Originariamente
programmato come Tour celebrativo per il “The
Black Album”, disco che ai tempi aveva segnato una
svolta nelle sonorità della band, i DAMNED hanno
riveduto la scaletta proponendo una sorta di
Greatest Hits e presentando diverse canzoni
dall’album “Darkadelic” in uscita il prossimo 28
Aprile. Alfieri della prima ondata Punk, il loro
singolo di debutto
“New Rose”
pubblicato dall’etichetta indipendente Stiff
records è stato il primo 45giri della Scena che
avrebbe segnato una generazione, il gruppo
capitanato da Dave Vanian e Captain Sensible si è
evoluto verso sonorità più psichedeliche
abbracciando successivamente la corrente della
Dark-Wave con una particolare attenzione verso il
gusto Gothico-Romantico.
Sul palco dell’Alcatraz
di Milano, unica data Italiana, Vanian e Sensible
accompagnati dal bassista Paul Gray, presente in
formazione dal 1980, dal batterista
Andrew ‘Pinch’
Pinching e dal tastierista Montgomery Gillan,
meglio noto come Monty Oxy Moron, hanno offerto
una Performance degna del loro nome e della loro
carriera. Devastanti fin dall’iniziale “Street Of
Dreams”, brano
dell’acclamato “Phantasmagoria”, senza un attimo
di tregua, le due uniche sospensioni sono state
davvero brevissime, le canzoni hanno letteralmente
incendiato parterre e platea della Sala
coinvolgendo, per tutta la durata del concerto, il
pubblico, prevalentemente “old-school’ con una
sparuta minoranza di under 30. Per gli amanti
delle statistiche, gli estratti dalla serata sono
stati ventitre, otto da “Darkadelic”, concentrati
nella prima parte del Live!, tre da
“Damned Damned
Damned” e “The Black Album”, due da “Machine Gun
Etiquette”, uno da “Phantasmagoria” e da “Evil
Spirits”, con il comeback ‘Spirit of
77’ rimpolpato
dal medley “Neat Neat Neat”/”Folsom Prison Blues”
della leggenda Johnny Cash. Due le cover, “Elosie”
di Barry Ryan e la conclusiva “White Rabbit”,
canzone dei Jefferson Airplane contenuta nel
Capolavoro “Surrealistic Pillow”, a conferma
dell’amore di Vanian/Sensible/Gray verso la musica
dei Sixties (e dei Seventy) omaggiato, ai tempi,
nella loro parentesi (o meglio alter-ego) Naz
Nomad and the Nightmares. Quanto ai nuovi brani,
tutti molto belli e dei quali ne andrò a scrivere
prossimamente su queste pagine, suonano
piacevolmente ‘damned’ e nella migliore tradizione
rock’n’roll a conferma dell’incredibile background
dei cinque (Sensible ha avuto un’invidiabile
carriera solista, Paul Gray era con gli Eddie and
the Hot Roads e l’eccentrico Monty Oxy, in
formazione dal 1996, ha un passato nei Pink Floyd)
acclamati rockers che vivono con infinita
partecipazione, ed anche un po’ d’ironia, i loro
happening. A completare il quadro i consensi
finali dei presenti, mai così unanimi ed in questi
tempi incerti, spero che la musica Punk possa
ancora cambiare le cose.
God Save The DAMNED!!
|