SKELETAL
FAMILY
Bologna
19 Giugno 2009 live
Matis Club @ Decadence
testo
by Gabrydark
foto
by Giancarlo Donatini
Alla conclusione della stagione invernale è consuetudine la
festa Decadence Special in luogo diverso dalla sede solita. Quest’anno
la scelta è caduta su un locale particolarmente piacevole come
ambiente, il Matis. La scaletta dello spettacolo del 19 giugno scorso
prevedeva, come sempre, una nutrita serie di esibizioni: oltre alla
musica dal vivo degli Skeletal Family, di Faderhead e il mixaggio
di Ahndy d.j, vi sarebbero state le performances al limite dello splatter
del “Teatro delle sofferenze “ e il fetish –burlesque di Rubberstar
con i suoi collaboratori.
Devo dire che l’andare in quel locale per noi, era dovuto principalmente
alla presenza della band, ma in realtà ci siamo pure divertiti
ad ascoltare la musica dei D.j, e a scoprire un mondo oscuro, ma anche
pieno d’ironia nei propri confronti, con la presenza di drag queens
abbigliate con eleganti abiti da sera, piume, boa, strass, di personaggi
travestiti da vescovi o dottori dallo sguardo lievemente truce in
mezzo a giovani fanciulle seminude in lattice, pelle e pizzo, abiti
che sembravano usciti dall’atelier della Westwood, vagamente settecenteschi
o anni ’20, rivisitati in stile dark .e ragazzi semplicemente in nero,
fra i quali spiccava qualcuno totalmente immerso nel mondo del p.v.c.,
delle fruste, delle catene, manette od altro…. La serata è
stata aperta dagli Skeletal, storico gruppo gothic- rockers, che ha
alle spalle una storia complessa di successi, scioglimento e ritorno
con una nuova voce femminile!
Il
gruppo, nato nel 1982, ( Anne Marie Hurst vocalist, Stan Greenwood
guitars, Roger Trotwood Nowell bass, Steve Crane drums, Karl Heinz
Taylor keyboards) il cui nome deriva da una canzone di David Bowie
(album Diamond
Dogs) si impose come una delle band gotiche più importanti
del periodo: uno dei loro primi singoli “Trees/Just a Friend” attirò
l’attenzione di John Peel a Radio One al quale segui’ un considerevole
successo radiofonico. Grazie ai numerosi passaggi in radio, la band
cominciò una fitta serie di concerti e debutto’ a Londra al
Fulham Greyhound, riscuotendo un notevole consenso, che permise loro
di suonare con i Sex Gang Children e i Play Dead. Successivamente
la band registrò un secondo singolo che non ebbe il successo
di quello precedente, al quale seguì il distacco del batterista.
Con "She Cries Alone”, gli S.F. balzarono
invece in vetta alle classifiche e debuttarono con l’album "Burning
Oil “ a cui ne segui’ un secondo “Futile Combact” e il loro” Promise
Land” entrò nella top ten delle classifiche Indie nazionali.
Dopo questo lavoro la band incontrò notevoli tensioni tanto
che Anne Marie (vocalist) ne uscì. A lei subentrò Katrina
Phillips le cui caratteristiche vocali portarono notevoli novità
al sound del gruppo.
La
band tornò in alto nelle classifiche, fu protagonista di un
tour in Germania e si apprestò a registrare un demo per il
terzo album, ma un'altra frattura era in arrivo e per gli Skeletal
Family venne lo scioglimento.
Nel
2002 la band decide di riproporsi e tornare al lavoro nella formazione
di oggi, anche grazie a un fortunatissimo concerto tenutosi a Leeds
al cui successo contribuì Claire, la nuova vocalist, la cui
voce graffiante o singhiozzante o sussurrante si plasma sul sound
goth-dark visionario, glaciale ed inquietante, ma capace anche di
spigliatezze pop, non mancante in alcuni brani della parte più
malinconica e tenebrosa del punk, il tutto condito con sonorità
cibernetiche, ossessioni ipnotiche e un pizzico di “furbizia” new
wave.
Purtroppo
nella serata Decadence special, il gruppo si è esibito di fronte
ad un pubblico non numeroso: di qui l’impressione che sia loro mancato
quel feeling che nei live stimola i musicisti a dare il meglio di
sé . Non è mancata loro l’energia necessaria comunque
a mostrarne il valore, senza tuttavia riuscire a fare il salto di
qualità, di creare l’atmosfera magica che spesso la buona musica
suscita tra il pubblico. Uno spettacolo tuttavia godibile che avrebbe
potuto regalarci ,e regalare alla band come meriterebbe, attimi di
vera emozione, se avesse avuto giusti contesto, tempistiche e consesso
.
Set
list
Chop
Chop
Best
friends
Never
there
Love
hope and despair
So
sure
Delerium
Promised
land
Peripheral
vision
She
cries alone
Voice
Lies
Wind
blows
Black
juju