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CHAMELEONS VOX
8 Dicembre, Corallo, Scandiano (RE),

Testo by Gabrydark
Photos by Giancarlo Donatini

La sera di sabato 8 dicembre 2012 il concerto dei Chameleons Vox rimarrà nella mia memoria, e forse in quella di molti altri, come un esempio di un live "perfetto": ottima musica, passione nel farla, pubblico numeroso e partecipe, location accogliente con impianto luci eccellente ed acustica di buon livello. Di questo si deve ringraziare l'organizzazione di Grotesque, Gianfranco e Nico, lo staff del Corallo, Alex Del Duca e Sputnik.

Nonostante il meteo fosse un tantino catastrofico, come spesso avviene di questi tempi , e prevedesse almeno dieci centimetri di neve in pianura (per fortuna non ce n'era nemmeno un millimetro per le strade decisamente pulite) ci siamo messi in viaggio per raggiungere Scandiano, famosa per la suggestiva rocca del Boiardo, di fronte alla quale si trova il Corallo.
Unico cruccio della serata è stato quello di essere arrivati sulle ultimissime note dell'ultimo brano dei The Monitor, giovane band modenese, che ha avuto l'onore di aprire il concerto. Chiediamo venia e speriamo di avere presto un'altra occasione per parlarne.

C'è parecchia gente, che affolla il locale, e quando entra la band di Manchester applausi ed ovazioni la accolgono. Dalle prime note di Swamp thing ci sentiamo gettati a capofitto nei mitici '80 e la voce di Mark Burgess e il suo basso irrompono con una potenza che gli anni non sembrano minimamente avere intaccato . Ascoltando questo brano o Perfum garden mi rendo conto da dove gli Editors possono avere tratto ispirazione. Una band quella dei Chameleons che seppure non ha avuto la risonanza di altre a loro contemporanee, vanta un sound originale che coniuga rock e punk, dandoci brani di calmo respiro alternato ad un ritmo intenso e in crescendo in cui la voce di Mark si dispiega in tutta la sua estensione come in Monkeyland o nella bellissima Second Skin, uno dei pezzi proposti nel bis.
Lo spettacolo continua con un Mark trascinante , convincente sotto tutti i punti di vista : gran mattatore della musica, sa muoversi, sa coinvolgere gli spettatori, li affascina con la sua energia appassionata. Stupendo il brano Soul in isolation, del 1985 dall'album Strange times uno dei pezzi che preferisco.
Grande entusiasmo e richieste di bis per il gruppo che della formazione originale ha solo Mark e John Lever alla batteria e nuovi collaboratori Chris Oliver e Neil Dwerryhouse alla chitarra.

I Chameleons non si fanno pregare e partecipi della calda atmosfera che sono riusciti a creare si esibiscono in altri brani tra cui il bellissimo Paper tigers, un regalo da parte loro, poichè non compreso in scaletta, un sound da brividi nell'intro di chitarra e nei rif successivi.
Il concerto purtroppo giunge al termine lasciandoci comunque con un senso di completezza e soddisfazione per avere assistito ad un ottimo spettacolo, consapevoli che la buona
musica è tale in ogni epoca e conserva la freschezza che aveva appena composta.


Scaletta :
1. Swamp Thing
2. A Person Isn't Safe Anywhere These Days
3. Looking Inwardly
4. Monkeyland
5. Up the Down Escalator
6. Perfume Garden
7. One Flesh
8. In Answer
9. I'll Remember
10. Soul In Isolation
11. Singing Rule Britannia (While the Walls Close In)
12. Caution
13. Second Skin ***
14. In Shreds
15. Don't Fall ***
16. The Fan and the Bellows
17. Paper Tigers