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SCHLAGSTROM :
ESPLENDOR GEOMÉTRICO (E) ANALOG JUNKIE (B) FORMALIN (D)
@ Kato - Kreuzberg, Berlin , 20 Novembre 2009

Testo: Oflorenz
Foto: Zimon (Filth Forge)




Il Kato é un club posizionato proprio sotto le linee della S-Bahn al confine tra la trendy Friedrichshein e la multietnica Kreuzberg, e ben si presta - con le sue salette grezze ed oscure - ad ospitare questa spettacolare serata all'insegna dell'elettronica-industriale vecchio stampo. Esplendor Geométrico é un nome sacro per chi segue la scena industriale estrema europea dai lontani anni '80, mentre dietro il curioso moniker di Analog Junkie si cela niente di meno che Erik Van Wonterghem alias Monolith/Sonar/Insekt/Absolute Body Control (foto a destra).
Ma procediamo con ordine. Il compito di scaldare i muscoli spetta agli outsider di casa Formalin, con un bel set di hard electro minimale ma assai ritmata e muscolare di derivazione "old-school", per utilizzare un termine ormai inflazionato ma che ben rende l'idea della sonorità dei due giovani berlinesi.
Il pubblico, seppur non ancora numerosissimo, balla e dimostra di apprezzare i pezzi cadenzati e "catchy" del duo, e d'effetto sono anche i video che scorrono dietro le loro spalle, prodighi di sinistre immagini "noir", come scheletri e teschi in bianco e nero. Ma per fare sul serio attendiamo con ansia il mitico belga dal fiammingo cognome di Van Wonterghem, uomo d'oro del filone elettronico belga che ha fatto scuola. Tavolino stra-carico di macchine vintage spettacolari (esclusivamente analogiche per l'occasione,e di qui il nome del suo progetto), Erik si destreggia tra Moog, Korg, Transistors e synhth di fronte alla sala ormai piena. Il set é fantastico, da trance: un'ora e più di lunghissimi trip elettro-noise con i 300 del Kato che sembrano un corpo unico scosso dai ruvidi hard-beats di Erik, con lo sguardo fisso su di un alienante visual a riprodurre graficamente le onde sonore sparate dagli speakers. Gran set, musicalmente parlando il migliore dell'intera serata! Si é fatto piuttosto tardi, e attendiamo con ansia l'entrata in scena dei due spassosissimi elementi di EG, al secolo Arturo Lanz e Saverio Evangelista. Look inesistente, sguardi un po' pazzoidi, i nostri attaccano con un' incredibile serie di video, in parte sottotitolati, di provenienza cinese. Immagini di cabaret- propagandistico maoista (!!!) accompagnano le basi martellanti e tribali di un concentratissimo Saverio e le urla belluine dell'eccitato Arturo, che di colpo scende tra il pubblico facendosi un bel giro per tutta la saletta del Kato.
Uno dei loro folli fan al seguito dalla Spagna, ubriaco oltre ogni limite, ne prende il posto on stage, almeno sino all'intervento gentile ma fermo di un addetto alla sicurezza.
Non pochi saranno i connazionali del gruppo presenti in salta questa sera, per una audience davvero eterogenea come peraltro frequentemente succede in queste occasioni. Riconosco qualche frammento del mitico "Balearic Rhythms" nel set dei due Esplendor, e poi la selvaggia"Ven a Jugar", ed ancora "Metallum", brano presente solamente sulla versione vinilica dell'ultimo disco.
Il geometrico duo Lanz/Evangelista abbandona il palco tra il tripudio degli "aficionados", a dispetto di qualche piccolo problema tecnico verificatosi in principio di serata. Un'ennesima conferma: serate che da noi in Italia verrebbero condivise da pochi intimi, in Germania assumono il sapore dell'evento da non mancare, e sono capaci di attirare un pubblico di tutto rispetto. Ma questa, direte voi, é storia vecchia...