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RAMMSTEIN
1 Luglio 2010, Castello Scaligero, Villa
franca (VR)

 

 

Testo e foto by Gianmario Mattacheo e Nicola De Brita

 

Quello di Villafranca è l’unica occasione per vedere i Rammstein, impegnati nel tour europeo atto a celebrare il recente “Liebe ist für alle da”. Inizialmente non era prevista nessuna data in Italia, ma le pressioni dei fan nostrani hanno indotto l’entourage Rammstein ad “allungare” la serie di concerti per far tappa anche nel Bel Paese. Infatti, l’ultima esibizione italiana per i tedeschi fu nel 2005, quando Till Lindemann e soci suonarono al Forum di Assago (uno show “incendiario” a detta dei presenti). Un lustro, dunque, durante il quale la fama dei tedeschi non si è certo affievolita, ma, anzi, ha saputo alimentarsi, rendendo il concerto odierno come uno dei più attesi di tutta l’estate musicale.
Singolare e suggestiva la location scelta dai tedeschi. Villafranca di Verona, ex accampamento romano, posto a sud ovest di Verona (sull’antica Via Postumia), è un comune accogliente, il cui celebre Castello costruito in epoca medioevale, rappresenta la meta turistica preferita e, anche per questo, un luogo in cui le incredibili performances dei tedeschi possono essere ancor più apprezzate.
Davvero imponente l’affluenza di fan e curiosi che, dal primo pomeriggio, hanno invaso la ridente cittadina. Il medesimo spettacolo si ripropone innanzi al muro di cinta del Castello; il classico “tutto esaurito” porta ad una calca degna di nota, formante una serpentina che si snoda per tutta la Via principale del Paese.

Alle 21.OO in punto, preceduti dai Combichrist (gruppo metal norvegese che riesce a trovare discreti consensi) inizia lo spettacolo teutonico. Eh, già perché il gruppo di Till Lindemann non perde occasione per rivendicare la propria nazionalità.
Infatti, sulle note dell’apripista “Rammlied”, i Rammstein sono coperti da un’immensa bandiera nera-rossa-gialla che dopo alcuni istanti cade mostrando i sei musicisti (il tutto condito da fuochi d’artificio).
Till Lindemann inizia lo spettacolo con un grembiule di lattice rosso che lo fa apparire come un diavoletto (diavolone, date le dimensioni del vocalist) invasato. Il gigantesco cantante utilizzerà costantemente un piccolo camerino situato direttamente sul palco, per cambiare costantemente look e per prendere oggetti di scena.
Le canzoni del recente “Liebe ist für alle da” sono accolte benissimo dal pubblico. La già citata “Rammlied”, “Ich tu dir weh” e la stessa “Liebe ist für alle da” ci confermano la bontà di un album valido e coinvolgente.
Praticamente durante ogni brano, i Rammstein utilizzano gadget pirotecnici che dimostrano una volta di più come il loro concerto sia un insieme di musica, teatro, spettacolo e cabaret.
Tutti i componenti si presentano, tuttavia, anche come ottimi musicisti. Ci piace mettere in primo piano Christian "Doctor Flake" Lorenz che partecipa a continue scenette con il frontman e “vive” la tastiera in modo estremamente fisico (utilizzando anche un tapis roulant durante l’esecuzione dei pezzi).
Tra i più apprezzabili segnaliamo anche Richard Kruspe (con un aspetto ed una pettinatura che ricorda, non poco, un vecchio dittatore tedesco) la cui chitarra è elemento fondamentale nelle dinamiche sonore dei Rammstein.
Bellissima l’intrpretazione di “Du riechst so gut” e addirittura indimenticabile è l’interpretazione di “Benzin” (singolo del 2005) in cui Till Lindemann si diverte con un lanciafiamme e pompa di benzina al seguito. Verso la fine del brano, il cantante mira direttamente al corpo di un roadie che prende fuoco, diventando una torcia umana, tra il pubblico ormai conquistato ed in completo delirio.
Il momento di “Du hast” è uno di quelli assolutamente ineliminabili. La canzone tratta dal secondo in studio è, probabilmente, quella più rappresentativa dei tedeschi (sì, con le debite proporzioni, è un po’ come se fosse la “A forest” di un certo gruppo inglese!!).
Invero, l’esecuzione del pezzo da parte di Till Lindemann è meno impegnativa di altri brani; il gigantesco vocalist risparmia le sue corde vocali facendo cantare il pubblico. Durante questi momenti è interessante osservare il cantante immobile con pose tipicamente militaresche.
Una delle migliori esecuzioni della serata è riservata ad un brano nuovo. “Frühling in Paris” e particolarmente coinvolgente e (se non fossero i Rammstein) potremmo dire quasi toccante. Il suo inserimento in scaletta, inoltre, è assolutamente utile per rallentare il ritmo forsennato del concerto e consentire a tutti di riprendere le energie.
Quando arriva il momento di “Pussy”, primo singolo estratto da “Liebe ist für alle da”, il pubblico è pronto per un altro vertice di scuola Rammstein. L’uscita del singolo fu accompagnata da un video dai contenuti pornografici (anche se poi venne edita una versione censurata per la grande distribuzione) e, conseguentemente, anche l’esibizione del brano riprende le stesse provocazioni. Sul finale, inoltre, Till Lindemann regala un po’ di italiano ai presenti, traducendo le parole “Pussy” e “Dick” e mandando il pubblico in visibilio.
Quando il concerto sta per giungere al termine, trova spazio l’ormai celebre siparietto di Flake che, sorretto dal pubblico, naviga tra la folla all’interno di un canotto gonfiabile.
L’ultimo rientro è per “Ich will”. Un’ultimo grande hit capace di conquistare e di lasciarci un’ultima infuocata emozione.