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HOCICO + FIRST BLACK POPE,
9 Novembre 2003, Milano (Transilvania Live)

Visione 1 - by TANK§*
Si aprono i purpurei tendaggi del Transilvania Live ed ecco materializzarsi il trio padovano dei First Black Pope: in stile S/M (latex, frustini, maschera...), che per la verità sa un po' di Mansoniano, i tre attaccano subito con un suono potente, abraso ed abrasivo che sembra essere vero e proprio scontro fisico ed emotivo tra il soggetto (gruppo) e l'oggetto (musica) per giungere, attraverso un' "orgia sonora", ad una Catarsi del Dolore.
Tra le auto-flagellazioni del cantante, un espressionismo visivo d'impatto ed una trance cupa ed ossessiva che fa di tutto per colpire ripetutamente ed incessantemente orecchie e stomaco (!), il pubblico inizia a riscaldarsi per il vero evento della serata.
Dopo una pausa protrattasi in realtà un po' troppo, ecco riaprirsi i pesanti tendaggi purpurei a fare esplodere i due cuginetti mexicani: Erk e Racso, in arte Hocico. I due si muovono da subito violenti sul palco tra coinvolgenti sonorità acide ed abrasive, mentre nello schermo dietro di loro si susseguono immagini sparate che però riesco solo ad intravedere... ogni volta mi becco 'sti omoni enormi!!! :/ Il pubblico è ora al parossismo e loro pestano e distruggono ogni cosa con un linguaggio irriverentemente estremo e basi martellanti. Erk, come un cane rabbioso, grida parole troppo spesso represse e ghettizzate nel profondo del nostro Io, grida con voce di chi ha completamente dissolto dal proprio orizzonte ogni parvenza di riscatto e fiducia. Confessioni, pandemonio, istinti perversi, lacrime e distruzione. L'esibizione è furiosa ed appassionata e da subito i "messicani terribili" riescono a catalizzare l'attenzione di tutti i presenti trasportandoli verso scenari fatti di desolazione e nichilismo. Sesso. Morte. E pura Blasfemia.
In 90 minuti circa di esibizione ripercorrono fulminei e corrosivi la loro carriera, iniziata nel 1989 (ma ufficialmente nel '92) sotto il nome di "Ninera Degenerada" in quel della torrida e più popolosa al mondo Città del Messico. Impostisi nel 1999 all'attenzione mondiale (osannati soprattutto in suolo germanico) con "Sangre Hirviente" e continuando a fare proseliti (o a mietere vittime!!?) in tutti i clubs con il magnifico "Signos de Aberracion" del 2002, giungono ora al qui celebrato "Disidencia Inquebrantable", mini Cd che fa da assaggio alla prossima uscita. Con un suono devoto alle modulazioni avanguardistico-psichedeliche ed alle atmosfere apocalittico-claustrofobiche di Skinny Puppy e Wumpscut, nonché eredi dei Velvet Acid Christ e Front Line Assembly, gli Hocico creano uno stato di trance terroristica che sembra avere come proposito il risveglio delle intorpidite menti dell'uomo contemporaneo. La loro musica è una serie di riflessioni a piè sospinto che si fa urlo lancinante ed abrasivo nei confronti di una società "sorda" alle reali ed impellenti necessità umane, un urlo spietato nei confronti di questa società, nella quale sembra che l'unico credo siano la menzogna e l'odio che finiscono per congelare sempre più i rapporti umani. Hocico contro la spersonalizzazione, l'omologazione e la seriazione dell'umano nella civiltà odierna. Hocico come espressione rabbiosa, feroce ed inferocita nei confronti di un mondo allo sfascio... (testo by TANK§* -
tanks06@libero.it)

 

Visione 2 - by NOCTILUCA

E' passato circa un anno e mezzo dall'ultima e prima volta che avevo visto esibirsi Hocico nel piccolo e intimo Midian di Vicenza (ora Linx ), e per fortuna questa volta come guest-band non ci sono i techno-tamarri Accessory, bensì i First Black Pope (foto a sinistra), triplice entità padovana di puro ed incazzato e.b.m., sicuramente più adeguati per aprire al duo mexicano. F.B.P. si presentano con suoni poderosi e carichi, ritmiche serrate ed un'ottima presenza scenica sfociata, nell'unica canzone cadenzata, in una autofustigazione del cantante, che con il suo scream ha colpito tutti per l'inaudita violenza sprigionata. Un concerto breve ma molto intenso, infatti il pubblico ha dimostrato di gradire molto, peccato però che abbiano avuto qualche problema tecnico... ma nessuno se n'è accorto come evidentemente nessuno si è accorto che i F.B.P. non hanno un contratto! HOCICO si fanno attendere parecchio: dopo più di mezz'ora il pubblico inizia a rumoreggiare ed ecco che il sipario si apre e il duo mexicano si presenta sul palco del Transilvania. Racso lo sovrasta centralmente dall'alto di una piccola postazione al di sotto della quale è piazzato un telone dove dovrebbero essere proiettate delle immagini, ma causa illuminazione e posizione troppo bassa risulterà praticamente inutile, mentre Erk, sin dalla prima canzone, "Banished", si agita e balla prendendo possesso dello stage. "Banished" e "Without a god", eseguita più o meno a metà concerto, rimarranno le uniche canzoni come dire di rottura e spegnimento del martello pneumatico che ha devastato le mie orecchie per un'ora e mezza circa. Parlare di ogni singolo brano mi sembra superfluo, perciò mi limiterò a dire che hanno proposto un'enorme varietà di canzoni dagli ultimi ai primi lavori: "Untold Blasphemies", "Ruptura", "Final Resource"... Il duo (o meglio Erk) ha sprigionato una carica ed una rabbia che hanno esaltato ed eccitato il pubblico in una danza continua e costante, in un accenno di pogo, in una trasposizione mentale di violenza e sesso, in uno spasmo brutale, in un ringhio feroce, in una scarnificazione corporale di cruda e assassina e.b.m. Il concerto prosegue in questa direzione, che potrei definire in una "sexo bajo testosterona way", fino a quando Erk non cessa di "sputare" odio, sangue, disagio, ira, rancore, sofferenza, dolore provato emotivamente e fisicamente dalla viscerale e poderosa performance. Non credo si possa dire di più su una band che, con tutto il rispetto parlando visto che è uno dei miei gruppi preferiti, non suona dal vivo, nel senso che Erk canta, ma Racso, oltre a far partire le basi, non penso che suoni più di qualche nota. Forse questa mia opinione è stata condizionata dal fatto che il video non era assolutamente visibile e che nella passata performance era servito a coprire i vuoti che si venivano a creare sul palco, comunque resta il fatto che secondo me dovrebbero escogitare qualcosa... Ad ogni modo Erk è stato grandioso, non credo di aver mai visto nessuno agitarsi così dall'inizio alla fine del concerto riuscendo a trascinare in questa carica tutto il pubblico.

(testo by Noctiluca, noctiluca@katamail.com)

 

 
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