ARCANA,
SOPHIA, CHANTS OF MALDOROR
30 aprile 2002, Vampyria, Cella (RE)
Nella bella ambientazione del Vampyria, noto locale in provincia
di Reggio Emilia con scenografia dedicata ai vampiri ed al
gothic-style in generale, si è tenuta la magica esibizione
degli Arcana.
Partiti da Milano, siamo arrivati per vedere l'unica esibizione
italiana del progetto svedese. Hanno aperto la serata i Sophia,
(foto a destra) ovvero Peter Pettersson alla voce, con basi
di percussioni e tappeti, attorniato ogni tanto da una voce
femminile.
Che
dire di questa 'esibizione'(!)? Personalmente mi ha deluso
per via delle basi percussive e dei tappeti di synth che facevano
molto "karaoke"; apprezzo molto i Sophia, però consiglio di
ascoltarli solamente su disco, a meno che dal vivo non presentino
delle percussioni vere come gli Arcana. Dopo i Sophia sono
entrati in scena i Chants of Maldoror (foto, sotto), una delle
tre death-rock band italiane (insieme agli Spiritual Bats
e Human Disease, tutte e tre di Frosinone). E'
la prima volta che li vedo dal vivo, già all'ascolto del disco
non mi erano sembrati troppo originali, sono troppo Christian
Death di maniera, ma senza centrare l'anima dello storico
progetto americano; ha giocato anche a sfavore che non c'era
un palco vero e proprio, bensì una piccola pedana tonda rialzata
con ringhiera in legno, dove a malapena si muovevano il cantante
e la tasterista, e davanti alla pedana ad altezza pubblico
il chitarrista ed il bassista (che ho trovato valido insieme
alla tastierista). Il vocalist non l'ho trovato d'impatto
e forse secondo me era un po' troppo forzato nell'aspetto
che un cantante deve avere. Per concludere, la cover di un
brano degli Ultravox mi ha fatto venire un dolore al mio vecchio
cuore da new-waver: ho amato gli Ultravox dal 1985, e sentire
un loro vecchio brano con chitarre sonanti mi ha addolorato
molto. Spero di rivederli una seconda volta per farmi un giudizio
definitivo sul gruppo.
Finalmente
arrivano gli Arcana, sempre Peter Pettersson alla voce e chitarra
acustica, un percussionista ad un grande timpano orchestrale,
ed Ann Mari Thim (se non erro il nome) ad azionare le basi.
E' stata un'esibizione magica, era da tanto che non mi emozionavo
così (l'ultima volta era avvenuto con il live dei Rosa Crux
nel 1994 a Milano). Dolci ballate nella bella atmosfera del
Vampyria, il tutto a lume di candela, mentre in ginocchio
vegliava una comparsa vestita da cavaliere medievale che ben
incorniciava la scena. Durante alcuni brani da brivido molte
persone attorniavano in un silenzioso misticismo la pedana/palco,
mentre alcune altre, come accade di solito in questo ambiente,
se ne fregavano altamente e discutevano allegramente tra loro
di cazzate (la solita storia, ma se vai ad un concerto e non
te ne frega niente perché non stai a casa o non te ne vai
in discoteca?). Nonostante questo, nulla è stato rovinato,
e questo concerto mi rimarrà impresso tra i miei bei ricordi.
(testo Nikita, fotografie by Lara)
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