Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

 

DIE FORM
@Totem Club -Vicenza - 07 Dicembre 2008

 

Doppia recensione con mini intervista dello storico duo francese, che nella data unica sul suolo italiano si è esibito in un'ottimo show!

 

Recensione 1 by Giancarlo Donatini (testo e foto)

Imperdibile live dei Die Form il 7 dicembre al Totem club di Vicenza . Si arriva nella nebbia fitta nella zona industriale della città e a fatica si riesce a trovare il club dove Philippe Fichot ed Eliane P. si esibiranno per un pubblico di amanti dell’industrial . Un locale di “nicchia” per un pubblico abbastanza numeroso di appassionati del genere, impazienti di ascoltare e vedere le performances multimediali del duo francese, spettacolo già presentato a Parigi nel 2007 ed in altre città europee con notevole successo A mezzanotte appena trascorsa, con “Inferno” inizia il concerto con Philippe, deus ex machina al sintetizzatore e diavolerie elettroniche che indossa una maschera da cyborg , e la ballerina che come una marionetta nevrotica si dimena al suono incalzante della musica mentre su un grande schermo in fondo al palcoscenico vengono proiettati foto e video che mostrano scene di donne violate , inseguite , vittime spesso volontarie di un sesso sadico e perverso, un tema costante e centrale di tutti gli album dei Die Form.
Al termine di questo primo pezzo entra in scena Eliane, lo sguardo attonito, il corpo costretto in un rigido busto nero , che le blocca i movimenti , rendendoli meccanici ed innaturali, mentre la voce si sgrana libera , fino alle note più alte , quasi una voce bianca , sovrannaturale, divina in contrasto con le immagini profane che dietro di lei si snodano senza interruzione . Il pubblico è preso in un vortice di suoni , di danze che lo proiettano in una dimensione surreale , macabra in cui sesso e morte sono avvinghiati in un connubio indissolubile .
Scorrono hit del passato come “Bite of God” e “Silent order” , “Cantique “ dove i ritmi si abbassano e il lirismo di Eliane raggiunge l’apice per passare all’ultimo singolo uscito appena due mesi fa “Her(t)z Frequenz”.

Gentili e disponibili, compiaciuti del feeling che si è creato tra loro e il pubblico durante lo spettacolo , il duo ha concesso alcuni bis, veramente esaltanti tra i quali “Slavesex” e la conclusiva “Masochist” dove Philippe abbandonando la sua postazione raggiunge il centro del palco e si martirizza con una frusta, al termine finalmente si toglie la maschera salutando il pubblico, applausi ed ovazioni alla fine in un’atmosfera incantata .

Scaletta del concerto:

01. INFERNO 3:50
02. CHAIN REACTION 4:28

03. BITE OF GOD 3:49
04. AD LIBITUM 3:49
05. EROTIC NON STOP 5:02
06. THE SUPREME VICE 4:15
07. SILENT ORDER 4:47
08. RELICS 4:15
09. HER(T)Z FREQUENZ 4:31
10. CANTIQUE 5:17
11. DIKTAT 4:0512. INHUMAN 3:59
13. SAVAGE LOGIC 4:17
14. NATURE DESTRUCT. 4:03
+
15. MARTYRIUM 3:26
16. SONIC TEMPLE 4:25
17. SLAVESEX 4:01
18. MASOCHIST 4:53

 

 

 

 

 

Recensione 2 by Oflorenz (testo e foto)

Ero ansioso di rivedere all’opera Philippe ed Éliane, dopo il grandioso spettacolo cui ebbi la fortuna di assistere alla Locomotive di Parigi un paio di anni fa. Nel frattempo il progetto transalpino non ha perso tempo, ed oltre alla normale attività live ha anche raccolto grandi consensi in giro per l’Europa con il suo show dedicato al Bach Project, culminato tra l’altro nell’uscita di un cd-cofanetto commemorativo del famosissimo musicista teutonico.

Arriviamo al Totem camminando tra le brume delle periferia industriale vicentina, speranzosi di trovare una pizzeria od una trattoria: speranze vane. Finiamo in uno squallido kebab in compagnia di un allegro manipolo di signorine moldave, che si prendono una break dal freddo e dalle fatiche della strada. Ma non sono ancora le 22 che ci rifiondiamo al locale, e grazie alla cortesia dei gestori del club vicentino entriamo con anticipo e ci gustiamo un po’ di lights-check nonché il montaggio degli stands di cd della mitica Finalmuzik e del grande Alio Die. DF suonano senza gruppo spalla e partono tassativamente dopo la mezzanotte, probabilmente consci delle notturne abitudini del pubblico italico, che in effetti inizia a farsi vivo non prima delle 23 abbondanti.
Una lunghissima intro sperimentale introduce il mascherato Philippe, la sempre affascinante Eliane e la bravissima ballerina Laina, che incanta sin da subito i 200 del Totem con una danza ipnotica al ritmo delle staffilate elettro del “Master”.
La voce di Éliane è all’altezza, non perde un colpo nemmeno nelle tonalità più elevate, e come sempre ben si amalgama con i brani partoriti dalla mente di Fichot, siano essi dance-oriented come il nuovissimo singolo “Her(t)z Frequenz” piuttosto che eterei e d’atmosfera, pensate a “Cantique” o “Phenomena of Visitation”.
La dancer Laina, vera e propria terza forza del progetto, si produce nel corso della serata in una serie di movenze epilettiche, ipnotiche, talvolta classiche, cambiando più volte trucco e costume. I video che scorrono alle spalle del gruppo sono angoscianti, urtanti, feticisti, nichilisti, oscuramente splendidi! Ripercorrono l’intero immaginario di questi 30 anni di DF (celebrati da uno splendido cofanetto triplo in uscita per Out of Line), e non saranno pochi quelli che al termine dello spettacolo vorranno portarsi a casa un frammento di questa estetica malata e geniale al tempo stesso, comprando il favoloso libro fotografico “The Visionary Garden 2” presso lo stand del gruppo.
Dopo il concerto Philippe e compagna si dimostrano gentili e disponibili, presentandosi allo stand per una session di autografi, strette di mano e fotografie in compagnia dei loro fans.

Permettetemi un unico rimpianto: il mancato show finale di Éliane, integralmente incappucciata ed inguainata, che suona alla cieca un theremin piazzato di fronte a lei! A Parigi mi stese letteralmente, che dire… qui in Italia evidentemente non avranno voluto farci troppo male…!
Ma ora non è il caso di farvi perdere altro tempo: inserite nel lettore “L’Âme Electrique” e passate all' ampia gallery fotografica. E mi raccomando, non senza aver prima indossato la vostra maschera anti-gas.

 

 

 

 

Intervista by Gabrydark

Amore e morte sono indissolubili nei tuoi lavori, ma è un amore , o meglio , sesso estremo: è una visione del presente o del futuro? Sesso cyborg, postatomico?
Philippe F. Penso che il nostro lavoro sia atemporale , fuori da ogni tempo definito: si nutre del passato , vive nel presente e può proiettarsi nel futuro.

Project Bach : perché la scelta di questo compositore e musicista ?
Philippe F. la sua musica è complessa e articolata , quella più vicina alla mia ricerca estetica ed . emozionale.

Questa è l’unica data italiana del tuo spettacolo , pensi di tornare?
Philippe F. Non abbiamo altri concerti per ora in previsione in Italia , ma spero che ci siano altre buone proposte… quindi non escludo un nostro ritorno

Grazie Philippe per aver risposto alle mie domande nonostante l’ora tarda
Philippe F. Grazie a te . E’ un peccato che il concerto sia stato tardi, ma spero che in futuro. Ci si possa vedere e parlare più a lungo.

 

(data di pubblicazione 25/12/2008)