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GOTHICA + DRAMMA Sabato 5 aprile 2003, Midian, Vicenza

Il Midian rock club ,circolo arci di Vicenza, che si trova in una specie di sotterraneo e che nel recente passato ha ospitato concerti di :Hocico , Angels and Agony , Inertia , Diary of dreams , appare piccolo ed accogliente adatto per ospitare una band così intimista come i Gothica . Verso le 23:30 iniziano a suonare i Dramma (foto a sinistra), gruppo veneto , che si presenta con una formazionestandard: chitarra , basso , batteria , tastiere ,corista . Che dire di questo gruppo, fra l'altro già visto al Klink di Mestre? Sicuramente poco adatto ad aprire per i Gothica dato che il genere proposto risulta essere una sorta di canzoni d'autore alla DeGregori-De André mescolato ad un po' di vecchio dark anni '80 . Sicuramente bravi e a tratti qualche canzone è risultata piacevole ma quel "Se tu mi ami" protratto per 3 minuti...

Dopo una breve intro onirico-anagosciante si presentano sul palco i Gothica gruppo che dopo l'uscita di "the cliff of suicide" su Cruelmoon (coldmeatindustry) sembra aver raggiunto una maggiore matuirtà e personalità musicale.

Ero molto curioso di vedere una loro performance live visto che li seguo sin dal primo demo rispetto al quale si sono avvicinati con le loro sonorità a quelle di Dead can Dance ed Arcana (anche se , come mi faceva notare Roberto , Arcana e Gothica sono nati più o meno contemporaneamente). Con le loro tastiere R. del Vecchio e F.Prosperi intrecciano melodie di archi , percussioni , flauti che nelle loro semplicità ammaliano , angosciano , mi fanno sognare e trasudare emozioni , il tutto contornato dalla fantastica voce evocativa e trasognante di A.Santovito . Poco meno di un'ora per un viaggio pieno di passaggi oscuri ed onirici carichi di citazioni poetiche che vibrano e giocano all'unisono con le emozioni ed i sentimenti degli ascoltatori . L'etnica-tribale "Deep lakes of the soul" sembra raffigurare un tumulto interiore che lascia sì i segni di una battaglia ma anche la speranza , mentre "The cliff of suicide" , canzone con la quale si chiude il concerto , fa scivolare nel locale una sorta di triste e dolce ultima carezza malinconica "...in the marvel of your sunsets. ". Molti sono i complimenti per questo gruppo , che nell'arco di breve tempo saprà conquistare una fetta di pubblico sempre maggiore sia in Italia che all'estero , cosa invece che non si può dire del pubblico che come al solito è risultato freddo e distaccato (eravamo solo in sei sotto al palco) . (testo e foto NOCTILUCA)

 

 

 

 

 

 

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