GLACIAL
MOVEMENTS
http://www.glacialmovements.com
Intervista
ad Alessandro Tedeschi
A
cura di: Øflorenz
Ciao Alessandro, benvenuto sulle pagine
di Rosa Selvaggia. Il nostro incontro avviene in un momento speciale
per Glacial Movements, tutto iniziò nel 2006 con la raccolta "Cryosphere",
vero documento programmatico della tua label, ed ora siamo qui a
festeggiare il X° anniversario!
Ciao Stefano grazie per l'invito! Sì, tutto iniziò
da quella compilation che ha dato il via alla mia label e nella
quale erano presenti molti artisti internazionali. Fu subito un
successo che mi diede la spinta giusta per portare avanti con serietà
il progetto che avevo in mente. In dieci anni posso dire che sono
state molte le situazioni positive e poche quelle negative. Ho prodotto
dischi ad artisti che ho sempre amato e seguito, e quindi già questo
traguardo è sicuramente importante per me e per GM. Basti pensare
a Lull, Rapoon, Loscil e molti altri ancora. Un sogno che è diventato
realtà.
Parlaci
del tuo personale progetto Netherworld, se non erro conti quattro
uscite su GM (della quale una per la nuova ICEBERG SERIES) anche
se in realtà Netherworld é operativo sin dal 2004, incidendo precedentemente
su altre etichette.
Ho sempre sentito l'esigenza di descrivere con il
suono le mie più intime e occulte sensazioni e visioni. Netherworld
è il mezzo che mi permette di trasformare in suono questi pensieri.
La mia strumentazione è piuttosto scarna per mia scelta. Preferisco
usare al massimo uno o due strumenti, piuttosto che averne molti
ma conoscerli poco. Il centro di tutte le mie composizioni è il
campionatore, ed un sistema di multieffetti esterni. La composizione
dei brani avviene prevalentemente attraverso la manipolazione di
materiale che ritengo essere allo stato grezzo. Cerco di avere un
approccio sulla materia di tipo alchemico. Mi piace lavorare, stratificare,
rimodellare una sorgente fino a fare uscire quella scintilla che
è presente in ogni cosa. A volte raggiungo l'obiettivo in poco tempo
e specialmente nelle ore notturne quando tutto è più silenzioso.
I miei primi lavori " Hermetic Thoughts " , " Eternal Frost ", "
Firmament in Obscurity " e " Otherworldly Abyss ", sono stati pubblicati
per la Umbra Records del mio amico Gianlugi che purtroppo ora non
c'è più. Non erri, infatti " Morketid " , " Over the Summit ", "
Alchemy of Ice " e l'ultimo " Zastrugi " per la serie Iceberg, sono
stati prodotti tutti sulla mia label. Ho anche collaborato con altre
varie etichette e partecipato a compilation su The Wire Tapper,
Mind the Gap ecc..
Attività
live: cosa hai fatto ad oggi sotto questo aspetto, e soprattutto
cosa bolle in pentola per il prossimo futuro? So che ci attendono
gustose sorprese sia a livello nazionale che internazionale…
La mia prima performance live è stata nel 2004 appena
nato il progetto Netherworld. Ho avuto la fortuna di conoscere i
ragazzi di Post Romantic Empire (Giulio Di Mauro e Francesco D'Orazio)
che mi hanno dato la possibilità di suonare insieme ad Apparat qui
a Roma al Supper Club. Come inizio niente male! Negli anni poi sono
riuscito ad esibirmi al Flussi Festival (Italia), Storung (Barcellona),
Up to Date (Polonia), Sonic Subsidence (Italia) , Il Pagliaio (Italia)
e alla rassegna " Movements " al teatro Tor Di Nona insieme alle
visuals di XX+XY. Ho composto anche le musiche per l'installazione
" Stormed " a cura di Opera Rebis ed eseguiti alcuni live set in
giro per il Lazio, per accompagnare le performances della ballerina
e coreografa Marianna Giorgi. Per i dieci anni di Glacial Movements,
sto organizzando insieme ad un'agenzia gestita da un mio amico,
un doppio evento per celebrare questo importante traguardo. Si terrà
a Settembre in Italia, prima data a Milano e seconda a Roma, ma
non posso però al momento svelarne i dettagli.
E a tal proposito: la
musica "ambient" nelle
sue diverse declinazioni si sposa solitamente molto bene con visuals
ed esibizioni a tema, divenendo così vera e propria "installazione".
Hai mai pensato a qualche evento nell'ambito delle gallerie d'arte
e ad un connubio - ad esempio - con il mondo della fotografia?
A dire il vero qualcosa è stata già fatta in passato.
Ho presentato " Alchemy of Ice " con le visuals di XX+XY visuals
and sound art project. L'idea è stata quella di far muovere molto
lentamente l'immagine originale della copertina dell'album. Credo
che il risultato sia stato molto positivo, e spero di realizzarlo
in futuro. Ho collaborato inoltre anche con Mastofabbro, le cui
visuals - formate da video e foto - sono state utilizzate per accompagnare
i miei soundscapes allo Storung Festival e al Sonic Subsidence.
Non ho mai fatto nulla nelle
gallerie d'arte…mi piacerebbe molto!
Seguo
da sempre la tua label, che fonde due elementi basilari del mio
immaginario artistico (e non solo): la musica ambient e d'avanguardia
da un lato, le magnifiche suggestioni delle aree sub-polari del
pianeta dall'altro. Sono state esperienze di viaggio verso l'estremo
nord ad ispirare il tuo progetto personale e il concept alla base
di GM? E in tal caso: hai mai effettuato field-recordings direttamente
in loco?
Ho sempre amato questi luoghi e atmosfere, ma non
credo che i miei viaggi hanno ispirato la nascita di GM. Queste
sono sensazioni e visioni che hanno sempre fatto parte di me, ed
io sono convinto che è il retaggio di qualche vita precedente. I
miei album " Morketid " e " Over the Summit " sono stati composti
con l'uso di registrazioni catturate nelle zone artiche - il primo
- e nelle montagne del Lazio, il secondo. Sono state la base ed
il punto di partenza di entrambi i lavori.
GM
conta oramai una scuderia di nomi di primo piano in ambito sperimentale-isolazionista,
da Robin Storey (Rapoon) a Francisco López, da Aidan Baker (Nadja)
al nostro compianto Oöphoi, per citarne solo alcuni. Credo che la
traccia ambiziosa di storiche realtà come la britannica Touch sia
alla tua portata, se non addirittura ormai una realtà!
Grazie per il complimento! Mi fa molto piacere se
pensi questo, ma credo che la Touch è molto più consolidata di me.
Sicuramente durante questi dieci anni ho trovato la stabilità per
quanto concerne la distribuzione fisica e digitale dei miei prodotti,
e una buona rete di giornalisti, radio, riviste cartacee e online
che seguono attentamente ciò che avviene da queste parti. La strategia
di collaborare con artisti famosi mi ha aiutato moltissimo per far
crescere la serietà e concretezza della label. Un'altra caratteristica
che io ritengo fondamentale, è quella di aver dato a GM un' impronta
ben precisa, un'identità che penso abbia solo lei nel panorama internazionale.
Come ha recentemente rilasciato Scott Morgan / Loscil in un'intervista
" Lavorare con Glacial Movements è come il rapporto che si instaura
tra l'artista e una galleria d'arte ".
Svelaci
qualche dettaglio a proposito della ICEBERG SERIES, mi pare un desiderio
di esplorazione di suoni nuovi pur mantenendo una coerenza con la
mission di GM.
La musica techno/dub mi è sempre piaciuta e ad essere
onesti, sono cresciuto proprio con questi suoni. L'idea di fondere
insieme ambientazioni ambient glaciali con ritmiche e sonorità techno
mi ha sempre affascinato. Dovevo però trovare la giusta collocazione
all'interno di GM, e quindi ecco nata la serie Iceberg. Quest'oggetto
dalle forme più varie è intrigante, misterioso e la maggior parte
della sua massa è nascosta sotto le acque. Sono queste peculiarità
che voglio esplorare attraverso questo progetto, il quale è stato
già inaugurato dal mio album " Zastrugi ". Ho anche pianificato
il prossimo lavoro a firma del grande Justin K Broadrick insieme
a Diarmuid Dalton (Council Estate Electronics). Poi ci sarà anche
una mia collaborazione con Eraldo Bernocchi!
L'ultima
uscita "The Storm of Silence" vede un lavoro a quattro mani tra
Mr. Vidna Obmana Dirk Serries e Chihei Hatakeyama: com'é nata questa
inusuale collaborazione belga/nipponica?
Sono stato contattato l'estate scorsa da Dirk, il quale aveva questo
lavoro già pronto tra le mani, e che voleva veder uscire sulla mia
label. Considerando la qualità dei suoni ed il calibro di entrambi
gli artisti, non potevo dire di no. Sono stato subito colpito dall'eleganza
e dall'ampiezza di " The Storm of Silence ", questi suoni mi hanno
accompagnato per tutta l'estate e l'autunno scorso. Ne conosco ogni
più piccolo dettaglio e sfumatura. Anche l'artwork e la foto sono
meravigliose, forse il miglior design dell'intero catalogo!
Posso
suggerire un nome che vorrei vedere su GM? Chris Watson, dopo la
sua attività negli storici Hafler Trio e Cabaret Voltaire é diventato
un vero maestro di field-recordings, come vedresti una sua collaborazione
con la tua label?
Un grande artista che vedrei benissimo su GM! Ma penso
abbia un'esclusiva per la Touch, pertanto credo che la cosa sia
di difficile soluzione.