DAEMONIA
Transilvania Live, Marchesane (Bassano del Grappa
- VI), 30 ottobre 2003
La
posta elettronica mi informa di un concerto di Mr. Simonetti
& Co. a pochi chilometri da casetta mia. Poteva l'editore
di "DIMONIA" mancare al concerto dei "DAEMONIA"?
Accompagnato da un fido compagno di sbronze friulano, di stirpe
notoriamente più avvezza ai più alti impatti alcolici, mi
muovo in quel territorio oscuro di "Marchesane", poco fuori
Bassano del Grappa, alla ricerca del "Transilvania Live".
La segnaletica è più che insufficiente: è letteralmente inesistente!
Solo dopo aver estorto le indicazioni stradali all'uopo da
un villico che stava uscendo da un'osteria riusciamo a mettere
piede nel "trashoso" locale che stavamo cercando, quando il
concerto era giàbellamente iniziato. "Inferno", tema composto
da Keith Emerson per l'omonimo film di Dario Argento, è il
brano in esecuzione nel momento in cui varchiamo la soglia
concertizia. Simonetti che si agita sulle sue tastierone ricorda
decisamente più Emerson che Mr. Currie (detto in altri termini:
il suono dei Demonia ricorda decisamente quello "prog-rock"
degli "Emerson, Lake & Palmer" che quello wave degli "Ultravox").
Sfuma la colonna sonora, eseguita peraltro con indiscutibile
maestria dai musicisti che si stanno esibendo, mentre mi sistemo
ad un tavolino per prendere appunti sui commenti che rilascia
il chiacchierone di Simonetti ad introduzione del brano successivo.
Beh, è la prima volta che sento definire J.S. Bach come "uomo
di spettacolo"! Lo ha fatto Simonetti per presentare alla
sua audience una versione "prog-metallara" (con tanto di chitarrona
sopra le righe) della "Toccata e fuga in Re minore" del sopracitato
teutonico maestro. Certe cose sono più forti di me, non riesco
a trattenermi e… corro al bar. Nota negativa: come ca**o fa
un locale alle porte di Bassano del Grappa a non tenere alcun
tipo di grappa nelle mensole del suo bar? Vabbè, scoliamoci
del gin. Intanto la scaletta della band prosegue con brani
tratti dalle colonne sonore di "Opera", "Suspiria" e "Phenomena".
L'esecuzione è godevolissima, nessuna sbavatura, davvero degli
ottimi musicisti.
Inevitabile che l'ascolto di queste colonne sonore spolveri
ricordi di visioni cinematografiche malamente riposti qua
e là alla rinfusa nei cassettini della memoria dello scrivente.
Una inaspettata sorpresona è l'esecuzione di un vecchissimo
brano del repertorio dei Goblin che desumo essere tratto da
"Roller Coaster". Ancora più piacevole è la proposta di un
brano tratto dalla colonna sonora di "Zombi" eseguito in chiave
"exotica", con un corposo inserto di marimba (synthetiche).
Fantastico, trattandosi della colonna sonora di un film su
dei "morti viventi" aggiungerei che non v'era proprio nulla
di più adeguato per "ravvivare" la serata! Per proseguire
in tema "quasi-lounge" i nostri musicisti ci propongono "Gamma",
un brano scritto dal padre di Claudio, il pianista Enrico
Simonetti, in pieni anni '70. Anche questo pezzo faceva parte
del repertorio dei Goblin. Dovrebbe essere stato la facciata
B dell'uscita in 7" dell'altrimenti più noto tema di "Profondo
Rosso". E l'ingerenza argentiana si fa sentire anche nella
successiva selezione proposta in scaletta, "Tenebre", sempre
da un film di Argento, e del quale, per giunta, viene proposto
pure un indecifrabile inserto vocale nella stessa esecuzione
del brano. Chiude la performance del quartetto di basso, batteria,
chitarra e tastieroni un medley di varie colonne sonore argentiane.
Un concerto che sarebbe stato più gradevole se il bar fosse
stato più fornito e che ha lasciato una piacevole patina di
amarcord nelle orecchie di tutti noi trentenni presenti in
sala. Si sa, le performance estremamente tecniche come quelle
della band di Mr. Simonetti sono sempre ineccepibili, ma per
aggiungere un po' di più "spirito" ci sarebbe voluto proprio
una grappa!
(testo by Devis G. - www.sottomondo.net)