ELLI DE MON
“Pagan Blues”
CD / LP (Area
Pirata)
Ad ogni nuovo album
Elli De Mon non solo si conferma tra le migliori
proposte Blues, o Garage-Blues, in circolazione ma
sembra rafforzarsi di quell’innato talento nel
quale riesce ad
essere allo stesso tempo cantante, musicista e
perché no, poetessa. I ragazzi dell’Area Pirata,
label pisana
più volte
menzionata con termini lusinghieri su queste
pagine, lo hanno capito da tempo, rinnovando quel
sodalizio iniziato nel Giugno del 2021 con la
pubblicazione del tormentato “Countin’ the Blues”
e licenziando a distanza di due anni il nuovo
“Pagan Blues”. Elli, giunta al settimo album
solista considerando anche lo split con The Daily
Thompson, continua per la sua strada lunga e
tortuosa ma rispetto al precedente lavoro allarga
ulteriormente i propri confini. Questa volta non
ci sono fiumi dove intonare sofferti canti di
emancipazione sociale ma letti prosciugati tra
rosse dune di sabbia, ideale scenario per elevare
il proprio spirito tra simbolismi e visioni
sciamaniche. Quanto esposto trova rispondenza nel
tribalismo voodoo dell’iniziale “The Fall”, nel
Noise di “I Can See You”, nelle più psichedeliche
“Star” e
“Sirens’ Call” con un bel Sitar in evidenza o
nella ballata Country-Noir “Desert Song”, canzone
che mi ha ricordato la PJ Harvey di “To Bring You
My Love”. Ma è l’intero lavoro, nove tracce per
poco più di mezz’ora d’ascolto, con il suo ritmo
incalzante e dall’acre sapore elettrico, a non
concedersi un solo momento di pausa. Forse non
piacerà ai puristi del genere ma considero “Pagan
Blues” un disco Punk alla stregua
di “Fire Of
Love” dei Gun Club” o dell’omonimo esordio di Jon
Spencer Blues Explosion. Mi rendo conto che sto
andando un po’ in là, ma vi invito a trovarmi
qualcosa di più primordiale, selvaggio e
visceralmente carnale del Blues unito al
Rock’N’Roll.
https://www.facebook.com/ellidemon.onegirlband/
http://www.areapirata.com/
(Luca Sponzilli)
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