Rivista di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

FILMS

 

SIGNS
di Night Shyamalan, con Mel Gibson, Vincent Gallo. Dal regista di "Il sesto senso", ecco un thriller fantascientifico di serie B spacciato come kolossal. La trama ruota intorno ai misteriosi "cerchi nel grano" apparsi su numerosi campi di tutto il mondo. Un giorno ne appare uno (piuttosto brutto a dire il vero) anche sulla distesa di mais di un ex pastore spretato americano. Il figlio, con un walkie talkie giocattolo, riesce a captare la presenza degli alieni, interrogandosi sulle loro possibili intenzioni bellicose. Quando ormai è accertato che l'invasione della Terra è imminente, la famiglia dell'ex pastore si barrica in casa, mentre fuori inizia a scatenarsi l'apocalisse. Alla fine però anche i terribili alieni hanno un punto debole, che li costringe a battere in ritirata, e così il nostro pianeta è salvo (poteva andare diversamente?). Questo è uno dei film più noiosi che mi sia mai capitato di vedere al cinema: trama poverissima, suspence ridotta al minimo, momenti di ironia voluta che ho trovato inopportuni. Un argomento affascinante come quello dei "cerchi nel grano" meritava di più, sebbene sia provato che una parte di essi sono delle bufale. (Fabio D.)

LA REGINA DEI DANNATI
di Michael Rymer Lestat, demone senza età creato dalla penna dell'ormai nota Anne Rice (Intervista con il vampiro) torna ad affascinare i mortali sotto le spoglie di una rock star maledetta che ha osato sfidare Queen Akasha svelandone I segreti più reconditi attraverso le sue canzoni. Infatti dopo sei mila anni Akasha madre di tutti i vampiri è resuscitata dai ghiacci dell'Artico liberando le più oscure forze del male; la sua intenzione é dominare tutto ill mondo dei vivi e dei non-morti e toccherà quindi a Lestat impedirle di distruggere l'intera l'intera umanità. Inizia così un dura lotta tra il vampiro e la regina di tutti I dannati in cui Lestat ha come unica possibilità di vittoria riunire tutti I più vecchi e potenti vampiri del mondo. Un film che si discosta molto dal libro di Ann Rice
(pubblicato da TEA) e che non riesce quindi a ricrearne la stessa cupa atmosfera. Un grande videoclip con grandi pretese ma che personalmente non soddisfa le mie aspettative. Tanti colori e sfarzosi costumi, musica martellante ma una trama piuttosto banale e inconcludente. Akasha é stata interpretata dalla sensuale Aaliyah, ultima apparizione della cantante hip hop tragicamente scomparsa lo scorso agosto a 22 anni per un incidente aereo. Lestat invece non più interpretato da Tom Cruise vede sulla scena il giovane Stuart Townsend. Se volete vederne le immagini prima di recarvi al cinema andate al sito: http://queenofthedamned.warnerbros.com/ (Erzsbeth)

 

PANIC ROOM
di David Fincher Appena divorziata Meg Altman (Jodie Foster) si trasferisce insieme alla filgia in una lussuosa villa a Manatthan. Una nuova casa, per madre e figlia, che nasconde un tesoro sepolto all'interno della sofisticata 'panic room'. All'interno dei questa stanza blindata fornita di monitor che danno sull'esterno, di una linea telefonica indipendente e di provviste le due donne sono costrette a riugiarsi per sfuggire all'incursione notturana di un gruppo di ladri. Però quello che le due donne non sanno è che proprio la panic room rappresenta il motivo dell'incursione dei tre uomini determinati ad entravi ad ogni costo. Come sempre David Fincher, già regista del violento e provocatorio Fight Club e dello spietato Seven riesce a coinvolgere lo spettatore in un gioco claustrofobico in cui l'adrenalina raggiunge livelli massimi. Il panico delle due donne si insinua subito nello spettatore diventando palpabile e la suspence cresce fino a diventare insostenibile Il grado di violenza soprattutto psicologica raggiunge il limite della sopportazione generando grande tensione come solo pochi thriller sanno fare. Anche con questo film David Fincher non sbaglia e Jodie Foster dimostra nuovamente di essere una grande e intensa attrice. http://www.columbiatristar.it/xpanic.htm (Erzsbeth)

LA VERA STORIA DI JACK LO SQUARTATORE - FROM HELL
regia: Allen e Albert Hughes Nell'autunno del 1888, in un malfamato quartiere londinese, in meno di due messi vennero commessi 5 atroci omicidi a stampo rituale. L'assasino non venne mai scoperto ma diventò molto famoso grazie ai giornali che ne commentavano quasi quotidianamente le folli imprese generando grande tensione e terrore tra la gente dei bassifondi. La vicenda viene ricostruita in modo impeccabile e reinterpretata con grande realismo. Atmosfera visionaria e quasi onirica, luci cupe e segrete ricostruiscono una realtà quasi irreale avvolta tra I fumi dell'alcool e dell'assenzio. Le scenografie e I costumi sembrano uscire direttamente dalle pagine del fumetto "From hell" di Alan Moore e Eddie
Campbell e gli stessi personaggi assumono tratti grotteschi come se fossero disegnati. Il film, ispirandosi a questo fumetto, reinterpreta la storia di Jack lo Squartatore, in modo inquietante sottolineando I tratti più aghiaccianti del fatto di cronaca insinuando il dubbio che questi omicidi potessero essere fruttodi un complotto ad opera dei poteri forti inglesi, Corona compresa. Intensissima l'interpretazione di Johnny Depp nei panni del giovane investigatore Abberline: dedito all'assenzio, maledetto, chiaroveggente, con un passato doloroso alle spalle. L'attore stesso dice di se stesso: "Ci sono demoni che si agitano dentro di me" e questo film ne é la riprova. Questa grande interpretazione é dovuta anche grazie ai validissimi fratelli Hughes che oltre ad essere stati capaci di ricostruire l'atmosfera cupa e inquietante della Londra vittoriana sono stati abili a valorizzarne l'intensità recitativa. Consiglio vivamente la visione di questo film uno dei più riusciti degli ultimi tempi. http://www.fromhellmovie.com/flash_site/intro.html (Erzsbeth)

BLOODY SUNDAY
regia: Paul Greengrass Vincitore dell' Orso d'oro al Festival di Berlino ecco "Bloody Sunday" di Paul Greengrass stupendo film-documentario che racconta con assoluta chiarezza e veridicità la tragedia che si consumò per le strade di Derry il 12 gennaio 1972, "il giorno dell'infamia britannica". Durante una pacifica marcia per I diritti civili l'esercito inglese, sparò senza pietà sulla folla inerme uccidendo 13 cittadini Con grande realismo e senza alcun velo o filtro viene ricreata l'intensità della tragedia che rappresentò il momento cruciale nella storia dell'Irlanda portando molti giovani, sconvolti dal massacro, ad entrare nell'Ira dando inizio a un susseguirsi di violenze che andrà avanti per 25 anni. Viene ricreata, come se fosse un reportage, ora per ora l'intera giornata, dall'arrivo di migliaia di soldati per le strade di Derry fino ad arrivare allo scontro delle truppe scelte del reggimento di paracadutisti britannici e la folla di dimostranti. Grande pathos e tensione tocca gli animi della platea che rivive la tragedia grazie a ritmi serrati. Ad aumentare il coinvolgimento del pubblico é l'artificio di presentare l'intera giornata attraverso gli occhi dei quattro protagonisti: Ivan Cooper, idealista leader del movimento per i diritti civili, Gerry Donaghy, giovane ribelle cattolico, Patrick MacLellan a capo dell'esercito britannico a Londonderry e un giovane radio operatore dei parà.. Molto interessante anche la soluzio di usare un montaggio in parallelo che permette di vedere come contemporaneamente i due fronti si prepararono all'evento, da un lato l'organizzazione di una marcia pacifica e dall'altro l'organizzazione di una guerra. (Erzsbeth)

THE OTHERS
Che Nicole Kidman fosse bella nessuno aveva dubbi ma che migliorasse così notevolmente nel corso degli anni la sua bravura, nessuno forse se lo aspettava. Ho visto diversi film dell'attrice, ma devo dire che in questo "The others", lavoro del regista ha veramente dato il meglio di se. Film che lascia , alla fine delle visione, parecchi spunti su cui discutere. Lontano da Hollywood, elegante, sobrio, senza sbavature granguignolesche, il film ci trascina fin da subito in una sensazione di disastro incombente e che mai giungerà a risolversi. Forse. Paure inconsce, quesiti antichi come l'uomo, cavalcano lungo tutto l'arco del film, intrecciandosi a simboli e simbologie carichi di significato. Come il bellissimo eterno binomio buio/luce, fede/incredulità, ; o il senso di chiuso/aperto accompagnato dal tintinnio insistente delle chiavi (simbologia nella simbologia). Fantasmi, spettri, presenze di "altri" che occupano il nostro spazio. Ma chi sono gli intrusi? A voi il piacere di scoprirlo. Fotografia splendida, vittoriana e gotica, costumi e scenografia curatissimi, musica adeguata. Visione assolutamente consigliata. (Perfida Turchese)

BELFAGOR: IL FANTASMA DEL LOUVRE
di Jean Paul Salomé,
con Sophie Marceau, Michel Serrault, Julie Christie. Già la trama è piuttosto banale e scontata: da una mummia depositata nei laboratori di restauro del Louvre si sprigiona un fantasma cattivo ed assassino, che si impossessa pure del
corpo della bellona di turno. Ma il film in sé è quanto di peggio ci si poteva aspettare: un incrocio mal riuscito fra Ghostbuster e Nightmare 12 (quando lo faranno), dove gli effetti speciali danno un tocco di infantilismo e di comicità involontaria al tutto. Decisamente deludente la Marceau. Da evitare assolutamente! (Fabio D.)

 

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