Rivista e Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

 

ARTESIA

VERSIONE ITALIANA

ENGLISH VERSION

Intervista by Anialf

Prima di tutto, complimenti per il nuovo affascinante album: vi andrebbe di presentare il vostro progetto ai nostri lettori con una piccola biografia?
Agathe: Grazie per i complimenti! Ho fondato Artesia nel 2001, in quel momento ero da sola, e le composizioni erano costituite da tastiere e da qualche coro. Registrai il mio primo demo, “L’Eveil de l’Ame” nel giugno 2003 (8 titoli/38 minuti), ma la produzione era pessima. Stavo cercando quindi un musicista per sviluppare lo stile di Artesia; Gaelle si unì al progetto nel settembre 2003, e da lì iniziammo la nostra collaborazione. Registrammo un altro demo, “L’Aube Morne”, nel settembre 2004 (5 titoli/20 minuti), che mandammo a diverse webzine e riviste specializzate. Le recensioni furono piuttosto buone, così proseguimmo, e nel settembre 2005 il nostro primo album “Hilvern” era pronto, mancava solo l’etichetta su cui pubblicarlo. Prikosnovenie accettò di firmare con noi, e l’album uscì a febbraio 2006. Il nostro attuale secondo album “Chants d’Automne” è stato pubblicato a giugno 2007.

Perchè proprio il nome “Artesia”?
Quando iniziai gli Artesia, lessi un libro chiamato “The Cursed Kings”, che parlava della monarchia francese durante il 14mo secolo. C’era un personaggio chiamato Robert d’Artois, un cavaliere molto coraggioso ed intrepido. Avrei voluto creare un concept album sulla sua vita, perciò scelsi un nome della band che avesse qualche connessione con il suo nome, e trovai Artesia. Poi abbandonai l’idea ma non il nome della band. L’Artois (Artesia in italiano ndr) è anche una regione nel nord della Francia, un luogo in cui si tennero molte battaglie.

Avete delle basi musicali classiche oppure sviluppate le vostre composizioni al di là degli studi che avete frequentato? 
Io studio Legge per diventare avvocato, e Gaelle studia letteratura moderna (ci stiamo laureando), perciò niente di legato alla nostra musica. Gaelle suona il violino da quando era molto giovane, e ora ha raggiunto un ottimo livello (lei suona anche in una band medievale ed in un’orchestra classica di Parigi). Per quanto mi riguarda, ho imparato pianoforte, chitarra e canto per conto mio, quindi non sono una musicista ‘finita’, ma il mio unico scopo è quello di creare musica che più mi piace. Quindi per ora le mie conoscenze sono sufficienti, ma spero che l’esperienza ed il tempo mi diano la possibilità di crescere sempre di più.

Guardando I vostri booklet e la grafica in generale, mi sembra che il colore blu sia molto importante per te…
Hai ragione, e sei la prima persona che me lo chiede! E’ il mio colore preferito e tutte le nostre copertine sono blu, fin dall’inizio. E’ il colore nella notte, dell’acqua e del cielo, e penso che coincida perfettamente con il nostro stile musicale: cupo ma sereno.

E cosa puoi dirmi dell’influenza che hanno la natura e le foreste, soprattutto sul vostro ultimo cd “Chants d’Automne” per il quale hai tratto ispirazione dalla foresta di Broceliande?
La natura ha un grande spazio nella mia vita: ho vissuto a Parigi per molti anni, ed ho scelto di venire qui, nella Piccola Bretagna, perché avevo bisogno di un contatto con la natura. Oggi vivo nella foresta di Brocéliande, in un vecchio granaio restaurato, e questo mi consente di creare musica ed immagini. Tutti i paesaggi qui attorno sono così meravigliosi che è facile lavorare a un progetto come Artesia; vi traggo ispirazioni ogni giorno, ed oggi è difficile per me trascorrere tempo in una grande città. Cerco di mostrare questi paesaggi ai nostri ascoltatori sul nostro sito web, così che loro possano immaginare di trovarsi qui con me, e che comprendano esattamente cosa vogliamo descrivere nei nostri brani.

Penso che “Chants d’Automne’ sia migliore del vostro cd di esordio: E’ difficile spiegarlo, è più equilibrato, meglio arrangiato, e soprattutto è più personale, al di sopra di gruppi che possano suonare in modo simile…
Sì sono d’accordo con te, da “Hilvern” abbiamo fatto molti progressi, e questo è normale avendo ora una maggior maturità ed esperienza. Sapevamo cosa non fare, gli errori da evitare ecc. Abbiamo cercato di sviluppare il nostro proprio stile in aggiunta a maggiori suoni celtici, ma senza creare musica folk. Vogliamo suonare musica atmosferica ed heavenly-dark, e non fare come altre band che suonano vera musica folk. Ci piacciono questi gruppi, come I Trobar De Morte, ma noi vogliamo mantenere il nostro stile.

Penso che il nuovo album sia meno monotono e più vario anche perché abbiamo incluso due piccole tracce (”Entrelacs” and “Sous la lune dansante”), differenti dalle altre, e che ci hanno permesso di creare un break fra due brani più tristi. Speriamo di fare ancora meglio la prossima volta!

Ovviamente mentre ascolto la vostra musica, non è difficile trovare similitudini ed influenze, per esempio con Dark Sanctuary, Dargaard, Arcana, Autumn Tears…
Quanto partimmo, eravano effettivamente un po’ ispirate da band come i Dargaard o gli Arcana; la loro musica mi diede lo spunto per creare la mia propria heavenly music. Oggi siamo sempre loro fan, ma cerchiamo di sviluppare il nostro proprio stile e creare nuove atmosfere. Vogliamo avere una nostra personalità musicale, che arriverà con gli anni e l’esperienza. Attualmente, ammiriamo molte band fra cui Qntal e The Moon and the Nightspirits ma non suoniamo nello stesso stile. Ci piace variare i suoni, anche se preferiamo il dark (dark and black metal, ambient...).

Agathe, tu scrivi sia la musica che i testi: come inizi a comporre un brano?
Normalmente scrivo le basi dei brani sulle mie tastiere. Dopodiché, cerco di trovare i giusti arrangiamenti (percussioni, chitarre...) e per farlo ci vogliono diversi mesi. Quando tutto è pronto, invio le tracce a Gaëlle su cd così che lei possa trovare le linee di violino adatte. Parliamo assieme delle nostre rispettive idee e quando siamo d’accordo su tutto, allora registriamo l’album. Ma ci possono essere delle varianti, ad esempio Gaëlle ha scritto “Entrelacs” da sola, ed io spero che possa scrivere altri brani come questo per dare un aspetto celtico all’album.

Quando io creo un brano, ho nella mia testa alcuni paesaggi che ho già visto, ma possono anche essere film che apprezzo, come per esempio Sleepy Hollow, Braveheart, Il Signore Degli Anelli, Balla Coi Lupi… Quando suono, penso sempre alle meravigliose immagini della natura, questo mi aiuta, e penso che anche i nostri ascoltatori possano avvertirle. Ma non è mai qualcosa di veramente preciso, è più un feeling generico. Cerchiamo di non ascoltare altre band atmosferiche durante il processo compositivo perché non vogliamo esserne influenzate.

Scrivo i testi dopo aver terminato la musica, non ho nessun riferimento perché scrivo quello che scorre per la mia mente, ma mi piace creare concept album. I testi sono semplici come la musica, ma toccanti ed evocativi di quel che vogliamo esprimere.  

E non senti mai il bisogno di un aiuto nel processo compositivo?
No, mi piace essere la principale compositrice negli Artesia perché considero questa band una MIA creazione; è importante per me sapere che sono in grado di creare un intero album da sola. Ho fatto un’eccezione con Gaëlle, perché lei collabora nel gruppo da anni e mi piacciono le sue idee e le sue composizioni; non è un vero e proprio aiuto, è una collaborazione fra due persone a cui piacciono le stesse cose. E’ interessante ascoltare brani con differenze musicali e penso che questo renda il nostro suono più attraente. Spero che Loic Cellier (il mio ragazzo e leader della band black metal band Belenos) che registra tutti i nostri album, potrà creare un brano nel nostro prossimo cd.

Il brano “Chant d’Automne” è molto evocativo, intenso, come un sogno che diventa realtà… 
Sono d’accordo, credo che la creazione dell’album si sia conclusa con successo. Con l’ultimo cd, abbiamo cercato di presentare il nostro “mondo speciale”, ma è stato difficile perché non avevamo molta esperienza. “Chants d’Automne” è esattamente dove volevamo arrivare: un’atmosfera cupa e misteriosa ma anche piena di speranza e di sogni.

Mentre “Terres Perdues” e “Valsent les ombres” mi rammentato tempi in cui l’uomo e la natura erano un’unica cosa… forse oggi abbiamo perso questo tipo di contatto, violando tutte le cose meravigliose che ci circondano…
Hai ragione ma non so dirti se la gente non sia contenta nel mondo in cui ci troviamo, perché oggigiorno ci sono molte cose buone: possiamo combattere molte malattie, viaggiare in tutto il mondo, imparare di altre civiltà e culture navigando su Internet ecc. E’ difficile immaginare che si possa vivere in un’altra era: da una parte sarebbe bello, ma dall’altra le condizioni di vita sarebbero molto difficili.

Penso che sempre più gente si interessi alla spiritualità ed ai miti, poiché questi aspetti possono soddisfare l’attuale società; ma la maggioranza delle persone sono molto lontane da queste considerazioni, ed è un peccato poiché non riescono a vedere quanto profonda e ricca interiormente possa essere una vita umana. 

Tutto nell’album ha qualcosa di fatato, mistico, sia nei testi che nei suoni… sei interessata a queste tematica, al di là dell’aspetto musicale?
Oggigiorno, la vita è realmente difficile per i sognatori: devi essere veloce e materialista se vuoi essere rispettato. Non sono d’accordo con queste regole, e sento il bisogno di pensare a cose insteressanti come la mitologia, la storia e la spiritualità, per poter accrescere la mia vita. Quando cerchi di apprendere questi aspetti, questi ti possono essere d’aiuto per comprendere l’attuale modo di vivere, ed attenderne gli sviluppi. A Gaëlle e me queste cose sono sempre piaciute perché ci permettono di fuggire dalla “vita di tutti i giorni”. Quando eravamo alle scuole superiori, leggevamo un sacco di libri ed avremmo voluto visitare molti luoghi mistici europei. Più tardi realizzammo questo sogno, e la nostra passione per tutto questo è rimasta intatta. In realtà, cerchiamo di imparare a scoprire gli elementi naturali, poiché giocano un forte ruolo nella nostra musica, così come nelle nostre vite.

Avete mai pensato a possibili collaborazioni?
Come ho detto prima, non sono interessata a collaborazioni eccetto che con Loic Cellier. Molte persone hanno chiesto di collaborare con noi, questo l’ho molto apprezzato, ma penso che Artesia debba restare una formazione limitata ed al femminile, o rischieremmo di perdere la nostra identità.  

E cosa ne pensi di possibili concerti in Europa, in special modo in Italia?
Effettivamente, per il momento non suoniamo live poiché viviamo molto lontano l’un l’altra: Gaëlle vive a Parigi per motivi di studio, ed io vivo a Brocéliande. Non possiamo vederci spesso, quindi è troppo difficile pianificare concerti. E ad essere sincera, non voglio suonare dal vivo perché penso che non sia una buona idea. La nostra musica è creata per essere ascoltata in privato, in una stanza per conto tuo oppure durante una passeggiata immersi nella natura. So che alla gente piacciono i concerti, e gli dispiace di non vederci suonare, così abbiamo provato a creare molto fotografie (che possono essere visualizzate sul nostro sito web o su MySpace): così, è possibile vedere il nostro aspetto, ed i paesaggi che noi amiamo. D’altronde, sono sicura che visiterò il vostro meraviglioso paese molto presto, io ho origini italiane da parte di mia madre, e mi piace viaggiare in Italia!

Perchè avete scelto la label Prikosnovenie? Siete soddisfatte del lavoro che hanno svolto con voi?
Quando firmammo con Prikosnovenie, non avevamo altre proposte da altre label, quindi non è stata una vera e propria scelta! Ma loro hanno fatto un gran bel lavoro (ci hanno lasciate libere di scegliere l’artwork, e a loro piace molto creare edizioni limitate) così possiamo dire di aver fatto bene ad affidar loro la nostra musica. Ma non penso che staremo con la Prikosnovenie anche per il prossimo album, perchè penso che sia interessante lavorare con persone diverse, e mi piacerebbe lavorare con una label di stampo più dark…vedremo…

Ti ringrazio per questa chiacchierata, a te la parola per chiudere l’intervista nel modo in cui preferisci!<
Grazie mille per questa intervista, spero che i vostri lettori ascolteranno la nostra musica, e che verranno a visitare la foresta di Brocéliande!

http://www.artesia-music.com/

http://www.myspace.com/artesia1983

 

ENGLISH VERSION

 

Interview by Anialf

First of all, congratulations for your new enchanting album: would you like to introduce your project to our readers with a little biography?
Thank you! I have founded Artesia in 2001, at this time I was alone, and the songs were made up of keyboards and few choirs. I recorded my first demo-cd, l’Eveil de l’Ame, in June 2003 (8 titles/38 minutes), but the production was very bad.
I was looking for a musician, to develop the style of Artesia. Gaëlle joined the band in September 2003, and we work together since this time. We recorded another demo-cd, l’Aube Morne, in September 2004 (5 titles/20 minutes), and we have sent it to many webzines and magazines. The reviews were quite good so we continued. In September 2005, our first album Hilvern was done, and we searched for a label. Prikosnovenie accepted to sign with us. Hilvern was out in February 2006. Our second album Chants d’Automne is out since June 2007.

Why the name “Artesia”?
When I started the band, I was young and I read a book called : the Cursed Kings, about the french monarchy during the 14th century. There was a character, named Robert d’Artois, a very brave and intrepid knight. I would create a concept album about his life, so I searched a band name in connection with his name, so I have found Artesia. After, I have abandonned the idea, but not the name. Artois is also a region in the north of France, where a lot of battles took place.

Did you have a classical mucis stock or you have developed your compositions apart from your studies?
I study the law to be a solicitor and Gaelle studies modern literature ( we are in Master’s degree), so you can see that it’s not linked to our music. Gaelle plays violin since she is very young and now she has a very good level (she also play in amedieval band and in a classical orchestra in Paris). As far as I’m concerned, I have learned piano, guitars and song alone so I’m not a really good musician but my only aim is to create the music I want. So it’s enough, but I hope to ,make progress with more experience and time.

Looking at your booklet and cover art, it seems that blue color is important for you…
You’re right and you’re the first person who ask me this! It is ma favourite color and all our covers are blue since the beginning. It’s the color of the night, of water and sky and I think that it’s perfectly fitted to our musical style : dark but peaceful.

And what about the influences from natures and forests, especially in your last album “Chants d’Automne” where you have take inspiration from the Broceliande forest?
Nature takes a big place in my life : I have lived in Paris during many years, and I chosed to come here, in little Brittany because I needed to have a contact with nature. Today I live in Brocéliandeés forest, in an old conversed barn, and it allows me to create songs and drawings. All the landscapes around me are so beautiful that it’s easier to work on a project like Artesia. It inspires me everyday and now it’s difficult for me to spend time in a big city. I try to show these landscapes to our listeners on our website, so they can imagine that they are with us, and they know exactly what we want to describe in our songs.

I think that “Chants d’Automne’ is even better then you first cd: I can’t say at words, It’s more equilibrated, better arranged, and most of all is more personal, beyond all the other group you could hear similar
Yes I agree with you, we have made progress since Hilvern and it’s normal because we have more maturity and experience now. We knew what not to do, the errors to avoid etc. We have tried to develop our own style in adding more celtical elements but without making folk music. We want do play atmospheric and dark heavenly music and not to do to like other bands who play real folk music. We like these bands, like Trobar de Morte etc but we want to keep our style.
I think that our new album is less monotonous and more various because we have included 2 little tracks (”Entrelacs” and “Sous la lune dansante”), differents from the others and it allows to make a break between two more sad songs. We hope that we will make better the next time!

Obviously when I’m listening to your music, even for me it’s not difficult to find similar influence, for example Dark Sanctuary, Dargaard, Arcana, Autumn Tears…
When we started, we were a little inspired by bands like Dark Sanctuary, Dargaard or Arcana. Their music gave me the desire to do heavenly music by myself. Today, we are still fans of these bands but we try to develop our own style and to create new atmospheres. We want to have a particular musical personality and it will come with the years and experience.
Currently, we admire a lot of bands, like Qntal, The Moon and the Nightspirit but we don’t play the same musical style. We enjoy diversity,even if we prefer dark music (dark and black metal, ambient..).

Agathe, you write both text and music: how do you start to compose a song?
Generally, I write the basis of the songs with my keyboard. After that, I try to find the arrangements (percussions, guitars...) and it takes several months. When all is ready, I send the tracks to Gaëlle on a cd-r and she can work to find the violin lines. We talk about our respective ideas together and when we agree about everything, then we record all the album. But it can be different, for example, Gaëlle has written “Entrelacs” all alone, and I hope that she will make another songs like that because it give a celtical colour to the album.

When I create a song, I have in my head some landscapes I have already seen, but it can also be movies I like, for example Sleepy Hollow, Braveheart, LOTR, Dance with wolfes...I always think about beautiful images of nature when I play music, it helps me and I think that our listeners can feel it.But it’s never something very precise, it’s more like a general feeling. We try to not hear other atmospherical bands during the composition because we don’t want to be influenced by them.

I write the lyrics when the music is done, I don’t have any reference, because I write what come in my head but I enjoy doing concept albums. The lyrics are simple like the music, but moving and evocatives of what we want to express.

And, don’t you feel the need of an help in composing?
No, I like to be the main composer in Artesia because I consider this band like MY creation. It’s important for me to know that I’m able to create an entire album by myself. But I make an exception about Gaëlle, because she is invested in the band since many years and I like her ideas and compositions. It’s not like a real help, it’s a collaboration between two persons who like the same things. It’s interesting to hear various songs and I think that it makes our music more attractive. I hope that Loic Cellier (my boyfriend and leader of the black metal band Belenos) who records all our albums, will make a song for us in the next album.

“Chant d’Automne” is very evocative, intense, like a dream that comes true…
I agree with you, I think that this album is more successful. With our last records, we tried to present our spcial world but it was difficult because we did not had a lot of experience. Chants d’Automne is exactly what we wanted to create : a dark and mysterious atmosphere but full of hope and dream.

While “Terres Perdues” and “Valsent les ombres” remind me at a time when man and nature were a single one… maybe today we lost this kind of contact, violating the more beautiful things all around us…
You’re right but we can’t say that we are unhappy with the present world because there is a lot of good things today : we can fight against illness, we can travel all over the world, we can learn about others civilizations and cultures by surfing on the internet etc...
It’s hard to imagine that you live in another era : on the one hand it could be great but on the other hand the life conditions were very hard.
I think that more and more people interest themselves to spirituality and myths, because they can be satisfied with the present society. But most of them are very far from these considerations, and it’s a pity because they can not see how deep and enriching a human life can be.

Everything in the album has something elvery, mystical, both in text and in music… are you interested in these themes, apart for your music?
Today, life is really difficult for dreaming people : you have to be rapid and materialist if you want to be respected. I don’t agree with these rules, and I need to think about interesting things like mythology, history and spirituality to progress in my own life. When you try to learn all these things, it can help you to understand the current way of life and to stand back. Gaëlle and me have always liked it because it allows us to escape from  “everyday life”. When we were in high school,  we read a lot of books and we wanted to visit a lot of mystic places in Europe. Later we have realized this dream, and our passion for all of this is always intact.
In real, we try to learn and discover a maximum of elements, cause it can play a role in our music, as in our lives.

Have you ever thinking about possible collaborations?
As I said before, I’m not interested in a collaboration except with Loic Cellier. Many people asked for work with us, and I appreciate their propositions but I think that Artesia must stay a limited and female formation, or we will take the risk of losing our identity.

And what about possibile concerts in Europe, and especially in Italy?
In fact, we don’t play live for the moment because we live very far from each other : Gaëlle lives in Paris, for her studies, and I live in Brocéliande. We cannot repeat together so it is too difficult to plan a concert. And to be honest, I don’t want to play live because I think that it will sound bad. Our music is made to be listen in private, in your room or alone during a walk in nature. I know that people enjoy concerts and are disappointed not to see us, so we try to realize a lot of pictures (you can see them on our website, or myspace). Then, they can see how we look like, and also the landscapes that we love.Besides, I ‘m sure that I will come in your beautiful country very soon, I have Italian origins by my mother and I like to travel in Italy!

Why did you choice Prikosnovenie? Are you satisfied with their work with you?
When we signed with Prikosnovenie, we haven’t no proposition from other labels so we don’t have really chosen to work with them. But they make a really good job (they let us choose our artwork, and they like to do limited editions) so we are satisfied to confide them our music. But I don’t think that we will stay on Prikosnovenie for our next albums because I think that it’s interesting to work with different people, and I would like to work with a more dark label. We will see...

I wish to thank you for this chat, close the interview in the way you prefer!
Thanks a lot for this interview, I hope that your readers will hear our music and that they will to come visiting Brocéliande’s forest!

http://www.artesia-music.com/

http://www.myspace.com/artesia1983