ARGINE
9
novembre 2002, Arceto (RE), Castello del vescovo.
Il noto gruppo partenopeo si presenta
al Castello di Arceto con una formazione parzialmente modificata
rispetto a quella dell'ultimo cd "Luctamina in rebus", ovvero
come quartetto chitarra-violino-percussioni-voci. Questa versione
più minimale degli Argine (stasera manca l'attuale bassista
Riccardo Sabetti) si adatta benissimo al piccolo palco del
locale emiliano, creando un'atmosfera intima e familiare.
Fin dall'inizio dell'esibizione il pubblico si accalca nella
sala mostrando sincera partecipazione e coinvolgimento. Devo
anche ammettere che i brani, in versione più spoglia e totalmente
acustica, non perdono di qualità. I quattro sfoggiano tutta
la loro tecnica e la loro capacità di catturare l'attenzione
dei presenti, con una sintesi di maestria e semplicità. Fra
le numerose songs impeccabilmente eseguite posso citarvi ad
esempio "La pietra del desiderio", "Mundana humana instrumentalis",
"Eterno occidente", "Come un servo da mantice" e "Memorie".
Sempre magnifico e toccante il violino di Alfredo Notarloberti
(presente anche negli Ashram), mentre la nuova cantante Cecilia
Videtta utilizza la voce in modo più lirico e virtuoso rispetto
a Carmen D'Onofrio. Verso la fine il concerto può risultare
leggermente ostico per coloro che non amano particolarmente
il neo-folk; nonostante questo, consiglio a tutte le persone
in grado di apprezzare la buona musica ed i bravi musicisti,
indipendentemente dal genere proposto, di vedere almeno una
volta gli Argine dal vivo: vi assicuro che ne vale la pena!
(Fabio D.)
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