ADULT.
+ AUSTIN LACE
25 Gennaio 2006 - Spazio 211, Torino
Testo e foto by Scream
In un mercoledì che anticiperà una due giorni di neve incredibile
a Torino, ci rechiamo allo Spazio 211 di via Cigna, per vedere
la performance della cult band elettroclash americana, gli
Adult.
Prima della loro esibizione scaldano il pubblico gli Austin
Lace, band belga composta da cinque giovincelli
che propinano a tutto spiano il più scontato repertorio indiepop
moderno, passando da inserti elettronici a chitarre verviane,
sempre tenendo sott’occhio la orecchiabilità dei brani, anche
a discapito di una maggiore originalità di composizione e
di esecuzione.
Infatti alla lunga la loro esibizione diventa alquanto noiosa,
perdendo quel ritmo e quella verve dei brani iniziali. La
staticità dei cinque ragazzotti sul palco non aiuta sicuramente
a rendere più caldo ed interessato il numeroso pubblico presente
che ormai non aspetta altro che l’entrata sul palco dei frontline
della serata.
Dopo l’ esibizione degli Austin Lace, entrano finalmente in
scena i big della serata, gli Adult di Detroit. Il combo è
composto essenzialmente da Nicola Kuperus (voce e tastiere)
e Adam Lee Miller (tastiere, programmazione e basso), a cui
recentemente si è aggiunto Samuel Consiglio, che però non
è stato presente durante l’esibizione allo Spazio 211.
Pronti, via e stop. Subito infatti si presentano problemi
tecnici, per cui compare un tecnico sul palco che tenta di
risolvere la situazione. Dopo un po’ di smanettamenti vari,
finalmente il concerto può avere inizio.
Un misto di elettronica, wave 80 e post punk prende possesso
dei presenti, costringendoli a muoversi al ritmo dell’oscuro
basso di Adam Lee Miller. La voce di Nicola Kuperus ricama
atmosfere inquietanti e piene di rabbia ed isteria, in una
sintesi moderna di Siouxsie Sioux.
Il concerto va avanti regalando perle estratte dal loro ultimo
lavoro “Gimme Trouble” e altri brani presi dalla numerosa
produzione di questa band americana. Tolta
la giacca in velluto, con ricamato sulla manica il logo degli
Adult, Nicola scende tra il pubblico per continuare la sua
performance attorniata dai presenti sempre più coinvolti ed
entusiasti dello spettacolo.
La loro musica dimostra come sia possibile coniugare la sacra
fiamma del punk, con beat elettronici martellanti, atmosfere
malinconiche e sognanti, creando un sound assolutamente originale
e pieno di pathos.
Veramente un ottima esibizione, condita anche da un bis invocato
a gran voce dal pubblico presente in sala.
ADULT.
26
Gennaio 2006
-
Plastic, Milano
testo by Nikita
Molte circostanze hanno reso difficile l'intento di recarci
a vedere questo live milanese degli americani Adult., provenienti
da Detroit. Pochi giorni prima la mia auto si era rotta, ed
abitando fuori Milano, l'utilizzo dei mezzi pubbici per recarsi
al concerto non è possibile, infatti le corse purtroppo terminano
troppo presto (a mezza notte e mezza c'è l'ultima partenza
per ritornare a casa). Cerco allora in prestito l'auto di
qualche parente, ma fino all'ultimo non so se riuscirò ad
andare. Intanto, per completare l'opera inizia una grossa
nevicata, la seconda per dimensione degli ultimi 20 anni,
così il mio intento sembra sfumare del tutto. Ma nonostante
queste avversità, all'ultimo istante riesco a trovare un'auto
in prestito e, a circa 30km all'ora, visto che oramai l'asfalto
sembra essere una pista innevata, mi reco al Plastic.
Erano circa 15 anni che non entravo in questo storico locale
milanese, uno dei primi ad importare suoni nuovi da Londra.
Sulle pareti si vedono disegni di Billy Idol ed Adam Ant.
Intanto che si aspetta l'esibizione degli Adult, attendiamo
pazienti e ad allietarci l'attesa, dalle 23:15 circa, il dj
ci propone della musica elettronica dalle mille sfacettatture,
e con piacere ascoltiamo che nella sua scaletta trovano posto
anche un paio di brani dei mitici Simple Minds del periodo
"Empires and dance".
Il locale sembra riempirsi velocemente, ma con il passare
del tempo ci preoccupiamo sempre più della grossa nevicata
che continua, e quindi di rimanere bloccati sino al mattino.
Solo alla 1 e 40 circa finalmente il duo sale sul piccolo
palco, dove ci sono un paio di synths e alla parete c'è il
logo della band, inizia così finalmente il concerto.
Le basi elettroniche, molto synth-pop anni '80, sono ben contrastate
dal basso elettrico di Adam Lee Miller, le cui note sembrano
spesso prese da brani dei Cure e Joy Division. Invece la voce
di Nicola Kuperus è molto urlata e punkeggiante, che richiama
icone come Lene Lovich e Siouxsie, ma mi sembra un po' troppo
alta rispetto alle basi, ma il pubblico è molto coinvolto
e si dimena nelle danze. Riconosco all'ascolto alcuni brani
dell'ultimo album "Gimmie Trouble" (purtroppo conosco solo
quest'album, ma al loro attivo hanno ben 3 CD e innumerevoli
singoli in vinile).
La nostra preoccupazione di rimanere bloccati però si fa sempre
più assillante e decidiamo, pur di arrivare a casa sani e
salvi, di interrompere la nostra visione del concerto dopo
circa mezz'ora dall'inizio. Infatti il nostro ritorno si fa
piuttosto difficile, sia per l'uscita dal parcheggio che per
l'arrivo a casa in sé. L'indomani la città sarà quasi completamente
bloccata.
Purtroppo questa volta gli eventi sono stati contro di noi,
ma almeno siamo riusciti a vedere una parte del concerto.
Sperando che la prossima il tempo sia più clemente!