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COBRA KILLER

@ Link, Bologna, 13 Marzo 2010

Testo by Gabrydark
Foto by Giancarlo Donatini

 

Attenzione al morso delle Cobra Killer

Bologna, 13 marzo, al Link si esibiscono le Cobra killer! Wow, un bocconcino ghiotto per i palati golosi di psychedelic, d’industrial: il duo berlinese tutto al femminile, famoso anche per alcune scatenate performance, finalmente in una rarissima data italiana. Ma perché al Link, locale famoso per i concerti rap? Con questo dubbio che ci martella in testa ci rechiamo sul tardi al locale, situato in aperta campagna, in una zona industriale ( per questo lì si esibirà il combo?), esso stesso capannone industriale, trasformato per i lives, con un palco ampio e un impianto del suono da mille e una notte, luci fantastiche, acustica più che decente. Unico neo, un freddo pauroso che un impianto tipo enorme Pinguino de Longhi cerca di attenuare,senza grandi risultati.

l locale è gremito di rappers, molti maschi, pochissime ragazze e quelle presenti fanno gruppo a sé pressoché ignorate dai “boys” che ambiscono al “ nero “, quasi vergognandosi di non avere la pelle scura e sopperendo a tale mancanza con l’abbigliamento e la gestualità dei giovani neri dei bassifondi newyorkesi, arrabbiati e trasgressivi ben più dei nostri pallidi imitatori !

Una serie interminabile di gruppi di rap, famosi nel loro genere, italiani ed americani, si susseguono interminabilmente… e il tempo scorre, senza avvisaglie delle Cobra. Spuntano comunque in mezzo alle felpe ed ai giubbotti variopinti, timidissime “mises” darkeggianti. Ma lo spettacolo seguitissimo del rap non accenna a concludersi e devo sottolineare, bello sicuramente all’inizio, ma per chi come me non ama il genere, un po’ stancante e ripetitivo. All’una, ora in cui ci sarebbe dovuto essere il live delle Cobra, nulla: sempre e soltanto rap. Alle due passate, finalmente il popolo rap se ne va, lasciando pochi rappresentanti ed il parterre viene occupato da uno sporadico gruppetto di dark in attesa, già stanchi, ma tenacemente convinti di vedere le loro beniamine. Passa così un’ora e finalmente, quando ormai i presenti, pochi, sono al limite della resistenza e stanno per crollare, arrivano loro, dai vestitini usurati e aderenti, le scarpe dai plateaux altissimi, un po’ fetish, ed iniziano il concerto, snocciolando uno dietro l’altro una serie di brani elettronici del loro repertorio, accompagnati dalle voci sottili e nasali da bambola in contrasto con la freddezza dei suoni metallici, ossessivi. Si muovono quasi disarticolate nell’atmosfera rarefatta creata dai fumogeni, sottolineando l’ironia della loro musica trasgressiva, meccanica, stridente, alienante. Il pubblico, sporadico ed esausto per l’attesa precedente, applaude anche se non con il calore che avrebbe potuto esprimere in una situazione normale. Ma per poco si applaude perché dopo neanche un’ora di concerto, le due artiste scendono dal palco, allontanandosi e scomparendo nella lieve foschia creata dal fumo,mentre la base elettronica programmata le insegue con dei suoni simili a scariche elettriche.Tutti rimaniamo sconcertati in attesa di vederle tornarema l’ora di chiusura si avvicina inesorabile e dobbiamo uscire. Rimaniamo sinceramente delusi, ci si aspettava qualcosa di più e le rimostranze di una ragazza alla biglietteria, rafforzano questa sensazione: un’occasione perduta, un po’ di amaro in bocca per le Cobra killer che difficilmente avranno il desiderio di ripetere una simile esperienza ed ancora una volta la conferma di come in Italia sia difficile proporre un genere musicale diverso dal pop o dal pop-rock.

Un grazie doveroso va comunque all’addetto stampa del Link,che ci ha accreditati e che richiesto di una spiegazione su come il palinsesto della serata fosse discordante, ha condiviso le mie perplessità sull’opportunità di mettere nella stessa serata due generi di sound così diversi, sicché le stesse Cobra killer hanno prolungato i tempi di attesa per permettere il cambio di pubblico, che non è stato però all’altezza delle loro aspettative.

www.myspace.com/cobrakiller1