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CLOCK DVA
17 Ottobre 2014, Magazzino sul Po, Torino

Testo e foto by Oflorenz

Il Magazzino sul Po, locale situato nell'area dei Murazzi di Torino, si sta rivelano locale molto attivo ed attento alle avanguardie musicali più intriganti.
Così, dopo la bella performance dei Blind Cave Salamander di pochi giorni prima, ci propone un pezzo di storia direttamente dalla più tipica british school post-industriale: i Clock DVA di Adi Newton.
Paladini della mitica scena di Sheffield, ed attivi sin dalla fine degli anni '70, i DVA sono da sempre interpreti freddi e rigorosi di un mondo proiettato al futuro dove macchine e suggestioni cosmiche regnano sul fattore umano; la loro elettronica sperimentale di taglio prettamente strumentale si propone come ideale colonna sonora di tale scenario tanto accattivante quanto inquietante.
"The future begins now", esordisce il buon Adi spalleggiato dalla collaudata coppia Tomaras-Martinucci, attaccando si dan subito con i brani nuovi di zecca tratti dall'ultima uscita "Clock 2"; ed anche nel formato delle proprie uscite Clock DVA paiono voler essere perfettamente inseriti nel presente/futuro completamente digitale della musica: "Clock 2" é infatti una chiavetta USB custodita in un freddo box metalizzato, contenente una gran quantità di materiale audio/video ed anche di natura documentale.
"Clock 2", "Post Sign", e qualche fugace puntata verso il masterpiece "Buried Dreams" sono gli attuali cavalli di battaglia del combo inglese, che ama ormai riproporre in sede live solamente la parte più prettamente elettronica (quella post '90 per capirci) del suo repertorio.
La saletta del Magazzino é gremita in ogni ordine di posti, e sembra reagire alla grande ai beats martellanti dei tre (in realtà uno di loro si dedica esclusivamente agli ipnotici visuals in forma di coloratissimi frattali), facendosi rapire dai trips psichedelico-industriali di brani come "Sigma VII" piuttosto che del nuovissimo "The Konstructor".
Molte le versioni re-mixate tra i pezzi proposti, del resto la produzione del gruppo si presta assolutamente - specie dal vivo - alla rielaborazione ed alla rivisitazione spesso estremamente dilatata degli originali .
Unica piccola nota stonata della serata l'impianto del locale, forse leggermente sottodimensionato rispetto alla potenza necessaria per questo genere: effettivamente la resa dello show DVA/TAGC al Volkspalast di Lipsia un paio di anni or sono fu ben altra cosa, ma ciò non pregiudica assolutamente la riuscita della serata, ed i nostri infiniti ringraziamenti alla squadra organizzativa di O.F.F. Studio, Darkitalia, Onyrica e Devil's Dancer.
(Oflorenz)