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GIANLUCA BECUZZI
We can be everywhere [2014/2023]
2CD / Download (Final Muzik)

Esce per la benemerita Final Muzik di Gianfranco Santoro quello che dal titolo potremmo facilmente confondere con un ‘Best of’, in realtà ‘We Can Be Everywhere [2014/2023]’ è la riproposizione in doppia veste di un Cdr pubblicato da Gianluca nove anni fa, e licenziato già all’epoca dalla label friulana. 
L’uscita targata 2023 consta di due dischi, il primo ci ripresenta le nove tracce del lavoro originale, il secondo ci regala una sua rielaborazione del tutto nuova e condensata in soli quattro brani, intitolati in maniera geniale We/Can/Be/Everywhere, a ricomporre il titolo dell’opera. Credo che l’aspetto interessante di questa iniziativa stia nell’analisi dell’evoluzione stilistico-espressiva di Becuzzi, che progressivamente ha elaborato un linguaggio fondato su violenti drones chitarristici nella miglior tradizione ‘Southern Lord’, affiancandolo alle modalità pregresse più vicine all’elettronica ambientale ‘dark’ con evidenti incursioni elettro-acustiche e di musica concreta. Opportuno ricordare peraltro che il ‘WCBE’ del 2014 vedeva solo tre tracce attribuibili al solo Becuzzi, mentre le restanti sei contavano riuscite collaborazioni con ottimi attori della scena, quali Deison, Svart1 e Retina .it.
Dopo un utile ripasso del disco originale, che vi consentirà di ripercorrere ancora una volta una vorticosa discesa verso abissi di nero assoluto, verrà il momento di approcciare il secondo dischetto, che sin dai quattordici minuti dell’iniziale ‘We’ rende chiaro un concetto: dopo dieci anni il ‘nero assoluto’ continua a dominare imperterrito, é la forma ad essersi evoluta, eleggendo la chitarra elettrica a elemento focale e dominante, ma in grado di integrarsi con la vecchia ‘orchestra noire’ di effetti elettronici e sample vocali.  L’uscita su supporto fisico é una tiratura limitata a duecento copie, esattamente come la precedente su Cdr del 2014. A livello grafico, il lavoro congiunto della coppia Diego Spinelli/Deison dà invece continuità al vero e proprio marchio iconografico becuzziano degli ultimi tempi, questa volta una mano scheletrica bianca in campo nero ci rammenta impulsivamente, in negativo,  i Faust del mitico esordio del 1971! 
Info:
https://gianlucabecuzzi.bandcamp.com/album/we-can-be-everywhere-2014-2023
(Oflorenz)