LA CASA DEL DIAVOLO
Regia: Rob Zombie
Cast: Sid Haig, Sheri Moon Zombie, William Forsythe, Bill
Moseley
Genere: Horror
Anno e Nazione: 2005, USA
testo by Babi Rocks
"La
casa del diavolo" è il secondo capitolo del film "La casa
dei 1000 corpi" sempre diretto da Rob Zombie, che ne ha anche
scritto la sceneggiatura.
In breve la trama : la satanica ed omicida famiglia Firefly,
mentre il babbo che fa il pagliaccio e il prostituto è fuori
casa (!), viene assediata dalla polizia e dallo sceriffo Wydell
che ha un motivo in più per avercela su con loro, in quanto
avevano ammazzato suo fratello come tanti altri innocenti
nella loro abitazione malefica. Solo che, mentre mamma Firefly,
bella quanto matta donna, viene arrestata, i figli Otis e
Baby (la cui attrice è diventata da qualche tempo moglie del
regista stesso) riescono a fuggire e contattare il padre,
il quale fugge con loro mietendo anche nuove vittime. Lo sceriffo
Wydell decide di vendicarsi da solo, non solo per il lutto
del parente ucciso, ma anche in nome di Dio e delle povere
vittime assassinate indegnamente. E qui, ci sono un sacco
di colpi di scena, in un susseguirsi di vicissitudini e di
rincorse per il Texas.
Se il primo
tempo è pieno di violenza talmente gratuita da parte dei Firefly
che lo spettatore gli augura tutti i mali anche se è un pacifista,
con sprazzi francamente fuori luogo di alcune battute che,
fortunatamente, Rob Zombie non mette in situazioni tragiche
e violente, quindi inserite probabilmente per amplificare
e far recepire ancora di più allo spettatore la ferocia della
famiglia omicida, distraendo per un po' l'attenzione dai momenti
decisamente macabri, il secondo tempo invece è improntato
molto sul ritmo, la tensione e l'incertezza sulle sorti dei
vari protagonisti, in quanto fino all'ultimo non si sa come
va a finire, sulle note di belle canzoni rock spesso con chitarre
acustiche che accompagnano i paesaggi texani e le immagini.
La nota più positiva secondo me rimane l'intreccio narrativo
e visivo che non tenta mai di indurre lo spettatore all'indulgenza
verso i Firefly, senza sfociare in inutili moralismi ma dando
una ben triste resa di come sono ancora gli Stati Uniti in
certe zone e di come spesso la religione possa dare alla testa
(insistendo sul fattore che il satanismo è il rovescio della
medaglia del bigottismo).
Ovviamente è un film per un pubblico maturo, oppure da vedere
se avete avuto una bella giornata in cui potreste affrontare
un mattone di violenza simile, in quanto certe scene del primo
tempo sono francamente esagerate e fastidiose soprattutto
per il cinismo e la freddezza dei pargoli Otis e Baby (bella
bionda che vi sfido a voler incontrare visto il caratterino).
Da segnalare nel secondo tempo, un lungo cammeo dell'attrice
che compariva anni fa ne "I guerrieri della notte" come protagonista
femminile, la fascinosa Deborah Van Valkenburgh.
In realtà il titolo originale è "The devil's rejects", cioè
"I reietti del diavolo", che sicuramente rende meglio il senso
del film rispetto al titolo italiano. Consigliato solo agli
amanti del genere, anche se il primo "Non aprite quella porta"
in quanto a scene nauseanti e violenza gratuita rimane sempre
il film più sadico e claustrofobico della storia del cinema.