

testo e foto by Oflorenz

I fedeli legionari si erano raccolti per l’ultima volta al cospetto del Maggiore Renzi e della Musa Elettra in terra elvetica; più precisamente lo storico raduno (in verità il primo di sempre!) ebbe luogo ad Yverdon, cantone francese, terra di confine con l’”Esagono” ricca di laghi, millenarie grotte sotterranee e bunker militari di antica memoria.

E dopo l’esordio al di fuori dei patrii confini, ecco l’attesa Prima in suolo italico, per l’esattezza in quella Genova che per una sera si trasforma idealmente nella “Città di Vita” raccontata con tanta passione nelle vicende Ianvensi.

250 fedeli legionari, provenienti da ogni dove, si radunano nella periferia nord fredda ed inospitale del capoluogo ligure, in un teatro d’altri tempi quanto mai azzeccato per lo show che dovrà andare in scena.

La Recondita Stirpe, guidata con maestria da Diego Banchero (Malombra e Segno del Comando le sue gloriose referenze) e da Christoff, scalda i nostri cuori in attesa della Brigata Ianvense, raccogliendo ammirazione ed applausi fra i convenuti. Bravo Diego! Gli echi marziali, il folk d’autore dai toni drammatici cantato in italiano ed in francese, e le arie di prog nostrano di vecchia data dei 9 ottimi musici sul palco ci accompagnano verso l’ora del “Colpo di Maglio” senza che nemmeno ce ne rendiamo conto.

Ordine del giorno del generale Enrico Caviglia…” la ferma voce del nostro Generale, che dà l’ordine alla truppe del Regio Esercito di sferrare l’attacco finale e decisivo, riporta il teatro Boggiano indietro al lontanissimo ottobre del 1918. Brividi d’emozione percorrono la nostra spina dorsale mentre il rosso tendone si schiude, e le prime note della “Ballata dell’Ardito” ci catapultano ancora una volta nelle vicende di amore, morte e irrefrenabile passione del Maggiore Renzi e della musa Elettra Stavros. E guidati dal poeta-guerriero diventiamo gli Arditi che conquistano Fiume, e veniamo ammaliati insieme al Renzi dalle seduzioni di Elettra e del suo Tango, e ci abbeveriamo vogliosi in compagnia dei soldati con fiumi di “Sangue Morlacco”, per trovarci infine a resistere tutti insieme asserragliati nel Natale di Sangue, quando l’amata Fiume ormai è città assediata, e di lì a poco sarà persa per sempre.

Piacevolmente inebriati di assenzio scandiamo col battere delle mani il ritmo della gioiosa “O’ surdato ‘nnammurato”, dedicata da Elettra al suo amore Renzi, e da Ianva a tutti noi, per un festoso saluto ai suoi fedeli legionari. Un arrivederci alla prossima, non può certo finire qui. Ancora non sappiamo dell’appuntamento dei nostri due eroi in quel di Trieste, e dei loro piani segreti per una futura esistenza lontano dall’Italia…

p.s. Vorrei ringraziare con un accorato “EIA!!” i miei compagni di viaggio in questa avvincente avventura Ianvense: la mia “musa” Annarita, anch’ella stregata da tali vicende di dannunziana memoria, l’ardito G., sempre al nostro fianco nelle missioni che contano, ed i ragazzi di Black Widow, nostri compagni pomeridiani nelle pericolose spire della musica più bella e più oscura che esista.

 

 

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