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NOISE CLUSTER
‘Medusa, Who Else?’
Illustrated Paper Poster (Limited 100) + Download (Gatto Alieno)


Noise Cluster, ovvero la coppia capitolina formata da Flavio ‘Derbekannte’ Rivabella e Arianna ‘XxeNa’ Degni Lombardo, ritorna su Rosa Selvaggia a distanza di undici mesi dall’ultimo, ottimo lavoro su cassetta in condivisione con Stigmate, di cui vi avevamo reso conto in principio di questo 2022 ormai agli sgoccioli. Per ‘Medusa, Who Else?’ i nostri optano per una scelta ‘plastic-free’ ed eco-sostenibile al massimo, proponendo un poster su carta riciclata formato A3 ideato ed illustrato da Arianna, in combinazione con un codice di download, con cui potrete ottenere le sei tracce del lavoro dal profilo Bandcamp di Noise Cluster. Titolo ed artwork dell’opera ci proiettano immediatamente in piena mitologia greca e nel cuore del concept, che vuole rivisitare la più famosa delle tre Gorgoni sotto nuova, inedita luce. Unica a non essere immortale, e capace come Steno ed Euriale di pietrificare tutti coloro che avessero incrociato il suo sguardo, Medusa rivive nel disco come vittima anziché creatura crudele e malvagia, rappresentando in qualche maniera una metafora delle vittime di abusi sessuali, ahimé oggi tanto numerose come le cronache tristemente spesso riportano. Una creatura tramandataci sotto una veste negativa da una cultura di stampo fortemente patriarcale, e che venne addirittura punita per esser stata vittima di violenza da parte di Poseidone: così i suoi capelli furono tramutati nelle celebri serpi.
‘Perseus not a hero’, recita una delle tracce, stigmatizzando la figura di Perseo che decapitò Medusa su ordine del Re di Serifo, e che NC descrivono nel brano come un volgare assassino su commissione. Ma passiamo ora all’aspetto più prettamente musicale: nutrito il gruppetto di ospiti che affianca Flavio e Arianna per il disco, al piano ma soprattutto a supporto di voci e cori, a partire da Klarita Pandolfi Carr, la cui voce narrante in ‘Meet Medusa’ ci introduce rapidamente nel vivo della storia. Gli iniziali bordoni ambientali vengono presto sopraffatti da ritmiche oscure e tribali, che si inaspriscono ulteriormente nella successiva ‘Wallen In’, dopo un dilatato intermezzo di trombe memori della lezione di Cosey Fanni Tutti. Il pulsante attacco elettronico in ‘The Gorgons’ alza ulteriormente il tiro (e lo fa alla grande!), prima di immergersi nelle nenie da incubo di ‘Death by stone’, e nelle voci narranti di ‘Perseus not a hero’ minacciate nuovamente da taglienti ritmiche industriali. Piuttosto incisivi i cinque minuti finali della strumentale ‘Pegasus’, il mitologico cavallo alato che fuoriuscì dalla ferita di Medusa appena decapitata: il sound ad un tratto si incattivisce ricordandoci i mitici Vomito Negro, e ponendo un degno sigillo finale al concept. La rivincita della mitologica creatura dalla chioma di serpenti come atto dalla forte valenza simbolica! ‘Medusa, who else?’.
Info: http://noisecluster.bandcamp.com/album/medusa-who-else
(Oflorenz)