Liana Flores
Flower Of the Soul
LP / CD (Verve records)
Recensisco con notevole ritardo rispetto alla sua data d’uscita -28 Giugno 2024- il
meraviglioso debut-biz, su lunga durata, ‘Flower Of the Soul’ della
giovanissima songwriter britannica –di Norfolk- Liana Flores. Fin dai
primi singoli la Flores ha mostrato un grande interesse per la scena
folk-hippies dei tardi ’60, per Caetano Veloso –l’artista ha origini
brasiliane- e per lo smoky-jazz tant’è che il disco è stato pubblicato
dalla Verve records. Giusto per fare alcuni nomi, gli undici
momenti –dieci canzoni più un breve intro/interludio vocale (“When the
Sun…”)- rassomigliano alle produzioni di Judy Collins, dei Fairport
Convention con Sendy Denny, delle sconosciute Sandalwood o di Naomi
Lewis, ma anche Joan Baez e Kate Bush. A farla breve parliamo di
sonorità elettroacustiche, post human be in/summer of
love/Woodstock, frammenti amarognoli che rimandano alla stagione
dell’utopia. Tracce di bossanova in Hello Again e Halfway Heart, oneri
jazz in Orange-coloured Day e I Wish For the Rain, qua e là Suzanne
Vega come in Nightvision mentre Cuckoo ricorda Merrel Fankhauser
ed il violino della sua –di allora- girlfriend Mary Lee e Slowly le
Strawberry Switchblade, delizioso duo femminile di metà ’80. Un album
introspettivo le cui liriche rispecchiano lo stile di vita ad ampio
respiro con la natura della Flores –è laureata in zoologia- in una
sorta di trait d’union, meritevole –quindi- dell’ultimo editoriale per
questo 2024 ai titoli di coda.
Sito web: https://www.lianaflores.com/
(Luca Sponzilli)
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