EINSTURZENDE
NEUBAUTEN
25 Years anniversary tour
Torino 18 e 19 Aprile 2005
Testo
e foto by Oflorenz
Hiroshima
Mon Amour, in collaborazione con il Goethe Institut di Torino,
questa volta l’ha fatta davvero grossa. Unica data italiana
a Torino per la celebrazione dei 25 anni di Neubauten, con
addirittura un succoso antipasto il giorno prima dello show:
conferenza per stampa e fans presso il centralissimo Goethe
di Piazza San Carlo, e dopo proiezione di ben due film sul
gruppo, il documentario originariamente uscito nel 1993 “Liebeslieder”
ed a seguire lo storico dvd “Halber Mensch”. Ma andiamo con
ordine.
LUNEDI
18 APRILE:
Ore 18.30 – GOETHE INSTITUT: CONFERENZA STAMPA PER LA PRESENTAZIONE
DEL LIBRO: “NO BEAUTY WITHOUT DANGER” (“NUR WAS NICHT IST,
IST”)
Già
dalle 18 la calca è notevole al Goethe, i posti non sono molti,
circa un’ottantina, e la curiosità di fans e giornalisti è
molta. La possibilità di vedere da vicino Blixa e soci, e
di poter fare loro qualche domandina non è infatti cosa da
tutti i giorni! Quando Blixa, Hacke ed il simpaticissimo folletto
NU Unruh fanno ingresso in sala le persone accalcate nella
saletta sono più di cento, e con l’aiuto di una bravissima
e velocissima traduttrice il giornalista musicale Alberto
Campo rompe il ghiaccio con qualche domanda sulle radici storiche
del gruppo.
Parla quasi sempre Blixa, che si esprime in un inglese perfetto,
coadiuvato qualche volta da Hacke e raramente da Unruh. La
bottiglia di vino bianco sul tavolo si svuota velocemente,
e le parole fluiscono a ruota libera soddisfacendo la curiosità
del pubblico le cui domande dilatano ad un’ora e mezza buona
la durata di questo incontro, programmato inizialmente per
non superare la soglia dei trenta minuti.
Non manca anche qualche domandina polemica, a mio avviso in
qualche caso fuori luogo. Se legittima infatti può essere
la critica riguardo la scelta di far scaricare in esclusiva
ed a pagamento la musica dal sito web della band, tutti si
guardano un po’ imbarazzati quando una ragazza chiede :”qual
è il senso di questo incontro?”. Ma Blixa non è uno sbarbatello,
e dribbla abilmente la provocazione facendo anzi divertire
e ridere la sala intera. Bargeld ed Hacke si dilungano sull’attuale
impostazione di lavoro della band, che prevede la registrazione
di dischi disponibili solamente per i supporters on line,
e la possibilità di interagire con l’attività di studio da
parte di chi è a casa, sempre tramite la sottoscrizione del
“pacchetto” annuale offerto dal sito ufficiale www.nebauten.org
. Vine presentato inoltre il bel libro di Max Dax e Robert
Defcon appena uscito in tedesco e in inglese con il titolo
di “No beauty without danger”. Gli autori narrano per la prima
volta la vera storia degli EN grazie ad un collage di ben
43 interviste autorizzate con tutti i membri storici ed attuali
della band, ripercorrendo i 25 anni di attività del combo
berlinese.
Il libro sarà disponibile esclusivamente in occasione delle
esibizioni live del gruppo, e solo in una tiratura di 500
esemplari. Successivamente si prevede la pubblicazione in
libreria, ma in una veste economica senza la hard-cover che
caratterizza l’attuale elegante edizione.
ORE
20 GOETHE INSTITUT: PROIEZIONE
DEL FILM: “ LIEBESLIEDER”
Il vostro stanco cronista, giunto al Goethe direttamente dal
lavoro, si perde a questo punto a malincuore buona parte del
film: la necessità di cambiarsi e di mangiare un panino è
vitale, e quando faccio ritorno nella sala dopo una fuga fulminea
verso casa il film volge ormai verso il termine. Mi sembra
comunque un film-documentario interessante e ben strutturato,
con molti spezzoni di shows storici del gruppo alternati con
interviste ai membri della band. Noto che molti altri oltre
me hanno abdicato, forse perché la proiezione di “Halber Mensch”,
che seguirà a breve, solletica ancor di più la curiosità di
tutti noi: si terrà infatti sul mega-schermo posto al centro
del cratere che deturpa da mesi Piazza San Carlo, ossia il
“Salotto di Torino”. Sono infatti in corso i lavori per il
parking sotterraneo che dovrà essere ultimato entro le Olimpiadi
Invernali 2006, per cui la storica piazza assomiglia attualmente
ad un vero sito…industriale!
Eccoci dunque pronti alla discesa nel cratere, il Goethe chiude
i battenti e noi ci riversiamo sotto i portici nel cuore di
Torino.
ORE
22.30: PIAZZA SAN CARLO: PROIEZIONE DEL DVD: “HALBER MENSCH”
Davvero ad effetto la location per la proiezione di questo
dvd: il pubblico sta sotto i portici della piazza tutto intorno
al mega schermo, che a sua volta emerge tenebroso da quell’enorme
fossato stracolmo di terra e detriti che è oggi la piazza
più famosa di Torino. Lo schermo funziona da due lati, per
cui è possibile scegliere da quale parte della piazza godersi
lo spettacolo, sbirciando attraverso le grate metalliche che
circondano il perimetro dei lavori. Che dire…davvero molto
“industrial” !! Il film riprende un’esibizione del gruppo
negli anni ’80, all’interno di una fabbrica dismessa alle
prese con gli ormai noti ed inusuali strumenti inventati nel
tempo da Bargeld e compagni. Siamo all’epoca di “Halber Mensch”,
ed il gruppo possiede ancora dei connotati piuttosto ostici
e lontani dall’immagine per così dire “colta” e meno estrema
di oggigiorno. Una visione piuttosto interessante in definitiva,
sia per il contenuto del dvd che per il contesto che ci circonda,
che fa di questa serata un evento di certo unico e da imprimere
in maniera indelebile nella nostra memoria! Ma il bello deve
ancora venire: oggi è solo lunedì, e domani, nel nuovissimo
Teatro della Concordia di Venaria, si terrà la data (unica
italiana) del tour per il venticinquennale degli EN. Certi
che sarà una festa speciale, abbandoniamo la piazza avviandoci
verso casa.
MARTEDI
19 APRILE:
VENARIA REALE – TEATRO DELLA CONCORDIA: “EINSTURZENDE NEUBAUTEN
IN CONCERTO”
Ed eccoci infine al capitolo finale di questo avvincente tour
de force nel nome degli EN: lo show italiano per i 25 anni
di attività del gruppo berlinese. Il Teatro della Concordia
è una struttura super moderna che sorge nella parte nuova
di Venaria, comune della cintura torinese. La sala di accesso
alla struttura è ampia ed elegante, con bar, guardaroba
e servizi ancora scintillanti e nuovi di zecca.
Come aprono le porte di accesso alla sala ci riversiamo sotto
il palco, guadagnando a fatica un’ottima posizione tra le
primissime file. Sono le 21.30, ed ormai la sala strabocca
di gente, giunta per l’occasione da tutta Italia ed in qualche
caso anche dall’estero.
Quando i 6 tedeschi fanno il loro ingresso l’elettricità nell’aria
è altissima, e Blixa in inglese ed addirittura con qualche
frase in italiano intrattiene simpaticamente la platea, parlando
un po’ di tutto: da divagazioni sul nuovo papa Benedetto XVI
appena eletto, alla notizia sulla registrazione in presa diretta
dello show, che sarà disponibile in un lussuoso doppio digipak
subito dopo il termine della serata. La scaletta è da sogno,
diversa da quella del “Perpetuum Mobile” tour. Nella prima
ora di esibizione ci becchiamo da “Yu-Gung”, stratosferica,
ad “Haus del Luege”, senza dimenticare “Armenia” e “Z.N.S.”,
con il mitico album “Halber Mensch” a farla da padrone. Spettacolare
come sempre la sezione ritmica a tre guidata dal veterano
Unruh, mentre in prima linea i due “pazzoidi” Blixa e Hacke
si muovono e danno spettacolo.
Elegante ed impassibile come sempre
alla 6 corde Jochen Arbeit, con la sua Gretsch color beige
dalla linea molto old-style.Dopo il primo set di un’ora abbondante
il gruppo si rifocilla per una ventina di minuti, e riprende
il secondo tempo con la nenia ipnotica di “Salamandrina”,
per decollare più tardi con quell’autentica cavalcata di “Perpetuum
Mobile”, a mio avviso ormai uno dei grandi classici della
band.
Si divertono i 6 Neubauten, e si vede. Scherzano col pubblico
e tra di loro, anche grazie a quegli oggetti così inusuali
talvolta utilizzati nei loro pezzi: compressori, tubi flessibili,
radioline ed anche tre balle di rifiuti incellophanate usate
da Unruh a mo’ di frusta e sbattute avanti e indietro per
tutto il palco durante l’esecuzione di “Perpetuum Mobile”.
Divertente anche il siparietto chiamato “Alte Musik auf Historischen
Instrumente”, con i 6 tutti in fila accovacciati alle prese
con metalliche percussioni a metà fra campanellini tibetani
ed inedite improvvisazioni minimal-industriali. G
razie al gran calore del pubblico ed all’entusiasmo dei nostri
lo show si protrae fino a quasi sfiorare le tre ore, per chiudersi
trionfalmente con “Ende Neu”. Al banchetto del gruppo il libro
appena uscito ed il doppio live della serata (miracoli della
tecnologia…) vanno a ruba, nonostante i prezzi non proprio
accessibilissimi. Ma l’evento è stato di quelli speciali,
e di tornare a casa senza almeno un souvenir non se ne parla
proprio!