Testo By Gabrydark
foto Giancarlo Donatini
Ha
compiuto 12 anni il Biografilm Festival, appuntamento consueto a
Bologna dal 10 al 20 giugno 2016, dedicato alla civiltà digitale,The
brand new world-Raccontare la civiltà digitale, seconda puntata
di una celebrazione iniziata lo scorso anno con Vite connesse. Lo
and behold, reveries of The connected world di Werner Herzog, l'origine
di Internet e la sua evoluzione, ha aperto la rassegna , che ha
visto la partecipazione
di nomi prestigiosi del cinema come Ken Loach, Jaco Van Dormael,
Gael García Bernal, il giovane Che Guevara dei Diari della motocicletta,
ed altri. Molte anche le anteprime italiane di film, presentati
in concorso in altri festival, da Toronto a Cannes, al Sundance
e che speriamo di vedere prossimamente nei cinema cittadini. Una
sezione del Festival è stata dedicata all' arte e alla musica, nella
quale sono da segnalare i film, che mostrano il processo creativo
di Christo durante la realizzazione di alcune
installazioni operanti trasformazioni del paesaggio, la biografia
di Segantini , interpretato da Filippo Timi, e la narrazione del
viaggio in Brasile di Marina Abramovic alla ricerca di una nuova
dimensione spirituale.
Nell' ambito della musica segnalo Rotte indipendenti, quattro documentari
che raccontano le Etichette indipendenti in quattro città italiane
che hanno dato all'underground musicale una dimensione internazionale
. Sono stati proiettati quattro episodi di circa 50 minuti ciascuno,
in ognuno dei quali vengono rappresentate le esperienze musicali
innovative ed autonome dagli anni ' 70 ai primi del 2000 a Bologna,
Torino, Roma e Milano.
Il viaggio prende il via da Bologna, da sempre al centro della sperimentazione
creativa e solido punto di riferimento per la musica indipendente.
Una panoramica attraverso interviste ai protagonisti, come Elena
Velena , presente alla serata di proiezione, e documenti d' archivio
rievoca gli aspetti più significativi della scena bolognese :dagli
Skiantos ai Gaznevada, sul finire degli anni Settanta, dai Nabat
all'Isola nel Kantiere, sullo sfondo degli anni Ottanta, dai Disciplinatha
ai Massimo Volume, fino agli attualissimi Lo Stato Sociale, molte
le voci "fuori dal coro" che hanno dato un importante stimolo allo
sviluppo del genere indipendente. Segue Milano con gruppi che hanno
raggiunto una grande notorietà come i Decibel, gli Afterhours e
i Casinò Royal. Poi Roma con le sue tendenze sociali , dai primi
gruppi dell' hip hop, agli skinhead, fino al fenomeno dei Cani.
Infine Torino , città dai molteplici volti musicali , dai Negazione
,agli Africa Unite e Madaski , fino ai Subsonica.
Come sempre accanto al Festival il Bioparc ha offerto musica live
, cibi tradizionali , bevande dall' aperitivo fino a tarda notte
con un notevole afflusso di persone. Ora non ci resta che attendere
il prossimo anno, nel quale l'organizzazione del Festival auspica
di concludere la tematica iniziata l'anno scorso con un manifesto
di cittadinanza digitale di cui si sente urgentemente la necessità.
E intanto divertiamoci e riflettiamo, andando al cinema!