LOL TOLHURST x BUDGIE x JACKNIFE LEE
Los Angeles CD / 2LP (Pias recordings)
Se siete alla ricerca di qualcosa che
(ri)suoni simile alle band di
appartenenza/provenienza dei nomi in causa, vi
consiglio di lasciar perdere indirizzandovi verso
altre
produzioni classificabili come la copia della
copia ascoltata un milione di volte.
Contrariamente, se non vi manca la voglia di
scoprire un album difficilmente catalogabile in un
preciso genere musicale, “Los Angeles” non vi
deluderà. Gli stessi Lol Tolhurst e Budgie, ex
batteristi rispettivamente dei The CURE e di
SIOUXSIE AND THE BANSHEES, in una recente
intervista hanno dichiarato di aver scartato le
prime registrazioni poiché troppo ancorate al
passato mentre l’idea era quella di proporre un
disco borderline ma attuale. La stesura finale
consta di tredici brani, legati nel leitmotiv
dalle inquietudini e dagli umori della Città degli
Angeli. L’apporto in cabina di regia di Jacknife
Lee, noto producer dal solido background, ed il
parterre di ospiti,indirizzato su scelte di
qualità, conferiscono al lavoro un linguaggio
originale, nel quale convivono sonorità diverse
tra loro. Contenuti: Bobbie Gillespie apre in
‘This Is What It Is (To Be Free)’ trovando
nuovamente spazio in ‘Ghosted At Home’ e “Country
On the Blind’. James Murphy degli LCD Soundsystem
si erge nella bellissima title-track, tribale
incipit dalle minacciose atmosfere Post-Punk, e
nell’epilogo ‘Skins’, classico episodio di
World-Music. Due momenti anche per The Edge degli
U2 vale a dire ‘Train with No Station’ e ‘Noche
Oscura’, intermezzo strumentale reiterato in
‘Everything and Nothing’ e nella claustrofobica
‘The Past (Being Eaten)’, mentre Issak Brown dei
Modest Mouse ed il trombettista rap Leron Thomas
prestano la loro voce rispettivamente in ‘We Got
To Move’ e ‘Travel Channel’. fugaci evasioni in
territori downtempo e drum’n’bass. Le sessioni di
“LA”, infine, sono completate dall’Indie-Rock di
‘Uh Oh’, cantata da Arrow De Wild degli
Starwalker/impreziosita dalle chitarre di Mark
Bowen (Idles), e dal Blues di ‘Bodies’, singolare
collaborazione fra il visual afro-americano Lonnie
Holley e l’arpista Mary Lattimore. (Disco
dell’anno) (Luca Sponzilli) |