Donatella
Bartolomei
Intervista
by Nikita
A
noi di Rosa Selvaggia piace scoprire e valorizzare anche altre arti
che non siano solo la musica, finalmente abbiamo a che fare con il teatro
e in particolare con Donatella Bartolomei, che oltre ad essere attrice
e regista, è anche cantante, poetessa e dirige una scuola di
teatro e canto. Per cui cogliamo l'occasione per conoscere lei e le
sue molteplici attività.
Come è iniziata la tua carriera di attrice e regista? Quale esperienze
hai? Quale
è stato lo stimolo che ti ha spinto ad intraprendere l'arte del
teatro?
L'amore
per il teatro me lo ha trasmesso mio padre Otello (già dal suo
nome si coglie una forte atmosfera teatrale) sin da bambina e gli sono
profondamente grata per questo.
Iniziai
a studiare con lui e successivamente seguii corsi presso scuole ed insegnanti
vari, trovando a volte ottimi maestri ed a volte delusioni cocenti.
Un'insegnante sopra a tutti mi ha letteralmente cambiato la vita,facendomi
scoprire nel profondo le mie potenzialità : Stefania Aureli con
cui ho avuto un intenso percorso di studio. Da lì ho iniziato
a lavorare come attrice, anche se il panorama con cui ci si trova ad
avere a che fare è desolante, così ho iniziato a produrmi
da sola i miei spettacoli ed a proporli ed ecco quindi le mie prime
esperienze di regia. Ho compreso una cosa : se ci si vuole esprimere
davvero artisticamente , bisogna crearsi il proprio terreno creativo
e darsi da fare parecchio, poiché purtroppo , oltre alla crisi
economica che investe in modo pesante i vari ambiti relativi alle arti,
non vengono favorite le espressioni autentiche e fuori da certi schemi,
bensì oggi è visibile praticamente solo l'ambito commerciale.
Colui che più amo nell'ambito del teatro è Carmelo Bene
che non ha bisogno di commenti o presentazioni. Sulla scena attuale
seguo con particolare entusiasmo gli spettacoli dell'attore milanese
Danio Manfredini.
Hai
intrapreso anche l'attività di cantante, quali tipo di esperienza
hai nel canto?
Stessa
cosa : è stato mio padre a trasmettermi l'amore per il canto.
Cantavo già da bambina piccolissima e ne traevo grandissima soddisfazione.
Ho iniziato ad esibirmi attorno ai 18 anni in formazioni new-wave ,
dark a livello dilettantesco, continuando poi a cantare in formazioni
rock per anni, finché nel 2001 ho iniziato a lavorare come cantante
professionista in formazioni di musica jazz e come insegnante di canto
presso scuole di musica moderna. Ho studiato con ottime
insegnanti che mi hanno dato moltissimo, tra cui Eleonora Mosca e Laura
Fedele. Ora la mia attività canora , pur essendo sempre indirizzata
al jazz, si orienta maggiormente su lavori sperimentali, dove non c'è
limite fra cantare e recitare, dove non c'è limite fra diversi
stili (due esempi sono esperimenti solo vocali su cui sto lavorando
con particolare intensità ed una neonata collaborazione con Ordalia
di Perugia). Adoro le misture stilistiche e la libertà espressiva
di cuore.
Hai una compagnia teatrale che ha produce Rocky
horror picture show, da chi è composto il cast? Quando ha debuttato
e dove fatto le repliche? Perchè hai scelto di proporre questo
musical?
In
verità non facciamo proprio Rocky Horror Show, bensì si
tratta di un tributo totalmente in lingua italiana dal titolo "Incubo
di una notte di mezzo autunno"(testo di Perluigi Cassano) dove io interpreto
un protagonista "bisessuato" in versione drag-king (anche se c'è
molta più complessità e definirlo drag-king mi pare limitativo).
Ho iniziato a lavorare a questo spettacolo (di cui faccio la regia)
alla fine del 2003 con dei miei allievi di ottimo livello ed i primi
spettacoli sono stati nel 2004. Sempre con le mie sole forze ho pubblicizzato
lo show e ci siamo esibiti in teatri, locali, discoteche e feste sia
in Lombardia che in altre regioni d'Italia. Il cast è mutato
diverse volte ed al presente è composto da miei allievi ed ex
allievi di canto e recitazione di ottimo livello e da professionisti.
Si tratta di uno spettacolo cantato completamente dal vivo e la parte
strumentale ad oggi è su basi musicali, ma confido di avere di
nuovo la band dal vivo, come fu anni fa. Purtroppo ad oggi non c'è
per problemi relativi ai costi che ha lo spettacolo e la difficoltà
di proporlo con troppi elementi.
Premetto
di non essere un'amante dei musical,ma di Rocky Horror mi innamorai
all'età di 16 anni e subito desiderai interpretare il ruolo del
fantastico e temibile Frank'N Furter e da allora non ho fatto altro
che seguire il motto dello show :"Don't dream it...Be it!".
Hai
anche aperto una scuola di teatro, vuoi parlarcene? Quali sono i corsi
e gli stage? A chi è rivolta?
La
mia scuola si chiama Teatroblio ed è a Segrate (MI). I corsi
sono tenuti tutti da me al momento ed insegno CANTO, RECITAZIONE e MUSICAL.
Propongo inoltre seminari, tra cui SEMINARIO DI DIZIONE E TECNICA VOCALE
che viene svolto periodicamente. Inoltre faccio corsi personalizzati,
mi occupo di preparazioni per audizioni e mi occupo inoltre di sviluppo
della creatività personale anche al di là dell'obiettivo
teatrale o musicale. I corsi sono tutti rivolti agli adulti ed ai ragazzi
e ci sono però anche corsi per bambini.
Ogni
anno vengono organizzati più saggi e nella preparazione di questi
spettacoli metto la stessa creatività e lo stesso entusiasmo
che metto nelle mie personali performace. Ad esempio,lo scorso anno,
un saggio di un corso di teatro è stata una mia versione sperimentale
de "Il Malinteso" di Camus, da cui trarrò presto un vero e proprio
spettacolo da proporre (io sono la protagonista).
Attrice,
cantante, regista, poeta, scrittrice. Ma quale senti la tua attività
principale e perché?
Nessuna
è la mia attività "principale", in quanto tutte fanno
parte del mio modo di esprimermi. Una volta che ognuno di noi apre le
porte della propria creatività e del proprio talento , si rivelano
più strade espressive. Se però proprio dovessi dire qual'è
il modo di esprimermi che trovo più immediato, è sicuramente
il cantare,in quanto la musica ha un'immediatezza in sé che va
oltre ogni confine espressivo.
Nel
2008 quali sono le difficoltà che devi superare per intraprendere
le tue molte attività artistiche?
Ignoranza
collettiva, crisi economica, totale disinteresse nel favorire i nuovi
artisti da parte delle istituzioni ... queste sono solo alcune delle
difficoltà che trova un artista nel voler proporre i propri lavori
a livello professionale. C'è poi, soprattutto in Italia, una
chiusura totale di orizzonti ... non sai quante volte mi hanno chiesto
quale fosse la mia professione ed io rispondevo "Cantante ed attrice"
e la frase successiva dei miei interlocutori era spesso : "Sì...ma
che lavoro fai?". Mi sembra che questo esempio spieghi ogni cosa.
Quale
spettacolo ti piacerebbe fare in futuro se avessi la possibilità?
Parlando
di testi noti, sicuramente "Caligola" di Albert Camus che adoro da 18
anni. Ora comunque sto lavorando su dei testi di enorme intensità
di Danilo Mastropierro (alcune registrazione compaiono sulla mia pagina
di myspace) e da questo primo approccio desidero costruire uno spettacolo
fatto di voce recitata e cantata e di corpo, un lavoro intenso, fuori
da schemi convenzionali e ricco di vissuti profondi.
Quale
consiglio daresti a chi volesse intraprendere l'arte della recitazione?
Il
consiglio è di farlo per se stessi, per esprimersi e non seguendo
il sogno (che purtroppo in molti hanno) di apparire in televisione.
Il consiglio è di cercare un insegnante che sappia trsmettere
cuore oltre che tecnica e di capire che recitare non significa fingere,
bensì lasciare liberi tutti i propri volti. Per molti potrà
sembrare paradossale,ma in verità ci si scopre così molto
più veri che nella quotidianità.
Sul
tuo myspace hai scritto che provieni dalla scena dark. Cosa ti ha spinto
verso questo movimento? Cosa ami e invece odii di questa scena?
A
12 anni iniziai ad accostarmi alla cosiddetta "scena dark", sia dal
punto di vista musicale, filosofico che estetico.
Semplicemente
il mio modo di sentire combaciava con espressioni musicali e letterarie
che trovavo sulla mia strada. Cosa amo ... amo certe atmosfere, amo
la musica con cui sono cresciuta e che mi ha insegnato molto, moltissimo,
come certi dischi dei Cure, di Siouxsie, di Diamanda Galas , dei Bauhaus
e di tanti altri. In quegli anni inizia a scrivere poesie e ad oggi
mi trovo profondamente vicina a quella che ero allora. Cosa odio ...
le sfilate di moda di gente che crede di essere tanto differente dai
modaioli di turno ed invece muta solo la foggia,ma non la sostanza;
odio certe commercializzazioni fatte di stereotipi, ma basta ignorarle.
Speranze
e progetti per tutte le tue attività?
Dopo
7 anni e mezzo che riesco faticosamente a vivere del mio mestiere, vedo
purtroppo che, invece che diventare col tempo sempre più facile,
accade il contrario, ovvero è sempre più dura e non solo
per me.
Spero
di riuscire a vivere con più serenità col lavoro che mi
sono scelta, che poi altro non è che l'insieme delle mie passioni.
Però
devo dire una cosa, più passa il tempo, più mi scontro
con un mondo che non mi corrisponde, non mi rappresenta e dal quale
mi sento profondamente distante ed i "sogni di gloria" in un contesto
così deprimente sono finiti da tempo. Il mio progetto costante
è continuare ad esprimermi e se viene apprezzato ciò che
faccio, non posso che esserne felice. Ritorno qui a citare Rocky Horror
: "Non sognatelo...siatelo!" ed io continuo a credere profondamente
che l'arte (intesa come musica, letteratura,poesia, teatro, ecc.) intesa
come vera espressione di se stessi sia lavia principale che possa dare
dal profondo del cuore e con amore una via di salvezza.
http://www.myspace.com/donatellabartolomei
http://www.myspace.com/teatrobliosegrate
http://teatroblio.spaces.msn.com
(data
di pubblicazione 25/12/2008)
|