CAMERATA MEDIOLANENSE
Solstizio d'inverno - Modena,
“Caffè Concerto, 18 Dicembre 2004 – by “La rose noire”
testo by Anialf
foto by Oflorenz
Finalmente! Il “Caffè Concerto” stasera è veramentie pieno
zeppo! Vuoi le imminenti festività che hanno portato in Italia
anche parecchi turisti stranieri (e molti dei quali li ho
proprio incontrati al concerto), vuoi il nome dei Camerata
Mediolanense, e soprattutto il fatto che sono ben rari i loro
dischi, figuriamoci i loro concerti!
Beh, sta di fatto che la serata è stata, passatemi questo
termine, un SUCCESSONE.
Sono estremamente contento per i ragazzi de “La Rose Noire”
perché dopo i non troppo brillanti esordi di questa stagione,
hanno visto sempre più crescere l’interesse nella musica da
loro proposta.
Bene, parliamo proprio di questo: chi aveva avuto la fortuna
di aver già visto la Camerata altre volte, si sarebbe aspettato
il consueto assetto di percussioni all’inverosimile, sempre
in primo piano, e gli altri strumenti ad assecondarle: su
tutto, le voci contrastanti ma assolutamente perfette di Trevor
e Daniela. Invece… posso tranquillamente dire che chi ha perso
questo evento forse non potrà capire del tutto dalle mie parole,
nonostante i miei sforzi, che cosa il gruppo milanese sia
riuscito a darci. Anzitutto la formazione: oltre ai già citati
Trevor (Northgate) e l’affascinante Daniela, e gli altri ‘storici’
del gruppo, cioè Marco, Manuel e la sempre più bella e brava
Elena, il combo era accompagnato da altre cinque voci, di
cui una maschile e le altre femminili (di cui una giapponese!)
e dalla violoncellista Detti Cristian, una anche delle voci
femminili appena citate.
Con questo inedito e particolare organico, la Camerata ha
festeggiato i 10 anni di attività (infatti fu nel 1994 che
per la “My Castle” uscì il loro primo lavoro ufficiale, cioè
“Musica Reservata”), proponendo una scaletta quasi del tutto
costitutita da brani non compresi nei loro (sinora tre) lavori
pubblicati (se si eccettua per “Notturno” e “Steganografia”
dal loro primo cd, e “Il trionfo di Bacco e Arianna”).
Quello
che però ha colpito è stata la poca (almeno secondo me) importanza
che stavolta è stata data alle percussioni, tranne ovviamente
in qualche eccezione; ed è forse stata questa la novità più
importante che ho avvertito. Anche i sintetizzatori sono stati
relegato in secondo piano, ed usati laddove solo necessario,
anche perché Elena aveva a disposizione un magnifico pianoforte
a coda, con la quale ha dimostrato, se ce fosse stato bisogno,
tutta la sua bravura e competenza (e, se mi si può passare
anche un piccolo appunto ‘estetico’, l’algidità con la quale
affrontatava i concerti ora si è del tutto sciolta, già dallo
sguardo più solare e dolce (merito della maternità?). Un plauso
anche a Detti Cristian, la violoncellista, che ha suonato
e cantato da sola il terzo brano “A Magany Dala”: veramente
eccellezionale, speriamo che entri definitivamente nella Camerata!
Del resto il violoncello è stato presente per molti dei brani
in scaletta: buon segno!
Il coro di cui parlavo prima ha degnamente accompagnato i
sempre bravi ed affiatati Trevor e Daniela (sensuale come
non mai): a volte emergevano le sole voci femminili, a volte
solo le maschili, a volte entrambe, senza forzature di alcun
tipo.
Nel volantino della serata c’era scritto “Camerata Mediolanense
+ special guest”: molti hanno pensato ‘guest’ al plurale,
intendendo l’esemble esteso con cui si è svolto il concerto:
invece verso la fine Daniela ha chiamato “sul palco la special
guest”: ed è arrivata nientemeno che Francesca Nicoli degli
Ataraxia. Io non c’ero arrivato al fatto che potesse essere
lei l’ospite d’onore, in quanto partecipa molto spesso ai
concerti: pensavo che avrebbe eseguito uno dei brani del primo
CD della Camerata, nella quale cantò in 3 brani, invece hanno
eseguito un trascinante leitmotiv degli Ataraxia, quella “Histrionia”
sempre presente nei loro concerti: eseguita a tre voci (Francesca,
Daniela e Trevor) con una strofa solista per ciascuno, ed
il ritornello a tre: un capolavoro purtroppo unico ed irripetibile!
L’ultimo brano è stato, non a caso secondo me “Il trionfo
di Bacco e Arianna”: ho detto ‘non a caso’ poiché, come ribadito
più volte dal gruppo, è il “loro modo di vedere ed affrontare
la vita, la sua sintesi essenzale insomma; e difatti nei loro
concerti è raro che manchi.
Insomma, una serata riuscitissima, con molto pubblico interessato
e la Camerata in ottima forma. “La Rose Noire”, salvo imprevisti,
salterà il mese di gennaio 2005 per poi proporre a febbraio
un altro dei suoi colpi grossi: nientemeno che gli Arcana
(sì, quegli Arcana), che saranno in Italia per solo due date,
ed in particolare a Modena il 5 febbraio: inutile consigliare
di venire in massa, e quando mai avremo la certezza di poterli
rivedere?