Intervistiamo il gruppo
triestino giunto al secondo album con una nuova line-up.
Intervista by Nikita
Nuova formazione, nuovo disco. In un anno avete fatto molti
cambiamenti che hanno giovato al vostro sound. Parlateci del
vostro nuovo album e della nuova line-up. Sì
è vero in quest'ultimo periodo sono cambiate molte cose e la
prima per importanza è senz'altro la nuova line up.
All'improvviso ci siamo ritrovati in due ma ancora con tanta
voglia di continuare a fare musica. Per fortuna l'inserimento
dei due nuovi membri è stato quasi immediato e dopo circa un
mese siamo riusciti a esordire in una serata al Theatre di Milano.
Poi ci siamo buttati subito sui brani nuovi continuando comunque
a suonare in giro. . Le nuove canzoni intanto prendevano forma
grazie anche alle ottime proposte dei nuovi membri che hanno
portato un'energia e una variabilità dei brani che ci mancava
visto anche la loro esperienza e ai loro più vari ascolti musicali.
Per quello che riguarda l'album ce ne siamo occupati completamente
noi assistendo tutti alle registrazioni di ogni strumento e
delle voci dandoci reciproci consigli e facendo i missaggi.
Poi Teeno Vesper si è occupato dell'artwork del cd ed infine
sempre a spese nostre lo abbiamo fatto stampare. È un disco
molto diverso dal precedente, senz'altro molto più vario, meno
cupo e meno monotono. Siamo molto soddisfatti del risultato.
Quale
motivo vi ha spinto a cambiare sound? Lo trovo più eenergico
e meno legato ai stilemi postpunk degli annì 80 Il
motivo del cambio di sound non è stata una cosa studiata a tavolino
ma è stata una cosa molto naturale. Ora abbiamo un batterista
di scuola jazz che da un'impronta molto diversa al nostro sound
e un cantante che oltre a cantare è un musicista che suona dagli
anni 80 ed ha una grande esperienza su vari generi. In tre su
quattro abbiamo ascoltato ed ascoltiamo tuttora dal punk alla
new wave, dal post punk a tutto quello che ne deriva arrivando
anche a gruppi odierni che hanno un'impronta più rock. E tutto
questo penso nel disco si senta
Come
è stato accolto il vostro nuovo album dalla stampa e dal pubblico? L'album
dobbiamo dire ha avuto delle recensioni molto positive. Su diverse
di queste c'erano degli apprezzamenti sul cambio di formazione
e il diverso modo di comporre i brani. Siamo molto contenti
di come è stato accolto il nostro lavoro ed è anche grazie a
queste recensioni che siamo riusciti a farci ascoltare in vari
posti come Inghilterra, Stati Uniti, Sud America e vari paesi
europei.
Quale
differenza trovate tra il pubblico tedesco e quello italiano? Il
pubblico tedesco e in genere quello europeo è molto più interessato
alle band che vengono a suonare live rispetto a quello italiano.
All'estero la serata è incentrata sul concerto, la gente che
viene vuole vedere il gruppo che suona, stanno tutti sotto il
palco, partecipano. Lì il pubblico viene proprio per l'evento
live, si informano e ascoltano prima chi poi andranno a vedere.
A noi è successo di suonare nella Repubblica Ceca con dei gruppi
del posto e la gente veniva da noi a dirci: "voi siete i Der
Himmel über Berlin, vi conosciamo". In Repubblica ceca, pazzesco!!
Qual'è
il concerto in cui avete ricordi più belli?
E’ difficile dire quale sia stata la nostra esperienza live
più memorabile al momento, perché si rischia di fare un torto
a situazioni che magari sembrano passate più inosservate, ma
nelle quali abbiamo avuto un discreto riscontro di pubblico,
anche a margine di una nicchia di fans e di promoters, piccola,
ma in crescita ed agguerrita, che ci consentono di crescere
sempre più. Se proprio dobbiamo citare qualche nome, a livello
di prestigio e di esperienza son state sicuramente le recenti
date con i She Past Away o i Soror Dolorosa a conquistare un
posto nel nostro cuore, per il fatto di suonare affianco a band
di caratura superiore alla nostra, con le quali è poi seguito
un legame che va aldilà del palco. "
Cosa
pensate che vi riservi il futuro? Per
il futuro non ci facciamo dei progetti precisi, pensiamo solo
a suonare divertendoci e a fare la musica che sentiamo dentro
e che piace a noi. Intanto a breve ci richiuderemo in studio
per dare vita al nostro nuovo lavoro che pensiamo sarà ancora
un po' più vario e speriamo ancora un po' più maturo. Cercheremo
di farlo uscire nell'autunno prossimo.