CLAUDIO
CINNELLA
Alcuni mesi fa' sulle pagine virtuali
di RS abbiamo recensito il libro di poesie di Claudio Cinnella,
conosciuto nell'ambiente dark per essere una delle anime dei
VIOLET TEARS. Cogliamo l'occasione di conoscerlo nella veste
di poeta.
Claudio
parlaci del tuo libro. Cosa ti ha spirato a scriverlo.
Premetto
che sono un accanito lettore, fermamente convinto delle proprietà
serafiche e balsamiche della scrittura. I libri non sono oggetti
ma interlocutori preziosi: nella dilagante banalità
dei nostri tempi e della quotidianità, ogni qualvolta
mi è possibile amo confrontarmi con pensatori di tutti
i tempi, semplicemente scegliendo dallo scaffale il testo
più adatto allo stato d’animo o alla curiosità
del momento. I libri sono un avvincente strumento di comunicazione,
capaci di veicolare nel tempo e nello
spazio storie, segreti, pensieri. Direi che ciò che
mi ha spinto a realizzare questa raccolta è stato proprio
il desiderio di confrontarmi con il pubblico in modo più
diretto e meno filtrato di quanto non consenta la musica.
Le tematiche affrontate non sono in realtà dissimili
da quelle che ho proposto nei testi delle canzoni realizzate
con i Violet Tears, solo qui i pensieri sono organizzati in
modo più organico ed esaustivo.
Come
tipo di scrittura hai immaginato di essere su un palcoscenico
di un Teatro, come mai?
La
raccolta si articola in quattro sezioni (episodi, secondo
lo schema della tragedia greca) che affrontano e descrivono
le varie componenti della vita: l’individuo in relazione a
sé stesso (“Dietro la maschera”), l’individuo
in relazione al cosmo e al trascendentale (“Sullo sfondo
dell’esistenza”), l’individuo in relazione ai propri simili
(“Nelle stanze del destino”), l’individuo in relazione
agli eventi che lo coinvolgono (“La casualità del
libero arbitrio”). L’idea di base dell’opera è
originata dalla convinzione che sul palcoscenico dell’esistenza
ogni uomo è attore e interprete di una propria parte,
senza però averne coscienza sin dal principio, assegnatario
perciò di un copione in bianco che egli stesso scriverà
con le proprie scelte nel corso della vita.
E'
il primo libro che hai scritto? Ne hai in progetto altri?
“Dal
proscenio di un’esistenza a caso” è la mia prima
raccolta di poesie, ma sto già lavorando su un nuovo
lavoro e, nel frattempo, mi sto cimentando con altre forme
di scrittura. Mi piacerebbe finalizzare la stesura di una
serie di racconti, ancora in fase di costruzione, e di un
romanzo, fin qui appena abbozzato. Non so se tutto questo
vedrà mai la luce e con quale risultato, certo questi
progetti (oltre quelli musicali) riempiono le mie giornate
e affinano la mia vista interiore. Comunque andranno a finire
le cose, quindi, il mio successo l’ho già raggiunto:
quello di tenere la coscienza sempre vigile.
Quali
sono i tuoi scrittori preferiti, e quali sono le tue ultime
letture?
La
mia prima passione letteraria si è accesa nell’adolescenza
con la scoperta delle opere di Dostoevskij e della letteratura
russa in generale (Gogol, Solzenistin, Tolstoj, Turgenev,
ecc.). Da allora non ho mai smesso di divorare libri di ogni
genere, dai classici dell’antichità (Cicerone, Platone,
Seneca, Sofocle, ecc.) ai saggi filosofici (Epicuro, Kierkegaard,
Nietzsche, Schopenhauer, ecc.); dalla letteratura classica
(Hemingway, Hugo, Manzoni, Verga, ecc.) a quella contemporanea
(Allende, Baricco, Pirandello, Sartre, ecc.) o di evasione
(Littizzetto, Sclavi, ecc.). Ma acquisto anche libri di fumetti,
di fotografia, saggi storici. Tutto può fungere da
spunto per nuovi percorsi conoscitivi. Ultimamente ho completato
la lettura dell’opera di Marquez e ho colmato una (colpevole)
lacuna leggendo La metamorfosi di Kafka. In questi giorni,
invece, sul mio comodino campeggia un romanzo di Dino Buzzati
e una voluminosa raccolta di poeti del ‘900.
Come
mai la scelta di utilizzare le illustrazioni di Mariella Sudano?
Inizialmente,
in verità, avevo proposto all’editore di pubblicare
dei miei disegni a margine di ciascuna poesia (anche se non
sono propriamente un gran disegnatore così organizzo
le agende dove raccolgo i pensieri e mi sarebbe piaciuto proporre
al pubblico lo stesso canovaccio), ma ci sarebbero state difficoltà
tecniche di stampa per garantirne la definizione. Così
si è instaurata la collaborazione con Mariella Sudano
che ha illustrato la copertina e le varie sezioni della raccolta.
Come
è stato accolto l'uscita del libro sia dalla critica
che dal pubblico?
La
pubblicazione è relativamente recente, avendo avuto
luogo ai primi di maggio, e non nascondo che successivamente
alla stessa sono stato talmente impegnato tra lavoro, musica
e progettazione della nuova raccolta che non ho ancora avuto
modo di fare il punto della situazione con l’editore, cosa
che farò a fine novembre, allorché giovedì
26 parteciperò alla XV edizione della Rassegna Nazionale
degli Editori che si terrà a Campi Salentina, città
natale di Carmelo Bene in provincia di Lecce, per presentare
la raccolta insieme ad altri autori della casa editrice (perciò,
se tra i lettori di Rosa Selvaggia ve ne fossero di interessati
a partecipare all’evento, sarò ben lieto di fare la
loro conoscenza in quella sede!! Per maggiori informazioni
su luogo e sull’orario ove si terrà l’incontro, consultate
il sito www.violettears.com, dove sarà presto
segnalato!).
Visto
che fai parte dei Violet Tears cogliamo l'occasione per una
domanda, state preparando un nuovo album?
Il
nuovo album è già pronto e dovrebbe intitolarsi
“Outside your door” (non abbiamo ancora definito precisamente
la cosa…), contiene nove nuovi brani e la sua pubblicazione,
al momento, è prevista per gli inizi del 2010 sempre
grazie alla Ark Records, editrice anche del precedente “Breeze
of solitude”. Al momento stiamo cercando di organizzare
qualche concerto per la presentazione ufficiale del disco
e nel frattempo siamo già a lavoro su materiale nuovo.
Ma parlare di questo, forse, è ancora prematuro.
Un
buon motivo perchè i nostri lettori debbano leggere
il tuo libro.
C’è
sempre una buona ragione per leggere, in generale: conoscere
un autore nuovo, confrontarsi con tematiche che non siano
necessariamente attinenti alle ultime nomination nella casa
del Grande Fratello, svagarsi, provare a guardare il mondo
e le cose con occhi differenti, ferma restando la libertà
individuale di condividere o meno, di apprezzare o meno. Ciò
che induce alla lettura e alla conoscenza è sempre
la curiosità, poiché nati non fummo “per
viver come bruti, ma per cercar virtude e conoscenza”.
Ritengo che il mio libro, se non bello (mai essere presuntuosi!)
sia senz’altro interessante, perciò, rivolgendomi ai
lettori li invito ad imbarcarsi con fiducia nella sua lettura
e dei remi faremo “ali al folle volo”!
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CLAUDIO
CINNELLA
“Dal proscenio di un’esistenza a caso: la rappresentazione
di una vita”
Raccolta di poesie (edizione Akkuria)
Claudio
Cinella nell’ambiente dark è conosciuto come membro e
autore di musiche e testi della band ethereal-gothic Violet
Tears. Nella vita privata oltre a suonare, scrive anche
poesie che ha voluto raccogliere in questo libro. Claudio
si immagina di essere sul palcoscenico della vita e, come
poeta, declama in modo teatrale le sue composizioni come
se si trovasse all’interno di una tragedia greca. Dopo
un prologo introduttivo, che riassume il contenuto dell’opera,
“Dal proscenio di un’esistenza a caso: larappresentazione
di una vita” si divide in quattro atti. Nella nota di
presentazione viene ben spiegato il significato della
raccolta: “sul palcoscenico della vita, ad ogni uomo è
assegnato un copione che dovrà egli stesso scoprire, nulla
essendogli noto già dal principio”. Mi è piaciuto questo
modo teatrale di scrivere le poesie perchè al giorno d’oggi
è facile cadere nella banalità e qui non è successo. Degne
di nota sono anche le illustrazioni della copertina e
dell’interno della raccolta eseguite da Mariella Sudano.
Info:http:// www.akkuaria.org
(Nikita) |